Giorno: 2 Aprile 2013

"Scuola, pensionamenti dimezzati", di Alessia Campione

Invecchiano i docenti dietro la cattedra, ma invecchiano anche i precari in attesa di una stabilizzazione che ritarda sempre di più. La legge Fornero che allunga l’età lavorativa sia per gli uomini che per le donne riduce il turn-over degli insegnanti del cinquanta per cento nelle classi italiane. E secondo i sindacati, a questo punto, sono a rischio anche tutte le 11.542 assunzioni del concorso dei docenti bandito lo scorso autunno. L’ALLARME L’allarme dei sindacati è scattato di fronte ai dati sulle domande di pensionamento del personale della scuola, diffusi dal Ministero dell’Istruzione. Dati provvisori (ciascuna domanda è al vaglio ministeriale) e che potrebbero subire qualche piccolissima variazione, ma che comunque confermano che il quadro dell’occupazione si è ridotto drasticamente. I docenti che andranno in pensione da settembre sono 10.009, mentre nello scorso anno scolastico sono stati 21.112. Sono di 3.343 unità le uscite del personale Ata, contro i 5.336 dell’anno precedente. Il maggior numero di pensionamenti nelle scuole superiori dove sono state presentate 3.187 domande. Poco meno nella scuola primaria con 3.090 richieste. A …

"Questo paese indeciso a tutto", di Ilvo Diamanti

Non è piaciuta la scelta del Presidente Napolitano, dopo il tentativo di Bersani – senza esito – di formare un governo. L’istituzione di due commissioni di Saggi. Non è piaciuta. Ai principali partiti. (Non solo e non tanto per ragioni di “pari opportunità). Come la ri-legittimazione del governo Monti. Così, per la prima volta dopo il voto, fra le tre principali formazioni presenti in Parlamento, c’è accordo. Nel disaccordo. Contro la decisione del Presidente. Che, effettivamente, allunga questa fase “eccezionale”, per qualsiasi democrazia. Visto che l’Italia, da quasi un anno e mezzo, è governata da un gruppo di “tecnici”, non eletti, ma nominati dal Presidente. Sostenuti, fino a sei mesi fa, da una maggioranza eterogenea. Per necessità. E per emergenza. Per l’impossibilità di trovare una maggioranza parlamentare intorno a un governo. Per la necessità di affrontare l’emergenza economica e politica, interna e globale. E di rispondere agli impegni, di fronte alle autorità finanziarie e alle istituzioni internazionali. Oggi, però, abbiamo un Parlamento rinnovato. Profondamente. Per l’ingresso di nuovi parlamentari. E di una nuova forza politica: …