Mese: Marzo 2013

Berlusconi se la prende con le toghe mentre il Paese affonda

Non cambia, i suoi problemi vengono prima delle priorità del Paese “La disoccupazione in Italia non è mai stata così alta. Sono tre milioni le persone nel nostro Paese senza lavoro. Ai massimi livelli anche la disoccupazione giovanile. I consumi sono crollati e la pressione fiscale è alle stelle. Questi sono i dati economici diffusi oggi dall’Istat, dati drammatici che descrivono una situazione davvero preoccupante”. “Berlusconi propone di scendere in piazza. Peccato che lo faccia non per manifestare contro la situazione insostenibile e di precarietà assoluta in cui versa il Paese ma per prendersela con la magistratura, una delle istituzioni che sono alla base della nostra democrazia”. Lo dichiara Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd, dopo l’annuncio da parte di Silvio Berlusconi di voler scendere in piazza il 23 marzo “contro l’attività di una parte della magistratura che usa la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici”. L’ultima vicenda in cui Berlusconi si trova coinvolto è quella della compravendita di senatori all’epoca della caduta del governo Prodi, per la quale l’ex premier è indagato …

Gotor: "Governissimo? Senza Pier Luigi", di Carlo Bertini

Gotor, lei è uno dei più stretti consiglieri di Bersani. Nel Pd son già scattate le faide contro il segretario. Si dovrebbe dimettere? «Per semplificare: se si farà il governissimo, con dentro il Pdl e Berlusconi, non ci sarà Bersani. Abbiamo già dato. E in ogni caso nel Pd ci sono organi dirigenti che dovranno esprimersi con un voto e un percorso per il congresso. E se ci sarà una richiesta in tal senso ci si conterà. Bersani da mesi dice che non si ricandiderà alla segreteria e non è disponibile a guidare il Pd in un governissimo. In questo caso, si dovrà trovare un altro segretario, ma per farlo bisogna avere i numeri. Eviterei di dare la rappresentazione di un Pd che continua a farsi del male nel chiuso di se stesso, e l`ultima cosa di cui il partito avrebbe bisogno in un momento così delicato è mettere in discussione un centro di responsabilità e di prospettiva per l`Italia. Vedo riflessi di veterocomunismo e veterodemocristianismo in questo dibattito incentrato su autocritiche di facciata e …

Disoccupazione a Gennaio è record: dati istat, 3 milioni senza lavoro

Il numero di disoccupati a gennaio sfiora i 3 milioni. Lo rileva l’Istat, precisando che con un aumento di 110 mila unità (+3,8%) su dicembre si è arrivati 2 milioni 999 mila. Su base annua la crescita è di oltre mezzo milione di disoccupati (+22,7%, +554 mila unità). A gennaio – secondo i dati Istat – gli occupati sono 22 milioni 688 mila, in calo dello 0,4% (-97 mila unità) rispetto a dicembre 2012. Su base annua si registra una diminuzione dell’1,3% (-310 mila unità). Il calo dell’occupazione riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione è pari al 56,3%, in calo di 0,3 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 999 mila, aumenta del 3,8% rispetto a dicembre (+110 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 22,7% (+554 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,7%, in aumento di 0,4 …

"Napolitano: l'Italia non è allo sbando", di Lina Palmerini

«Non c’è un’Italia allo sbando e non vedo la possibilità di un contagio perché noi non abbiamo preso nessuna malattia». Le prime parole di Giorgio Napolitano a Berlino cercano di fermare la scia di polemiche e preoccupazioni sull’instabilità politica italiana e la possibilità che contamini l’area dell’euro. I giornali tedeschi sono zeppi di titoli in prima pagina sull’Italia, non solo per l’incidente provocato da Peer Steinbrück sui due «clown» – Berlusconi e Grillo – ma anche per le frasi del ministro delle Finanze tedesco Schäuble sul «rischio contagio» da un Paese che appare sempre più simile alla Grecia. E allora tocca al capo dello Stato – che ha un ruolo chiave nella soluzione del puzzle politico – rassicurare i suoi interlocutori tedeschi. Aveva già incontrato a Monaco il presidente della Repubblica federale Joachim Gauck ma ieri, a Berlino, il faccia a faccia è durato a lungo, così come lungo è stato il colloquio con Angela Merkel. Le pressioni affinché si trovi – in fretta – una via d’uscita sono molte ma altrettanto forti sono le …

