"Le responsabilità delle classi dirigenti" di Vittorio Emiliani
Gli industriali italiani esprimono ogni giorno il loro comprensibile allarme. Non pochi continuano a dirsi stupiti per la impossibilità di fare subito un nuovo governo di unità nazionale. Alcuni attribuiscono questa impossibilità ad una «casta» che pensa solo a se stessa. Due dichiarazioni mi sono sembrate particolarmente deludenti e pericolose: il presidente degli industriali emiliani, Marchesini, ha detto in sostanza «mentre l’industria muore, loro (quelli della Casta, n.d.r.) sono impegnati a concordare il prezzo del caffè alla buvette di Montecitorio»; Diego Della Valle ha affermato: i politici sono lì, «ad occuparsi delle loro sedie». Onestamente da due personaggi del loro livello era legittimo aspettarsi di più e di meglio. Magari un’analisi anche più dura, ma un’analisi vera. Queste sono battute da twitter grillino. Che, pronunciate da loro, «fanno opinione». Non è possibile che anche l’élite della classe dirigente del Paese riduca tutto – come fanno ormai alcuni grandi giornali – alla cosiddetta casta senza operare distinzioni fondamentali fra i partiti. Senza attribuire le colpe a chi ce le ha, ma continuando a sparare nel mucchio. …