Giorno: 27 Marzo 2013

"Comuni, ecco come deve cambiare il patto di stabilità", di Pier Paolo Baretta

Il Partito democratico ha posto tra gli otto punti prioritari per il governo del paese lo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione, soprattutto per gli enti locali. Finalmente il problema dei ritardati pagamenti delle pubbliche amministrazioni è all’ordine del giorno della discussione politica. Dopo lunghe battaglie parlamentari – non c’è provvedimento economico nel quale non abbiamo provato ad inserire il tema dell’allentamento del patto di stabilità – oggi, a causa della gravitá drammatica della crisi, ci si rende conto di quanto pesi nella recessione economica questa anomalia economica e, senza esagerare, democratica. Se vogliamo incidere sulla ripresa bisogna smontare al più presto il patto di stabilità. Le scelte di bilancio effettuate da regioni, province e comuni, anche a seguito del taglio dei trasferimenti, hanno fortemente ridotto la spesa in conto capitale. I vincoli del patto, poi, provocano il blocco dei pagamenti arretrati per lavori regolarmente eseguiti, anche in presenza di risorse disponibili in cassa. Bisogna svincolare gli enti locali, a cominciare dai comuni, e consentire loro di poter agire, a partire dalle risorse disponibili, almeno …

"I troll antesignani pre-web", di Gianluca Nicoletti

Finalmente qualcuno ha deciso di occuparsi della preoccupante rinascita del Troll. Lo ha fatto Beppe Grillo, con un’esemplare chiamata alle armi del suo popolo contro quegli sgradevoli scherzi della natura. Ora il Troll è stato ufficialmente messo al bando: non lo merita, ma potrà almeno gloriarsi di un’immeritata dignità di nemico da sterminare. Mai prima, il Troll ebbe tanta veemente valutazione del suo potere di disturbatore mercenario. Sappiamo che ora è al soldo del lato oscuro della forza, quella stessa forza del Web che, nella sua dimensione di luminosità penta stellare, é virtuosamente rappresentata dai manipoli che presidiano l’area sacra del blog di Grillo. Si pensi che l’evocazione del disturbatore compulsivo delle preistoriche comunità Internet risale ai gloriosi tempi di Usenet; fu infatti agli albori della Rete che avvenne la cyber riesumazione di questi mostriciattoli dalla narice colante, nativi della foresta nord europea (quindi euro-entusiasti). Fu allora strenua negli antichi Newsgroups la resistenza verso questi cocciuti portatori di pensiero deviante. La razza dei Troll inquinava i topics più rigorosi con il loro petulante reiterare obiezioni, …

Modena – Assemblea plenaria Conferenza Provinciale delle elette

Sala polivalente Windsor-Park presso Condominio Windsor-Park via S.Faustino, 155 Modena 09,00 INSEDIAMENTO ASSEMBLEA PLENARIA Presiede Grazia Baracchi Presidente della Conferenza Provinciale delle Elette Saluti Emilio Sabattini Presidente della Provincia di Modena Demos Malavasi Presidente del Consiglio Provinciale Claudia Severi Vicepresidente Conferenza Provinciale delle Elette saranno presenti Palma Costi Presidente dell’Assemblea legislativa regionale e le nuove elette in Parlamento Roberta Mori Consigliere regionale e Presidente della Commissione regionale per la parità e le nuove elette in Parlamento TAVOLI DI LAVORO PARTECIPATI “Conciliazione… organizzazione …. condivisione? Partiamo dai tempi della politica! strumenti che aiutino concretamente le donne a partecipare attivamente” Ne parliamo con Vicepresidente Well_B_Lab*. Il valore del benessere soc. coop “Quando la politica si fa “Social”. Comunicazione, opportunità e tutele nel mondo della comunicazione on line” Ne parliamo con Michela Iorio Giornalista e consulente di comunicazione Coordina Marcella Valentini Assessore Bilancio, Patrimonio, Infrastrutture telematiche e Pari opportunità, della Provincia di Modena RESTITUZIONE ALL’ASSEMBLEA TRAMITE INSTANT REPORT DELLE DISCUSSIONI Francesca Corrado Coordina Francesca Ferrari Presidente Commissione permanente pari opportunità provinciale “La politica come arte del compromesso? La …

