Mese: Marzo 2013

"In fabbrica la riscoperta dei contratti di solidarietà", di Luigina Venturelli

La ragione del loro esistere non potrebbe essere più evidente. Si chiamano contratti di solidarietà, puntano a risolvere i problemi in modo solidale tra gli occupati, lavorare meno per lavorare tutti. È meno evidente, invece, il motivo del loro crescente utilizzo in questa fase economica, con la crisi che non demorde e i vecchi pregiudizi aziendali sulla loro rigidità di gestione. «Appena si presenta una difficoltà, la prima tentazione delle imprese è sempre quella, avviare la mobilità e ridurre l’organico» racconta Michela Spera, responsabile dell’ufficio contrattazione della Fiom. «Ma le esperienze positive di questi anni e gli accordi sottoscritti anche da grandi gruppi industriali, dimostrano ampiamente che i contratti di solidarietà sono lo strumento migliore per gestire questa crisi». TUTELA ED EFFICIENZA Così il ricorso a questo strumento – secondo i dati dell’Osservatorio Cgil sulla Cig – è aumentato del 65% nell’ultimo anno, passando dai 174 accordi applicati nel 2012 ai 286 registrati all’inizio del 2013. Una cifra notevole, ma che non tiene conto delle intese sottoscritte di recente. Solo pochi giorni fa, i contratti …

"La Costituzione partecipativa", di Andrea Manzella

Per fortuna, nel Parlamento che è cominciato, la grandissima maggioranza degli eletti ha meno anni della Costituzione. Ma vi è anche una giovinezza della Costituzione con la quale possono e devono incontrarsi. Basta saperne vedere le “ammorsature”. Con questa vecchia parola dell’arte muraria, Piero Calamandrei significava che la Costituzione ha molte sporgenze a cui, come nelle vecchie case, ci si può appigliare per continuarne la costruzione. È il progetto costituzionale, insomma, che si spinge nel futuro e perciò si mantiene giovane. Presidenti delle Camere sono ora due rappresentanti della società civile, appena ieri incaricati in essa della funzione più alta: la tutela della comunità nazionale e internazionale contro la prepotenza e l’esclusione. Tocca a loro una parte rilevante nel portare avanti il progetto costituzionale. Dal momento in cui sono eletti, i presidenti di Senato e Camera entrano a comporre, con il presidente della Repubblica, la triade che guarda all’equilibrio complessivo delle istituzioni. Devono stare accanto al capo dello Stato se arriva il momento più critico del regime parlamentare: lo scioglimento anticipato delle Camere (articolo 88). …

Napolitano: "Ritroviamo orgoglio e fiducia. Unità, volontà di riscatto, voglia di fare e stare insieme nell'interesse generale con spirito costruttivo e senso di responsabilità"

L’omaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’Altare della Patria, insieme ai nuovi Presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha concluso le celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Prima di recarsi a Piazza Venezia, il Capo dello Stato ha assistito sulla Piazza del Quirinale al cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo insieme ai nuovi Presidenti delle Camere giunti precedentemente per i tradizionali incontri di inizio mandato e poi trattenutisi in visita al Palazzo insieme a tanti cittadini. Il Presidente Napolitano si è, nell’occasione, rivolto al Paese con un videomessaggio: “Festeggiamo oggi – ha detto il Capo dello Stato – come ricorrenza storica il 17 marzo, che nel 2011 ha segnato il compiersi del 150mo anno di vita dell’Italia unita. In quell’occasione, e lungo molti mesi, si sono svolte in tutto il paese innumerevoli celebrazioni, dalle più solenni sul piano nazionale e anche internazionale, …

"Ma la strada resta in salita", di Federico Geremicca

Un giudice antimafia, forse l’ultimo vero erede di Giovanni Falcone, e una donna da anni in prima fila – come portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati – nel soccorso e l’aiuto a migranti e profughi politici. Piero Grasso e Laura Boldrini, cioè: entrambi arrivati per la prima volta in Parlamento tre settimane fa, sono da ieri i nuovi presidenti di Camera e Senato. Pier Luigi Bersani, il leader che ha scommesso su di loro, ha commentato la doppia elezione con uno di quei tweet tanto di moda: «Se si vuole, cambiare si può». L’ascesa di Grasso e Boldrini porta con sé due buone notizie ed una sensazione meno positiva. Le notizie, intanto. La prima: qualche tessera del complicato puzzle alla fine del quale dovrebbe esser rivelato l’assetto politico-istituzionale della nuova legislatura, comincia ad andare al suo posto. La seconda: le due tessere sistemate ieri costituiscono una (piacevole) sorpresa per novità, storia personale e perfino profilo etico, il che non guasta mai (a maggior ragione oggi, con la politica messa in un angolo dai frequenti …

