"La sentenza che rivoluziona il mercato dei farmaci", di Pietro Greco
Quando, lunedì scorso 1 aprile, la Corte Suprema dell’India ha respinto il ricorso della Novartis, la multinazionale svizzera del farmaco, a difesa del brevetto sul Glivec, un farmaco antitumorale, ha fornito due motivazioni affatto diverse, ma entrambe di valore generale: il «diritto alla salute della popolazione» viene prima del diritto delle imprese al guadagno; il farmaco su cui si chiede la copertura brevettuale non è innovativo. È per queste due ragioni che la Corte Suprema dell’India riconosce il diritto delle industrie locali a produrre e a vendere un «farmaco generico» che contiene il medesimo principio attivo e ha la medesima capacità terapeutica del Glivec. Nello specifico, il «diritto alla salute della popolazione» è assicurato dal fatto che un mese di trattamento con il farmaco generico costa circa 175 euro, mentre un mese di trattamento con il farmaco della Novartis costa 2.600 euro: 15 volte di più. Il «farmaco generico» abbassa radicalmente l’accessibilità a una cura capace di salvare la vita a chi è ammalato di un tipo di leucemia mieloide cronica e, quindi, rende effettivo …