Mese: Aprile 2013

Università, Ghizzoni e Galli “Missioni fondamentali per la ricerca”

I parlamentari modenesi Pd hanno interrogato i ministri dell’Istruzione e dell’Economia. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Carlo Galli hanno depositato una interrogazione a risposta in Commissione indirizzata al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al ministro dell’Economia e delle Finanze per tentare di salvaguardare il regolare svolgimento delle attività di ricerca delle università italiane messo in serio pericolo dalla “stretta” ulteriore sulle spese per missioni contenuta in una recente circolare della Ragioneria dello Stato. Le attività di ricerca nelle Università si basano anche sul necessario confronto con quanto stanno facendo altri enti nel mondo e sul controllo delle fonti che, non sempre, com’è naturale, sono vicine a casa. E’ per questo che la “stretta” sulle spese per missioni già prevista nel 2010 dall’allora governo Berlusconi, ma resa ancor più pressante con una circolare emanata nel febbraio scorso dal dipartimento della Ragioneria dello Stato rischia seriamente di mettere in discussione il regolare svolgimento dell’attività di ricerca degli studiosi italiani. L’argomento oggi è stato portato direttamente sul tavolo del ministro dell’Istruzione Profumo e …

"In Emilia si muovono i rimborsi", di Ilaria Visentini

Saranno un paio di milioni di euro o poco più i soldi che arriveranno nelle zone terremotate emiliane oggi, 10 aprile, scadenza della quarta tranche per i pagamenti dei lavori di ricostruzione, attingendo ai 6 miliardi della Cassa depositi e prestiti. Controvalore di qualche decina di pratiche di privati, ma ancora nessuna di imprese. Una goccia nel mare. «Ma il meccanismo è partito e sta ingranando, le domande in lavorazione sono migliaia tra i nostri uffici, quelli dei comuni, le associazioni di categoria e i professionisti», ribatte l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, che proprio stamattina incontra i vertici di Confindustria per fare il punto su iter delle domande e problemi tuttora aperti. Sono 62 le richieste Sfinge arrivate – a ieri – in regione per un importo di 54 milioni di euro, ma ancora nessuna è andata in pagamento. Si tratta delle pratiche telematiche completate e inviate dalle imprese attraverso le quali accedere ai contributi per la ricostruzione dei capannoni (con la copertura al 100% dei danni), per la sostituzione dei macchinari …

"Nella fabbrica dei falsi le lauree 110 e frode", di Ettore Livini e Gina Kolata

Lo spread? Nossignori. Il peggior nemico dell’euro è la “Lauree Patacca Spa”, la fiorente industria multinazionale di diplomi millantati, tesi copiate e titoli di studio venduti da improbabili atenei online, che sta facendo ridere (e tremare) mezza Europa. I casi di Renzo Bossi e di Oscar Giannino sono solo la punta dell’iceberg. Una Laureopoli continentale che rischia di chiudersi ora con il botto: nel tritacarne deisospettièfinitaieri Alenka Bratusek, neo-primo ministro della Slovenia incaricato di salvare il paese (e forse anche la moneta unica) dal crac. «Il paper che le ha garantito un master in Scienze sociali — dicono implacabili i suoi accusatori — è la fotocopia in carta carbone di altri studi accademici». L’università di Lubiana ha aperto un procedimento di verifica e Bratusek ha già annunciato — facendo correre i brividi a molte cancellerie della Ue — che se il plagio fosse provato «darebbe subito le dimissioni». Chi è senza peccato, del resto, scagli la prima pietra: la tentazione della scorciatoia accademica è una storia vecchia come il narcisismo dell’uomoealimentadasempre un indotto economico a …

