"Letta-Merkel, botta e risposta e due visioni dell’Europa", di Matteo Tacconi
No, non è stato affatto interlocutorio, il primo incontro tra Enrico Letta e Angela Merkel, avvenuto nel giorno stesso in cui il presidente del consiglio ha incassato la fiducia al Senato. Già dalla conferenza stampa che ha preceduto la cena di lavoro sono emerse due diverse visioni di Europa. Non certo complementari. Ma ci si può lavorare. Il presidente del consiglio, dopo un alleggerimento tattico («le chiederò consigli su come si guida una grande coalizione»), ha spostato con insistenza l’accento dall’austerità alla crescita in linea con il programma indicato in parlamento, con l’idea di sensibilizzare Merkel. Che dal canto suo ha ribadito che le due cose devono procedere di pari passo. Come a dire: meglio tenere d’occhio i conti, prima di chiedere che l’Europa cambi marcia. Ne è uscito un botta e risposta in cui entrambi hanno mantenuto fissa la barra. Riportiamo alcuni scambi (non necessariamente in ordine cronologico). Letta: «Non vogliamo un’Ue che permetta di fare più debiti a chi li vuole fare. Terremo i conti in ordine, ma vogliamo anche puntare sulla crescita». …