Mese: Marzo 2013

"La lunga marcia nelle istituzioni", di Barbara Spinelli

Nessuno può dire di cosa parleranno Bersani e Grillo, se mai si parleranno. Tante voci, tante forze impaurite sono coalizzate contro questo tentativo – del tutto inedito, sgradito a chi resta appeso alle proprie abitudini – di immaginare non solo un’Italia ma un’Europa diversa, dove trovino spazio iniziative cittadine, proposte che circolano da anni nella società. Ad esempio, reddito di cittadinanza, leggi anti-corruzione, nuove definizioni del prodotto interno lordo, diritti civili non negoziati con la Chiesa. Sono le idee che un quarto degli italiani ha cercato in 5 Stelle. Non sappiamo se Bersani saprà udirle – e quanto sarà condizionato dalle riluttanze dentro il Pd – ma neppure sappiamo se Grillo e Casaleggio desiderino davvero farsi udire. Quel che è certo, è che in queste ore comincia per il movimento di Grillo qualcosa che lui stesso non aveva previsto: comincia quella lunga marcia attraverso le istituzioni, che per forza porterà il M5S – forte ancor ieri della sua natura extraparlamentare – ad assumersi responsabilità nella Repubblica. Di Lunga marcia attraverso le istituzioni parlò nel 1967 …

"Telecom cede La7 a Cairo con una dote milionaria", di Luigina Venturelli

«Non si vende a qualsiasi prezzo» aveva assicurato mesi fa il presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, quando il percorso per cedere La7 era ancora alle battute iniziali. Eppure quello con cui Urbano Cairo si è aggiudicato ieri la rete televisiva, o «la patata bollente» come lui stesso l’ha definita, è sicuramente un prezzo d’occasione. Un milione di euro tondo tondo, è il prezzo con cui l’editore ha acquistato la testata intorno alla quale si attaccano da anni tutte le speranze italiane di un terzo polo televisivo in chiaro. Una testata che passerà di mano corredata di preventiva ricapitalizzazione per arrivare a una posizione finanziaria netta di almeno 88 milioni. Più la sottoscrizione a favore di Cairo di un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale. Più la rinuncia da parte di Telecom ai crediti finanziari vantati nei confronti di Ti Media per un importo complessivo pari a 100 milioni. LE CONDIZIONI D’ACQUISTO Le condizioni accettate dal consiglio d’amministrazione di Telecom Italia per portare a termine l’operazione rettificano l’impegno di Bernabè. La7 doveva …

«La mia Italia senza bussola non la salverà un comico», di Pedrag Matvejevic

«Alcune settimane prima del voto sono tornato in Italia, un Paese che ho imparato ad amare negli anni dell’inferno nella ex Jugoslavia, la martoriata terra da cui provenivo. L’immagine che in quei giorni ho avuto del Paese, era di una Italia sospesa, senza bussola, impaurita dal presente e in cerca di una speranza per il futuro. Questa Italia non può essere salvata da un comico innalzato a leader politico». L’Italia investita dallo «tsunami Grillo» vista attraverso la sensibilità culturale e la lucidità intellettuale di Predrag Matvejevic, scrittore, saggista, docente universitario i cui libri sono tradotti in tutto il mondo. Il suo percorso culturale e umano (nato a Mostar, da madre croata e padre russo) è quello di un intellettuale che ha cercato nel cuore dell’«inferno balcanico» di costruire «ponti» di dialogo tra identità, etniche e religiose, diverse e spesso violentemente contrapposte. «L’Italia dice a l’Unità Matvejevic non può pensare di potere uscire dalla crisi che non è solo economica o politica, ma anche etica, valoriale da sola. Certo, l’Europa che si riavvicina ai suoi popoli, …

Città della Scienza, Ghizzoni “Ricostruire per far ripartire il futuro”

