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"I grillini toscani: soldi sprecati i viaggi ad Auschwitz", di Toni Jop

Il Movimento 5S – scriveva ieri Grillo sul suo blog commentando il richiamo di Napolitano – porterà all’eccesso la moralità in politica». Bene, si attende, pur diffidando di chi predica e pratica eccessi in campo morale. Perché fin qui si è visto poco. Al volo: dovevano mostrare le stimmate della povertà i nuovi parlamentari dei Cinque Stelle ma a ora guadagnano oltre un- dicimila euro al mese perché, dicono, «Roma è troppo cara» e, anche, «perché noi li usiamo quei soldi». Umano. Meno umano è giurare che agli altri non servano e su questa scommessa accendere i roghi. Ruggini d’avvio.

Al contrario, eccoci prendere atto del nuovo che avanza, spinto dal vento di questa intransigente etica, dalle parti di Firenze: qui, non ci si può sbagliare, i grillini volano altissimi. Nella zona che va sotto il nome di «Empolese-Val d’Elsa», in questi giorni stanno affrontando una questione di grande rilevanza: come salvare dal macero imposto dai tempi duri le sedi staccate del tribunale e del giudice di pace. Le risposte non possono che poggiare su un dispositivo, sempre lo stesso: tagliare da qualche altra parte e tenersi quegli uffici. Ecco, allora, i militanti di Grillo distribuire dei volantini in cui, con il consueto spirito pratico, mostrano come si possa responsabilmente operare dei tagli nell’inutile, o nel poco utile, a vantaggio del «bimbo» da salvare.

Tra le voci ce n’è una destinata a impostare la nuova bellissima giurisprudenza moralmente eccessiva dei Cinque Stelle: è quella dedicata dall’Unione dei Comuni del circondario ai viaggi della Memoria. Vogliono, cioè, tagliare quei 64.500 euro che ogni anno vengono investiti per far sì che gli studenti della zona tocchino con mano i forni crematori, i lager nazisti. Il bello è che questa voce viene riferita, nei fatti, a una generica attività ricreativa in cui governano assieme il piacere e l’opinabilità. Se questo viaggio ricade, grazie a quel volantino, in questa sfera, vuol dire che allo sguardo responsabile della catalogazione sfugge del tutto il ruolo formativo, necessario, di una esperienza simile.

In questa «sentenza» che condanna l’«allegria» inutilmente costosa di una gita ad Auschwitz si rintraccia la stessa curva paradossale con cui i leghisti obiettarono ai ragazzi tunisini che affollavano Lampedusa – ricordate? – la nascosta intenzione di aver espatriato per fare i fighetti nei dancing tricolore.

Rossana Mori, sindaco di Montelupo Fiorentino e delegata dal Circondario alla Memoria, dice di essere preoccupata. Ricorda che un centinaio di cittadini furono deportati dalla zona nei lager da cui, salvo eccezioni, non tornarono più. E non perché vi si trovassero bene. Rossana Mori annota che oggi si assiste a un rigurgito del nazifascismo nonostante i Comuni della zona siano tutti responsabilmente fondati sui valori dell’antifascismo. Lamenta, infine, che il Movimento Cinque Stelle non dimostri sensibilità nei confronti di questa cultura.

Starà in questa sensibilità alternativa la radice della moralità spinta all’eccesso sbandierata da Grillo? Adesso, il nostro uomo si preoccupa di rinverdire la tesi secondo cui è lui l’unico argine rispetto al nazismo old-style di Alba Dorata; ma nessuno dimentica – colpevolmente? – come nei mesi scorsi, davanti a un gruppo di militanti di Casa Pound abbia preferito smitizzare l’anti-fascismo dicendo che a lui questa particolare piega dell’animo «non compete».

Più o meno come aveva avuto modo di ribadire, prima di correggersi con un certo ritardo, perfino Berlusconi. Anzi, ai ragazzi che stimano Mussolini Grillo strizzò l’occhio. Un momento: non c’è solo lui su questa spiaggia desolata, c’è anche Roberta Lombardi, non una qualunque, la capogruppo dei Cinque Stelle alla Camera.

Suo il lusinghiero giudizio sui primi anni del fascismo, secondo lei ricchi di spunti positivi; aveva parlato di fascismo «buono» dotato di «altissimo senso dello Stato» e di attenzioni alla «tutela della famiglia». È qui che li porta quella morale d’acciaio destinata a fare a pezzi i cadaveri putrefatti della sinistra, del Parlamento, dei sindacati?

L’Unità 11.04.13

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