"La casa di vetro", di Massimo Gramellini

Basta con la vecchia politica dei segreti e degli inciuci. Oggi i parlamentari di Grillo diranno vaffa a Bersani in streaming. Una telecamera inquadrerà lo storico evento e chiunque transiti nelle vicinanze di un computer potrà godersi l’incontro fra il presidente incaricato e la delegazione Cinquestelle. Tutto si svolgerà in una casa di vetro. Bersani farà le sue proposte, i parlamentari di Grillo le loro, si converrà che non c’è trippa per giaguari e ci si saluterà cordialmente, dandosi appuntamento alla prossima occasione. Questa è la democrazia che ci piace. O no? Mio padre fu per tutta la vita amministratore di condominio. Dopo averne moderate più di un migliaio, giunse a teorizzare che la migliore assemblea, quella veramente produttiva di risultati, comporta sempre due tempi. Nel primo i condomini si rinfacciano incomprensioni e malumori, nel secondo gettano ponti e abbozzano compromessi: io cedo sul riscaldamento centralizzato, però tu mi concedi il lavatoio accanto al terrazzo condominiale. Ma, diceva, sarebbe impossibile giungere a questa suprema armonia delle dissonanze se i protagonisti si dovessero occupare delle forme. …

"Ancora 24 ore per il governo. Ma resta il nodo Quirinale", di Simone Collini

Sostenere o consentire, è la proposta. E ancora 24 ore è il lasso di tempo per portare avanti le trattative. Con una complicazione, per il presidente incaricato: alla partita sul governo se n’è affiancata un’altra, riguardante il prossimo Capo dello Stato. E benché si giocherà nella seconda metà di aprile, potrebbe dipendere da quest’ultima l’esito della prima. Un paradosso temporale? Non per Berlusconi, che liquida con un’alzata di spalle l’offerta del centrosinistra di fare una scelta attraverso la più ampia condivisione e insiste invece perché il successore di Napolitano sia un esponente del centrodestra. E su questo vuole chiudere ora un accordo. Per di più non soltanto verbale. Se non ci fosse questa «collaborazione»? Niente «governo di cambiamento» e, a sentire Alfano, si andrebbe dritti a nuove elezioni. Le consultazioni di Bersani si chiudono oggi pomeriggio, ma ormai è chiaro che Pd e Pdl intendono portare avanti il confronto fino all’ultimo minuto utile. Quando sarà? Domani o la prossima settimana, dipende da Napolitano. Il Presidente della Repubblica venerdì ha dato al leader del Pd l’incarico …

"I guai dei tecnici che vogliono fare i politici", di Luigi La Spina

Infierire sarebbe così facile e così meritato che verrebbe voglia di cercare argomenti per difendere il governo e i due ministri competenti (?!), giustificare, in qualche modo, quella che il capo di stato maggiore ha definito, qualche giorno fa, «una farsa» e che, ieri, in Parlamento, ha superato persino i caratteri di un genere drammatico che, pure, ha grandi tradizioni e nobili interpreti. Ricorrere a quelle parole che cominciano tutte con la «s», come sconcerto, stupore, sgomento, sdegno e finiscono tutte con una condanna senza appello. Oppure si potrebbe solleticare la complicità del lettore con l’irrisione e il sarcasmo, sfogando così l’amarezza e la vergogna per una figuraccia internazionale quale, nella storia della Repubblica, si fa fatica a ricordarne una somigliante. Una tentazione che promette un effetto brillante, ma che sarebbe imperdonabile accogliere, perché non si può davvero sorridere sulle spalle di due militari italiani in attesa di un processo che potrebbe condannarli, se non alla morte, a una lunga pena detentiva. Meglio, allora, avvertire il rischio e sollecitare l’allarme davanti all’imprevedibile incrocio tra una …

"Che tristezza rivedere De Falco e Schettino", di Francesco Merlo

Sembravano De Falco e Schettino e si è capito subito che l’ammiraglio Di Paola, se avesse potuto, avrebbe passato Terzi per le armi, seduta stante, nell’aula stessa di Montecitorio, come un Tersite nel campo degli Achei. CON gli occhialini sul naso e palesemente a disagio nel suo abito borghese e politico, indossato come una divisa, il tesissimo ammiraglio ha elegantemente dato del codardo a Terzi che, con la voce stentorea ed eccitata, si era invece finto soldato e aveva vestito di eroismo la furbizia all’italiana: «Non posso più far parte di questo governo …». E Di Paola: «Non si abbandona la nave in difficoltà». Come De Falco appunto. Ma senza il turpiloquio e senza lo sbraitare dei sergenti. Seduti vicini nel banco del governo, Di Paola e Terzi erano un De Falco e uno Schettino finalmente a confronto e allo scontro sui legni solenni di Montecitorio che ieri naufragava come la Concordia. Per capire questa coppia eterna del comando italiano bisognava dunque guardare Di Paola mentre Terzi parlava, e poi viceversa guardare Terzi mentre parlava …