Giorno: 2 Aprile 2013

"Def, firma anche il Movimento 5 Stelle. Risoluzione unica, precedenza alle imprese", da repubblica.it

In aula alla Camera è stata depositata un’unica risoluzione che impegna il governo nell’emanare il decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione in favore delle imprese e a “graduare il flusso dei pagamenti accordando priorità a quello che le imprese non hanno ancora ceduto al sistema creditizio”. Il documento è stato firmato da Pd, M5s, Pdl, Lega, Sel, Cd e Sc. Già nelle bozze circolatein mattinata emergeva la priorità assegnata alle imprese: a ciò si aggiunge anche l’idea di allentare ilpatto di stabilità interno per consentire immediata liquidità a regioni ed enti locali. Nella stessa direzione va l’istituzione del “fondo per assicurare la liquidità di pagamenti certi liquidi ed esigibili” destinato alle amministrazioni locali con scarse risorse in cassa con una con una dotazione di 3 miliardi di euro per il 2013 e di 5 miliardi per il 2014. Tra i vari punti dei quali si chiede l’impegno del governo c’è anche la richiesta della “costruzione di un vero bilancio federale”. La risoluzione si occupa nel dettaglio in particolare delle misure legate …

"L’analfabetismo di ritorno fa male anche alla democrazia", di Fabrizia Giuliani

Nell’era della comunicazione in tempo reale, della democrazia digitale, del chi non sa o si ferma è perduto, i dati sull’analfabetismo di ritorno emersi dall’indagine All -Adult Litercyand LifeSkills – promossa dall’Ocse, aiutano a capire le radici della crisi politica italiana più di molti editoriali delle ultime settimane. La ricerca conferma ciò che già da tempo si sa: più di due terzi della popolazione non è in grado di leggere e capire a fondo ciò che legge, solo il 20% degli italiani comprende il senso di un testo complicato dalla presenza di subordinate, cifre o grafici. Oltre le frasi elementari, l’italiano, per gli italiani, è una lingua in gran parte straniera, e i numeri, oltre le operazioni semplici, sono per molti un continente sconosciuto. Se la regressione delle competenze è un fenomeno che attraversa tutti i Paesi in quanti ricordano i residui alogenici o le irregolarità delle desinenze del latino usciti dai licei? in Italia la qualità e la quantità di questo arretramento ha avuto conseguenze catastrofiche, come da tempo afferma e argomenta De Mauro. …

"Evasori: carcere e gogna sociale. Ma l’Italia frena", di Bianca Di Giovanni

Quando è stata annunciata l’Anagrafe tributaria Attilio Befera si è beccato il soprannome di «Grande Fratello». I più cattivi hanno evocato la «spectre», i più sottili hanno invocato la privacy. Nessuno, purtroppo, ha sottolineato quello che per gli esperti è ormai un dato assodato: tutte le organizzazioni internazionali, dall’Ocse all’Fmi, chiedono la costituzione di banche dati, flussi, incroci e stoccaggi di informazioni. Questa è l’unica strada per ingaggiare una vera lotta all’evasione. Una guerra che si sta facendo sempre più feroce, soprattutto dopo l’esplosione dei debiti pubblici di qua e di là dell’Atlantico. Lo Stato va in «rosso» mentre i forzieri dei paradisi fiscali si gonfiano, le frodi carosello (meccanismi fraudolenti dell’Iva attuali attraverso vari passaggi) si fanno sempre più sofisticate, le società off shore si moltiplicano. per questo in tutti i Paesi le armi anti-evasione stanno diventando sempre affilate, in qualche caso feroci. In Irlanda si è scelta la strada della gogna sul web, con tanto di nomi e cognomi degli evasori dati in pasto alla rete. I sacerdoti della privacy hanno mugugnato, ma …