“Non aspettiamo un minuto di più per ricostruire quanto il fuoco ha distrutto a Bagnoli”. “Bisogna far ripartire al più presto le attività della realtà scientifica più importante del Mezzogiorno”: è il primo commento della presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Manuela Ghizzoni, dopo aver appreso che il fuoco, forse causato da una mano mafiosa, ha distrutto la Città della Scienza di Bagnoli, simbolo di un Sud virtuoso e capace di offrire cultura e speranza per il futuro. “Non aspettiamo un minuto di più: il Governo e le istituzioni locali convochino immediatamente un tavolo per ricostruire al più presto quello che ha rappresentato un simbolo di buone pratiche per il lavoro, l’ambiente e la scienza – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, commentando quanto accaduto alla Città della Scienza di Bagnoli, distrutta ieri sera da un incendio – Se i rilievi effettuati dovessero provare che l’incendio è di origine dolosa ci sarebbe un motivo in più per fare in fretta e …

"Dalla piazza al Parlamento", di Nadia Urbinati

La sfida lanciata alla stabilità istituzionale e politica dal voto del 24 e 25 febbraio scorso è terribilmente complessa ma non priva di potenzialità: riuscire a governare un voto di protesta e di movimento (dai toni anche populisti) mettendo i parlamentari del M5S di fronte alle loro responsabilità, che sono prima e sopratutto verso il Paese. La protesta ha a questo punto l’opportunità — e il dovere — di tradursi in fatti e decisioni. È democraticamente legittimo che i parlamentari del M5S provino a fare quanto hanno promesso. Rifiutare questa opportunità metterebbe il M5S nella condizione di dimostrare ai suoi elettori di non produrre quel che promette, di non servire al Paese. Avendo scelto la via della rappresentanza, rispondere a questa sfida sarà inevitabile. E non si tratta di una sfida priva di interesse anche perché ha l’opportunità di far comprendere a tutti il potere del Parlamento, nel quale siedono rappresentanti, come dice la nostra Costituzione, del popolo italiano. Che Beppe Grillo o altri fuori del Parlamento cerchino di imporre le loro visioni ai rappresentanti …

"Napoli, in fiamme la «Città della Scienza». Brucia il museo interattivo: danni ingenti", da corriere.it

Sono quattro i capannoni completamente bruciati a Città della Scienza a Napoli, il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali della città. In totale i capannoni del complesso sono sei. L’intera area è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, all’arrivo delle squadre lunedì sera le fiamme erano già completamente estese su tutta la parte museale, dal lato del mare, eccezione fatta per il teatro. Martedì mattina sono arrivati sul posto la polizia Scientifica e il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco. Il vasto fronte di fuoco, lungo più di un centinaio di metri, ha devastato la struttura di fronte a Bagnoli. Fortunatamente il lunedì, durante i mesi invernali, la struttura è chiusa al pubblico e quindi le autorità almeno per il momento ritengono che il rogo non abbia coinvolto persone. QUATTRO CAPANNONI – Lunga e difficile l’opera di spegnimento per i vigili del fuoco, intervenuti con almeno cinque mezzi. Nell’area del polo divulgativo scientifico campano sono rimasti in piedi soltanto i muri perimetrali, mentre l’interno dei padiglioni …

"Il vento anti-sistema", di Ian Buruma

Avendo dimostrato di non avere alcuna fiducia nella classe politica, l’Italia potrebbe diventare ingovernabile. Gli italiani però non sono soli: la rabbia contro l’establishment politico infatti è diventata ormai un fenomeno globale. I blogger cinesi, gli attivisti del Tea Party negli Usa, gli eurofobi britannici, gli islamisti egiziani, i populisti olandesi, i sostenitori dell’estrema destra in Grecia e le “camicie rosse” tailandesi sono tutti accomunati dall’odio per lo status quo e il disprezzo per le élite dei loro rispettivi Paesi. Viviamo in un’epoca di populismo. L’autorità dei politici convenzionali e dei mezzi di comunicazione tradizionali si sta erodendo rapidamente. Quando i partiti politici si sclerotizzano, i mezzi di comunicazione divengono troppo compiacenti (o troppo vicini al potere) e le burocrazie si dimostrano indifferenti alle esigenze della popolazione, il populismo può rappresentare una correzione necessaria. In un mondo globalizzato, gestito da banchieri e tecnocrati, molti hanno l’impressione di non avere alcuna voce in capitolo nell’ambito degli affari pubblici; si sentono abbandonati. I nostri politici, sempre più incapaci di far fronte a delle gravi crisi, sono sospettati, …