"La democrazia dell’anatema", di Nadia Urbinati
Molti cittadini hanno espresso il loro disappunto per l’anatema lanciato da Beppe Grillo contro i “traditori” che in Senato non se la sono sentita di considerare Schifani e Grasso equivalenti. Quei cittadini hanno messo il dito nella piaga di un movimento che crede che la democrazia implichi unanimità (salvo poi praticare la regola di maggioranza quando deve espellere i traditori!). E hanno messo in luce una verità fondamentale: non ci può essere Parlamento senza libertà. Non solo libertà di parola e di associazione dei cittadini che devono poter fare campagna elettorale e tenere libere elezioni, ma anche libertà di decisione di chi siede in Parlamento. Come sanno bene i partiti, nemmeno la loro più ferrea disciplina può togliere al singolo rappresentante la libertà di decidere e votare secondo il proprio giudizio. E le espulsioni dal partito non si traducono in decadenza del mandato parlamentare. La nostra libertà come cittadini dipende da questa intraducibilità, e cioè dalla libertà dei nostri rappresentanti. Nel libero mandato sta la forza della democrazia elettorale. Senza il quale i deputati sarebbero …