"Il M5S e quell'altezzosa voglia di non partecipare", di Giuseppe Grasso
Gli esponenti del M5S cominciano a farsi conoscere (o meglio riconoscere). Ieri, nel colloquio avuto con Bersani, ripreso in diretta streaming, un loro drappello ha espresso il suo no categorico a ogni tipo di appoggio. La cittadina Roberta Lombardi forse non sa che il Pd può essersi anche giocato la propria «credibilità» sulla ribalta della politica; ma il neonato Movimento di cui lei è portavoce – e su cui un terzo degli elettori italiani ha scommesso – dovrà tagliare il suo nastro, a un certo punto, se non vuole che la fiducia che gli è stata accordata possa sfuggirgli come sabbia tra le dita. Non sapere non è una colpa. Diventa però difficile anche solo interloquire con chi è inconsapevole e crede di sapere mentre è vittima della più completa ignoranza. Sono stati i Cinque Stelle a voler andare in onda, e sembrava un nobile desiderio di trasparenza civica. In soli 31 minuti, invece, lo spettacolo si è fatto imbarazzante. Si è capito che non era un desiderio elevato. Era un bisogno, e di quelli …