«Commissione d’inchiesta su tutte le stragi irrisolte», di Pietro Grasso

Care senatrici, cari senatori, mi scuserete, ma voglio rivolgere questo mio primo discorso soprattutto a quei cittadini che stanno seguendo i lavori di quest’Aula con speranza e apprensione per il futuro del nostro Paese. Il Paese mai come oggi ha bisogno di risposte rapide ed efficaci all’altezza della crisi economica e sociale, ma anche politica, che sta vivendo. (…). Quando ieri sono entrato per la prima volta da senatore in quest’Aula mi ha colpito l’affresco sul soffitto, che vi invito a guardare. Riporta quattro parole che sono state sempre di grande ispirazione per la mia vita e che spero lo saranno ogni giorno per ciascuno di noi nei lavori che andremo ad affrontare: Giustizia, Diritto, Fortezza e Concordia. Quella concordia, e quella pace sociale, di cui il Paese ha ora disperatamente bisogno. Domani è l’anniversario dell’Unità d’Italia, quel 17 marzo di 152 anni fa in cui è cominciata la nostra storia come comunità nazionale dopo un lungo e difficile cammino di unificazione. Nei 152 anni della nostra storia, soprattutto nei momenti più difficili, abbiamo saputo …

"Ora si può voltare pagina", di Claudio Sardo

Laura Boldrini e Pietro Grasso. l’Italia che vuole il cambiamento, che ama la Costituzione, che combatte mafie e illegalità, che considera insopportabili le sofferenze dei più poveri, ha due presidenti delle Camere di cui andare orgogliosa. Se il voto ha prodotto uno scenario di incertezza, se la giornata d’esordio del nuovo Parlamento è stata confusa e inconcludente, ieri è stato un bel giorno di riscatto. Un giorno di speranza, che i discorsi dei neo-eletti hanno amplificato e abbellito. Proprio il 16 marzo, anniversario del rapimento di Aldo Moro e della strage degli uomini della sua scorta: allora, quell’attentato interruppe un processo democratico e deviò la storia nazionale verso esiti regressivi. Sarebbe bello se ora si aprisse davvero una pagina nuova, se, nella difficoltà, le istituzioni si mostrassero capaci di rispondere positivamente alla domanda di innovazione, alla richiesta di nuova politica, che le elezioni hanno espresso in modo dirompente. Il Parlamento è profondamente rinnovato. Come mai era accaduto in passato. Sono le Camere più giovani d’Europa e finalmente la presenza femminile è vicina a un terzo …

"Il lungo viaggio di Laura ridà nobiltà alla politica", di Adriano Sofri

Succede a volte di dirsi: non avrei voluto vivere fino a vedere… Non avrei voluto vedere l’Italia trasformata nel “paese dei respingimenti in mare”, e di troppe altre bandiere triste. Ieri ero incredulo e grato di poter vedere una donna giovane, emozionata e risoluta, che diceva dal seggio più alto di Montecitorio le cose più belle che si possano augurare al proprio paese, al mondo e a se stessi. Era un repertorio scrupoloso e imperterrito, e consentiva di reinterrogarsi sulla differenza fra la correttezza politica e la nobiltà politica. La differenza, se si eccettuino le sciocchezze dello zelo fanatico, che sono solo sciocchezze, non riguarda tanto le cose dette, ma il loro rapporto con chi le dice. Il pulpito. Laura Boldrini, deputata quasi per caso e appena dopo presidente della Camera dei deputati quasi per caso, stava argomentando principi e propositi cui si è ispirata e che ha perseguito nel lavoro e nella vita. In bocca ad altri, le belle parole sarebbero suonate stridenti come un gesso nuovo su una vecchia lavagna. L’assemblea, con le …