"Per gli statali un taglio a doppio effetto", di Gianni Trovati
Approvato il «codice di comportamento», che impedisce di ricevere regali troppo pregiati e di usare dotazioni di lavoro per fini privati, i dipendenti pubblici aspettano un provvedimento decisamente più pesante. Il bilancio dello Stato l’aveva messo in conto fin dal luglio del 2011, quando la prima manovra estiva dell’anno dello spread aveva “ipotizzato” un nuovo blocco di rinnovi contrattuali e stipendi individuali negli uffici pubblici anche per il 2013-14, da attivare per decreto dopo il primo congelamento triennale del 2010-2012. Ora però, archiviate le cautele elettorali, il regolamento preparato da Economia e Funzione pubblica è in arrivo, e a fare i calcoli sono i diretti interessati: una platea da quasi quattro milioni di persone, che ai dipendenti della Pubblica amministrazione unisce quelli delle società in house e degli enti strumentali (si veda anche l’articolo a fianco). Per avere un quadro completo, i calcoli dovranno considerare anche i riflessi previdenziali, particolarmente pesanti per chi andrà in pensione nei prossimi anni. La cifra pagata da ogni dipendente pubblico sull’altare della crisi, come mostrano i conti in tasca …