"Il Cavaliere vuole rovesciare il tavolo", di Carmelo Lopapa e Umberto Rosso

Una «manovra» del Colle. Per prendere tempo, trascinare tutto fino al 15 aprile, favorire l’intesa Pd-M5S per il nuovo inquilino del Quirinale. Eccolo, il fantasma che ossessiona le ultime notti di Arcore: l’elezione tra due settimane di un presidente della Repubblica «ostile », figlio dell’abbraccio «mortale » tra Bersani e Grillo, una prospettiva che nel fortino Pdl porta dritto ai nomi di Gustavo Zagrebelsky o a Stefano Rodotà, se non a Romano Prodi. TIMORI e spettri che per ora non trovano riscontro nei fatti, il leader dei 5Stelle continua a bombardare e basta. Ma sono stati sufficienti nelle ultime 36 ore per convincere il Cavaliere a far saltare il tavolo delle commissioni alle quali il presidente della Repubblica Napolitano ha affidato il delicato compito di tessere la tela del dialogo tra le tre «minoranze» inconciliabili. Invece nei due giorni di festa parte il fuoco di fila Pdl che azzoppa la missione sul nascere. Proprio tra lo sconcerto e lo stupore dello stesso capo dello Stato. Non fosse altro perché Berlusconi, attraverso Gianni Letta, era stato …

"Il ribaltone del Quirinale", di Claudio Sardo

Ci mancava solo l’inutile polemica sui saggi. È ovvio che non avranno il compito di sostituirsi al Parlamento, né di comporre una coalizione di governo, né di scrivere il programma del futuro presidente del Consiglio. I saggi non sono nulla di costituzionalmente rilevante. Giorgio Napolitano li ha chiamati come «facilitatori», di fronte alla paralisi tripolare, per offrire al suo successore qualche strumento utile al fine di dirimere una crisi politica così drammatica. Sarebbe un grande risultato se il comitato riuscisse a definire un percorso condiviso per la Convenzione sulle riforme, con tempi ben scanditi e con un piano di lavoro finalizzato anche alla nuova legge elettorale e alle necessarie modifiche dei regolamenti parlamentari. Ma il cuore della decisione del Capo dello Stato non sta nei saggi, bensì nel ribaltamento dell’ordine del giorno politico. Congelando la crisi, Napolitano ha stabilito di fatto che l’elezione del nuovo presidente della Repubblica precederà la formazione del nuovo governo. E questo cambia molte cose nelle strategie dei vari protagonisti. Il Pdl, ad esempio, ha fin qui bloccato il tentativo di …

"Paradosso Pizzarotti, un anno di rigore", di Fabio Pavesi

Nel Comune emiliano guidato dai grillini saranno i cittadini a pagare salato il conto della crisi: entrate tributarie su del 20% rispetto al 2012. Lacrime e sangue, altro che decrescita felice o il miraggio di arginare la caduta del Paese con slogan tanto accattivanti, tanto demagogici. A Parma, il Comune governato da quasi un anno dai grillini, saranno i cittadini a pagare salato il costo della crisi. A colpi di tasse alle stelle e rincari dei servizi pubblici. Un rigore teutonico, o meglio “montiano”, per tenere in piedi il bilancio della città. Un paradosso gigantesco per il Movimento 5 stelle che alla prova del governo veste i panni dello spietato tosatore. Le entrate tributarie della città emiliana, cioè le tanto odiate tasse, saliranno quest’anno di 30 milioni di euro in un colpo solo. Un balzo all’insù di oltre il 20% rispetto al bilancio del 2012. E quei 168 milioni di entrate tributarie non sono episodiche. Il trend della pressione fiscale locale resterà su quei livelli fino a tutto il 2015. La parte del leone la …

"Il sostegno si mangia gli scatti", di Antimo Di Geronimo

I posti di sostegno si mangeranno gli scatti del 2012. La deroga al numero massimo di posti di sostegno attivabili in organico, disposta per effetto di una sentenza della Corte costituzionale, continuerà ad essere finanziata con i soldi destinati al merito. Ciò mette in forse il recupero del 2012 ai fini dei gradoni che avrebbero dovuto essere finanziati con questi fondi. Fermo restando il recupero del 2010 e del 2011 ormai a regime, visto anche l’accordo firmato di recente tra Aran e e sindacati che ha consentito il recupero. É quanto si evince dalla circolare sugli organici di quest’anno (n. 10 del 21 marzo scorso). Il ministero ha chiarito, inoltre, che i licei musicali non potranno avere più di una prima. E dunque, di fatto, gli istituti che sono stati attivati e che saranno attivati sul territorio saranno a numero chiuso. Anche per quest’anno, inoltre, resteranno in vigore le tabelle di confluenza delle classi di concorso, in attesa dell’emanazione del regolamento che fisserà la disciplina delle nuove classi di concorso. Regolamento che, nelle intenzioni del …