"L'euro, l'Italia, diritti e doveri", di Adriana Cerretelli

«Che cosa succederà in Spagna e in Europa quando non ci sarà più la leva della svalutazione e l’industria tedesca con la moneta unica si imporrà dovunque grazie ai suoi enormi aumenti di produttività?» tuonava l’euro-scettico Gerard Schroeder nel 1997 contro Helmut Kohl, il grande europeista che voleva quella moneta per un’Europa federale e integrata. Sono trascorsi sedici anni, è arrivata la grande crisi dell’euro (che non passa). Nella profonda depressione che soffoca la Grecia, nella recessione che scuote Portogallo, Grecia e Italia, i disoccupati Ue sono oltre il 12% e i debiti in pervicace ascesa nonostante la sferza costante del rigore. Dopo responsi elettorali che regolarmente hanno bocciato i Governi in carica premiando partiti populisti, anti-europeisti o anti-sistema, la risposta a quella domanda allora tanto scandalosa non appare più così univoca e ovvia. Certo, si potrebbe ragionevolmente affermare che, ci fosse stato ancora Kohl, la crisi non avrebbe preso la brutta piega che ha preso, la Germania non avrebbe messo in liquidazione cultura e sensibilità europee, il bilancio non si sarebbe ridotto per la …

Bersani “Ecco il mio piano per il Paese non esiste il governissimo chiedo la fiducia a tutti partiti”, d Massimo Giannini

«Chiamatelo come volete: governo di minoranza, governo di scopo, non mi interessa. Mercoledì prossimo lo proporrò in direzione, poi al Capo dello Stato: io lo chiamo un governo del cambiamento, che mi assumo la responsabilità di guidare, che propone sette o otto punti qualificanti e che chiede in Parlamento la fiducia a chi ci sta». Pierluigi Bersani si gioca così le ultime carte. Chiuso nel suo ufficio, tormenta il solito toscano spento. Ma appare molto più battagliero della mesta conferenza stampa di martedì scorso. Il leader del Pd prova a uscire dall’angolo rilanciando la sfida a Grillo («i suoi insulti non mi spaventano»), aprendo alle ipotesi di offrire le alte cariche dello Stato a M5S e Pdl («sui ruoli istituzionali siamo pronti a esaminare tutti gli scenari») ma chiudendo definitivamente la porta a qualunque “governissimo” con Berlusconi («ora basta, di occasioni per dimostrarsi responsabile ne ha avute e le ha sprecate tutte»). Segretario, partiamo dall’inizio. Il giorno dopo lo tsunami. Cos’ha provato, lunedì sera? «Come ho già detto: una delusione per una governabilità a rischio …

"Contributo per i disabili, scuole in rivolta", di Lorenzo De Cicco

«Se li possono riprendere questi otto euro. Non vogliamo essere presi in giro da nessuno». A parlare è Nicola, 49 anni, papà di una ragazza di 19 che frequenta il terzo anno all’Istituto di istruzione superiore di via Asmara. Gli otto euro di cui parla sono il contributo che il ministero dell’Istruzione ha deciso di destinare per l’anno scolastico in corso ad ogni studente con handicap. La cifra riguarda il periodo che va da gennaio ad agosto 2013, cui vanno aggiunti altri quattro euro per il periodo settembre-dicembre dello scorso anno. Totale: dodici euro l’anno a disabile, in pratica un euro al mese. «Un insulto, tanto valeva che se li tenessero, avrebbero risparmiato una spesa che in queste proporzioni è assolutamente inutile. Che cosa si può fare con otto euro?». LE REGOLE La decisione arriva dal ministero dell’Istruzione, più precisamente dal «programma per il funzionamento amministrativo-didattico del 2013». Una sorta di tariffario diramato dal dicastero di viale Trastevere a cui devono fare riferimento i presidi nella presentazione del bilancio preventivo. Alla voce «didattica alunni diversamente …