"Il Pd: il governo non lo nomina Grillo", di Maria Zegarelli
Quello che dirà con molta chiarezza in Direzione è che per quanto lo riguarda non farà mai un governo con il Pdl di Silvio Berlusconi. Illustrerà gli otto punti programmatici su cui intende andare in Parlamento a chiedere la fiducia e a quel punto sarà la Direzione ad esprimersi. Pier Luigi Bersani non ha tentennamenti, ha tracciato la strada che intende percorrere e aspetta di sapere se il parlamentino democratico gli darà quell’appoggio di cui ha bisogno per salire al Quirinale e giocarsi l’unica carta che ha in mano: ottenere l’incarico e chiedere a Grillo (e a Monti) i voti di cui ha bisogno al Senato per dare vita ad un governo di scopo, ancorato attorno ai punti illustrati l’altra sera dal leader Pd da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Massimo D’Alema appoggia la linea del segretario, «escludiamo qualsiasi accordo con il Pdl», idem Enrico Letta e Dario Franceschini, che «ha sempre condiviso le scelte del segretario ed è quello che farà anche mercoledì», dice uno dei suoi fedelissimi. Ed è probabile che …