Giorno: 26 Aprile 2013

"Assicurazioni Bce: PMI in affanno, in Italia le flessioni più ampie", da unita.it

Le piccole e medie imprese di tutta l’Eurozona hanno assistito, tra l’ottobre 2012 e marzo 2013, a ‘un aumento delle necessità di finanziamentò abbinato a ‘un peggioramento delle disponibilità di prestiti bancarì. È quanto emerge dall’ottavo rapporto della Bce ‘sull’accesso alla finanza da parte delle Pmì dell’area, secondo cui comunque l’irrigidimento dei crediti – il credit crunch – è in fase di attenuazione. Dai numeri emerge che nelle posizioni peggiori, per quanto riguarda la dinamica dei profitti e del giro d’affari registrata nei mesi tra ottobre dello scorso anno e marzo di quest’anno, si trovano le piccole e medie imprese dell’Italia e della Spagna. Per quanto riguarda il panorama dell’imprenditoria italiana, questo ha risentito anche del peggioramento delle prospettive della crescita dell’economia: elemento che ha reso più difficili – rispetto agli altri Paesi – il loro accesso al credito bancario. Dal sondaggio svolto dalla Bce emerge che le Pmi italiane hanno registrato, in termini netti, flessioni del fatturato tra le più ampie all’interno della zona euro, assieme a quelle di Spagna, Portogallo e Grecia, così …

"E il M5S fa autogol con lo streaming", di Aldo Grassa

Una giornata nera per la Grillo & Casaleggio Associati. Enrico Letta, i grillini, se li è mangiati in un solo boccone. Sembrava il giovane cattedratico che interroga i fuori corso e usa l’esame per spiegare ancora una volta, con santa pazienza, il programma del corso. I ripetenti implorano il diciotto politico e il professore, per bontà, glielo concede, non prima di avergli chiarito per l’ennesima volta come funziona l’università: bisogna studiare. La differenza con il precedente incontro in streaming con Pier Luigi Bersani è stata impressionante: Bersani sembrava intimorito e i portavoce del M5S se ne sono approfittati per umiliarlo. Letta, per quanto stanco e scoraggiato di incontrare un muro di gomma, ha mostrato subito di essere di un’altra pasta, di conoscere bene l’arte della mediazione, di essere assertivo quando occorre: «In questi sessanta giorni la forza che voi rappresentate, sia numerica che reale nel Paese, è entrata in Parlamento e non ha voluto partecipare alle decisioni assunte. Sarebbe frustrante se questa indisponibilità a mescolare idee e voti si protraesse». I portavoce del M5S (questa …

"La storia non si calpesta", di Adriano Prosperi

Ci sarebbe stato da meravigliarsi se la torrenziale creatività del leader del M5S non avesse colto la ricorrenza per portare avanti la sua strategia di delegittimazione di ogni altra forza politica. Non possiamo dimenticare che grazie alla sua scelta della contrapposizione totale a tutte le altre forze politiche presenti in Parlamento è fallita sul nascere la prospettiva di un governo di cambiamento. Ora, è pur vero che ci sono molte ragioni per non essere contenti del modo di andare delle cose nel nostro paese. Le battaglie del rinnovo del Parlamento e quelle per la elezione del presidente della Repubblica alle quali affidavamo tante speranze hanno avuto esiti imprevisti e inimmaginabili. Quella che sembrava l’occasione per mettere finalmente tra parentesi la stagione dell’amministrazione controllata del paese e per un nuovo avvio della normale dialettica politica, fondata sulla regola democratica del voto popolare, si è risolta in uno scontro lacerante: è stata una partita avvelenata dove veti incrociati, giochi sotterranei e inettitudini varie hanno avuto l’esito di far vincere chi partiva perdente e aveva tutto da guadagnare …

"Torna lo streaming dell’incomunicabilità e Letta esorta i 5Stelle: “Scongelatevi”, di Filippo Ceccarelli

Al terzo o quarto streaming in meno di un mese, risalendo il primo incontro Bersani-Letta con i cinquestelle al 27 di marzo, il giornalista politico comincia a sentirsi un po’ telecronista balbettante e desolato, critico televisivo senza mezzi né preparazione, anima in pena dispersa nel cyberspazio istituzionale. E seppure le fatiche dell’informazione non fanno notizia, la diretta web di ieri, l’incontro fra il presidente incaricato e una sempre più folta delegazione grillina, s’è comunque aperta all’insegna dell’incomunicabilità per poi chiudersi in un pacato botta e risposta a base di freezer e scongelamenti. O meglio, per la verità l’ultima rimarchevole battuta, che quasi certamente Letta si era messo in canna prima ancora di sedersi con i parlamentari del M5S dietro l’ormai famigliare tavolone della Sala del Cavaliere, è quella sulla canzone «Dio è morto», peraltro composta da Guccini un anno prima (1966) che l’incaricato venisse al mondo. Sulla presenza o meno della divinità in questo genere di vicende si può discutere, più o meno laicamente, ma in ogni caso l’esperienza politica – e un po’ anche …

“Beppe sbaglia, i valori della Resistenza sono vivi”, di Andrea Montanari

Antonio Pizzinato presidente onorario dell’Anpi Lombardia, Grillo dice che il 25 aprile è morto. È vero? «Credo che la manifestazione di ieri anche a Milano stia ad indicare che il 25 aprile sia più vivo che mai nel far vivere i valori della Resistenza. Ieri mattina ero a Dongo sul lago di Como. Un luogo simbolo della nostra storia. Ho sottolineato alle nuove generazioni che devono far vivere questi valori e ho ricevuto consensi da tutti. Non è questo il problema, oggi». Qual è? «Il punto è che nell’ultimo ventennio in parte non si sono fatti vivere i valori nati dalla Liberazione che sono implementati nella nostra Costituzione. Non possiamo dimenticare che il valore della Resistenza è stata alla base del decreto luogotenenziale che nel giugno del 1944 stabiliva che spettava solo al popolo sovrano decidere i passi successivi ». Cioè? «Uno dei punti che negli ultimi anni è stato messo in discussione è proprio quello che oggi non sono più gli italiani a scegliere, ma il Parlamento. Ecco perché serve una riforma elettorale subito. …