"Le pregiudiziali inaccettabili", di Claudio Sardo
Il Presidente della Repubblica resterà in carica sette anni. Più di una legislatura. Dovrà affrontare un tempo molto difficile: una crisi profonda del sistema politico, una crisi economica come non si ricorda dal dopoguerra, un passaggio epocale per l’Europa e il suo modello sociale. I cittadini italiani guardano al Parlamento con la speranza che, dopo questo lungo, insopportabile stallo sul governo, venga eletto un Capo dello Stato degno e autorevole all’estero. Un Capo dello Stato fedele alla Costituzione, coerente nella difesa dell’unità nazionale e dell’equilibrio tra i poteri, capace di svolgere la più alta funzione di garanzia pur provenendo da un parte politica. Qualcuno insiste che, tra le credenziali del prossimo presidente, vi sia un’estraneità ai partiti, quasi che la militanza politica fosse una colpa da scontare. Certo, i partiti sono oggi al punto più basso di popolarità: perché i cittadini pagano i costi del collasso della seconda Repubblica e delle mancate riforme, perché la politica nel suo insieme si dimostra impotente nella soluzione di molti, troppi problemi concreti. Il turbo-liberismo di questi anni – …