Più di 67 milioni per la messa in sicurezza delle imprese dei 33 Comuni del cratere che non hanno subito danni ma devono adeguarsi alle normative antisismiche. Un tecnopolo in arrivo, per il trasferimento tecnologico alle aziende, a Mirandola, vale a dire il cuore del distretto biomedicale emiliano colpito duramente dal terremoto. La Regione spinge sulla sicurezza e sulla ricerca che incentiva occupazione. E, per accelerare la ricostruzione, a quasi un anno dal sisma, parte con il pressing sul nuovo Governo per strappare un pacchetto di emendamenti, nell’ambito della conversione in legge del decreto Monti. Emendamenti che partono dalla deroga al patto di stabilità interno per i Comuni delle aree terremotate per arrivare al via libera a un blocco di 100 assunzioni per far fronte alla mole di lavoro richiesta dalle domande di risarcimento.
La seconda finestra del bando con fondi Inail per la messa in sicurezza dei capannoni è stata aperta da una nuova ordinanza, la numero 52 del 29 aprile, firmata dal commissario delegato alla ricostruzione, il presidente della Regione Vasco Errani. A differenza del primo (122 domande per un totale di 8,1 milioni di interventi per la rimozione delle carenze strutturali) il nuovo bando prevede la possibilità di opere di miglioramento sismico. Inoltre abbassa la spesa minima ammissibile, portandola a 4mila euro per andare incontro anche alle esigenze delle piccole imprese, e consente la presentazione delle domande di contributo in un unico periodo, fino al 14 giugno. «Siamo entrati nella seconda fase, per aumentare la sicurezza del patrimonio industriale, delle imprese, dei lavoratori», dice l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. Ci sarà dunque per le imprese la possibilità di vedersi riconosciuto un costo fino a un massimo di 65 euro per metro quadro per ogni 10 punti percentuali di differenza tra il livello di sicurezza sismica di partenza e il livello di sicurezza sismica raggiunto con l’intervento. Il tetto massimo del contributo previsto è di 200mila euro. Questo in caso di miglioramento sismico e di rafforzamento locale. L’importo del contributo scende infatti a 140mila euro in presenza delle sole opere di miglioramento.
Ma ora è in arrivo anche un’altra ordinanza commissariale, quella che riguarda progetti di ricerca e occupazione. Questione di giorni. Destinerà 8 milioni, dei 50 milioni previsti dal decreto 74, a 12 imprese nell’area del cratere per programmi di ricerca che prevedono assunzioni di ricercatori. Mentre il distretto biomedicale di Mirandola, grazie ad altri 5 milioni di risorse comunitarie, potrebbe disporre già a partire dalla fine del 2014 di un tecnopolo dedicato alle scienze della vita. Il centro si aggiungerà ai 10 che già costituiscono la rete per l’alta tecnologia dell’Emilia Romagna nell’ambito del meccanismo messo in piedi per la ricostruzione e il sostegno alla ripresa delle aziende. Resta il nodo da sciogliere dell’estensione a tutto il 2013 del prestito con interessi a carico dello Stato per il pagamento di tributi, tasse, contributi previdenziali. Così come la deroga al patto di stabilità per i Comuni delle zone terremotate per sostenere gli investimenti nella ricostruzione, la detassazione delle plusvalenze, la possibilità di spalmare nell’arco di cinque anni la perdita di esercizio. Tutte richieste, destinate a diventare articoli di legge, oggi contenute in un documento che nei prossimi giorni Vasco Errani consegnerà ai parlamentari della regione.
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RICOSTRUZIONE
La ricostruzione
La macchina della ricostruzione è completamente avviata, almeno in base a quello che dicono i numeri. Ad oggi sono 84 le domande su modello Sfinge (quello rivolto alle imprese) per ottenere il risarcimento a fondo perduto fino al 100% dei danni subiti. Richieste per un totale di 68,5 milioni di euro. Anche il nuovo bando con fondi Inail serve ad accelerare la ripresa delle aziende. La legge concede un arco di tempo di otto anni per il miglioramento sismico delle strutture produttive. Ma con la nuova finestra di accesso ai contributi aperta dalla Regione si concretizza la possibilità di interventi più rapidi per l’adeguamento.
Il Sole 24 Ore 01.05.13