"Cassa in deroga già finita: servono altri 2,5 miliardi", di Massimo Franchi

«Siamo tutti molto preoccupati, i soldi stanno già finendo». E le risorse che il prossimo governo dovrà trovare non sono più il miliardo finora previsto, ma molto probabilmente più del doppio: 2,5 miliardi. Sulla cassa integrazione e mobilità in deroga, gli ammortizzatori sociali che riguardano piccole aziende (sotto i 15 dipendenti) e settori non industriali e che non è finanziata direttamente da imprese e lavoratori (come invece cassa integrazione ordinaria e straordinaria), il grido di dolore arriva direttamente dagli assessori regionali al Lavoro, coloro che gestiscono le richieste delle imprese in difficoltà. Se un mese fa, assieme ai sindacati, avevano sostenuto che i soldi stanziati dal governo sarebbero bastati fino a giugno, ora si devono ricredere. «Le richieste sono aumentate molto più di quanto avevamo previsto, siamo al 60% in più dell’anno scorso», spiega Gianfranco Simoncini, assessore toscano e coordinatore del settore lavoro per la Conferenza delle Regioni. Quasi tutti i suoi colleghi hanno fatto pubbliche dichiarazioni dello stesso tenore: non abbiamo più soldi. L’esempio della Toscana è forse uno dei meno urgenti, ma rende …

"Sulla scuola tra Pd-Pdl non ci sono convergenze", di Pasquale Almirante

Si parla di governissimo, di una alleanza tra Pd e Pdl per formare il nuovo esecutivo su base programmatica, che potrebbe essere forse valida (ne dubitiamo) nei confronti di altri settori, ma per la scuola appare impraticabile. Sulla base dei programmi presentati in campagna elettorale infatti fra i due partiti non c’è un solo punto in comune. Se la politica vuole essere cosa seria e se alle parole devono seguire i fatti e se la demagogia non può praticarsi in “Utòpia” allora il “Governissimo” insieme col Pd, auspicato dal Pdl, non può soffiare nessuna conseguenza positiva sulla scuola. Ciò significa che tutti i suoi problemi o vengono ancora ulteriormente dilazionati oppure si continua a rattoppare alla meno peggio, accontentando ora l’uno ora l’altro schieramento politico, ma non certamente si potrà centrare l’obiettivo verso un futuro sereno per l’istruzione italiana, quello che in effetti merita da tempo. Mentre per il Partito democratico uno dei punti qualificanti è l’aumento del Pil (benché non si capisca dove trovi i fondi necessari) da impegnare per la scuola, rivolgendo tutti …

"Una sola strada da seguire", di Piero Ignazi

Se il presidente Napolitano, saggiamente, non avesse fatto scendere la tensione nominando i due comitati di esperti, una sorta di micro-bicamerale, non ci sarebbe stato l’incontro di ieri tra Bersani e Berlusconi. Grazie alla pausa di riflessione “presidenziale” è maturato un clima meno gladiatorio. Inoltre, all’interno di ciascun partito si è sviluppato un dibattito più articolato. Igrillini hanno incominciato a discutere apertamente e nel merito – e a sbuffare sempre più sonoramente contro gli ukase genovesi; nel Pd, come da tradizione, si è aperto il vaso di Pandora, con un Matteo Renzi ritornato pimpante come ai tempi delle primarie; e persino nel Pdl si sono alternati grida di guerra a ragionamenti articolati e dialogici. I più ricettivi del nuovo spirito dei tempi sono stati Pd e Pdl mentre il M5S sembra seguire – per ora – una traiettoria solitaria, al limite del solipsismo, sempre più radicale, di contestazione globale. I leader dei due partiti “tradizionali”, incontratisi giustamente e finalmente in una sede istituzionale e non di fronte ad una crostata, non possono però pretendere di …

Povera una famiglia su sei, serve subito un piano straordinario

Sulla povertà non si scherza. In Italia una famiglia su sei è povera e la soglia di povertà è di circa 8.500 euro. E’ quanto emerge dall’indagine della BCE sui bilanci delle famiglie nell’aerea dell’euro. La soglia di povertà nazionale è al 16,5% contro il 13% dell’area euro. Mentre se si considera la soglia di povertà unica ( che tiene conto dei diversi livelli di prezzi e tratta tutte le nazioni come unico paese), la percentuale dell’Italia sale al 20% e per l’area euro al 14,6%. Allarmanti anche i dati che ci arrivano dall’Istat. Crolla il potere d’acquisto, crolla anche il reddito ma soprattutto naufraga la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, pari all’8,2% nel 2012: è il livello annuo più basso da quando è disponibile il dato, cioè dal 1990. “La fotografia scattata dall’Istat è impressionante – ha commentato il deputato del Pd Francesco Boccia – e racconta il paese reale che non è quello oggi rappresentato da chi scimmiotta la prima repubblica e annuncia folkloristiche occupazioni delle istituzioni democratiche”. Duri i commenti dei …