"Ora è un partito fin troppo normale", di Ilvo Diamanti
Si è “radunata” di nuovo a Pontida, la Lega. Dopo la pausa dell’anno scorso imposta dagli scandali e dalle divisioni interne. Un appuntamento fissato ai primi di febbraio. Fissato quando Roberto Maroni sperava – e contava – di celebrare un risultato elettorale migliore. Ieri, invece, il segretario, come molti dei relatori che si sono succeduti sul palco, ha dovuto ribadire che «la Lega non è morta». Inoltre, per dimostrare la volontà di gettarsi alle spalle gli scandali del passato, ha mostrato e offerto ai militanti «i diamanti della Lega» – quelli di Belsito. Io, ovviamente, non c’entro… Maroni, d’altronde, è stato eletto Presidente della Lombardia e la Lega governa, dunque, le tre principali regioni del Nord. Non a caso, il programma maggiormente evocato, in questa manifestazione, rivendica la “macroregione del Nord”. Eppure la “festa popolare padana”, quest’anno, è apparsa più triste del solito. Partecipata. Ma non troppo. Scossa da qualche contestazione – limitata. Anche Bossi, il Padre fondatore della Lega, non ha nascosto la propria insofferenza verso la leadership del partito. Prendendosela – in modo, …