Giorno: 5 Marzo 2013

Città della Scienza, Ghizzoni “Ricostruire per far ripartire il futuro”

“Non aspettiamo un minuto di più per ricostruire quanto il fuoco ha distrutto a Bagnoli”. “Bisogna far ripartire al più presto le attività della realtà scientifica più importante del Mezzogiorno”: è il primo commento della presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Manuela Ghizzoni, dopo aver appreso che il fuoco, forse causato da una mano mafiosa, ha distrutto la Città della Scienza di Bagnoli, simbolo di un Sud virtuoso e capace di offrire cultura e speranza per il futuro. “Non aspettiamo un minuto di più: il Governo e le istituzioni locali convochino immediatamente un tavolo per ricostruire al più presto quello che ha rappresentato un simbolo di buone pratiche per il lavoro, l’ambiente e la scienza – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, commentando quanto accaduto alla Città della Scienza di Bagnoli, distrutta ieri sera da un incendio – Se i rilievi effettuati dovessero provare che l’incendio è di origine dolosa ci sarebbe un motivo in più per fare in fretta e …

"Dalla piazza al Parlamento", di Nadia Urbinati

La sfida lanciata alla stabilità istituzionale e politica dal voto del 24 e 25 febbraio scorso è terribilmente complessa ma non priva di potenzialità: riuscire a governare un voto di protesta e di movimento (dai toni anche populisti) mettendo i parlamentari del M5S di fronte alle loro responsabilità, che sono prima e sopratutto verso il Paese. La protesta ha a questo punto l’opportunità — e il dovere — di tradursi in fatti e decisioni. È democraticamente legittimo che i parlamentari del M5S provino a fare quanto hanno promesso. Rifiutare questa opportunità metterebbe il M5S nella condizione di dimostrare ai suoi elettori di non produrre quel che promette, di non servire al Paese. Avendo scelto la via della rappresentanza, rispondere a questa sfida sarà inevitabile. E non si tratta di una sfida priva di interesse anche perché ha l’opportunità di far comprendere a tutti il potere del Parlamento, nel quale siedono rappresentanti, come dice la nostra Costituzione, del popolo italiano. Che Beppe Grillo o altri fuori del Parlamento cerchino di imporre le loro visioni ai rappresentanti …

"Napoli, in fiamme la «Città della Scienza». Brucia il museo interattivo: danni ingenti", da corriere.it

Sono quattro i capannoni completamente bruciati a Città della Scienza a Napoli, il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali della città. In totale i capannoni del complesso sono sei. L’intera area è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, all’arrivo delle squadre lunedì sera le fiamme erano già completamente estese su tutta la parte museale, dal lato del mare, eccezione fatta per il teatro. Martedì mattina sono arrivati sul posto la polizia Scientifica e il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco. Il vasto fronte di fuoco, lungo più di un centinaio di metri, ha devastato la struttura di fronte a Bagnoli. Fortunatamente il lunedì, durante i mesi invernali, la struttura è chiusa al pubblico e quindi le autorità almeno per il momento ritengono che il rogo non abbia coinvolto persone. QUATTRO CAPANNONI – Lunga e difficile l’opera di spegnimento per i vigili del fuoco, intervenuti con almeno cinque mezzi. Nell’area del polo divulgativo scientifico campano sono rimasti in piedi soltanto i muri perimetrali, mentre l’interno dei padiglioni …

"Il vento anti-sistema", di Ian Buruma

Avendo dimostrato di non avere alcuna fiducia nella classe politica, l’Italia potrebbe diventare ingovernabile. Gli italiani però non sono soli: la rabbia contro l’establishment politico infatti è diventata ormai un fenomeno globale. I blogger cinesi, gli attivisti del Tea Party negli Usa, gli eurofobi britannici, gli islamisti egiziani, i populisti olandesi, i sostenitori dell’estrema destra in Grecia e le “camicie rosse” tailandesi sono tutti accomunati dall’odio per lo status quo e il disprezzo per le élite dei loro rispettivi Paesi. Viviamo in un’epoca di populismo. L’autorità dei politici convenzionali e dei mezzi di comunicazione tradizionali si sta erodendo rapidamente. Quando i partiti politici si sclerotizzano, i mezzi di comunicazione divengono troppo compiacenti (o troppo vicini al potere) e le burocrazie si dimostrano indifferenti alle esigenze della popolazione, il populismo può rappresentare una correzione necessaria. In un mondo globalizzato, gestito da banchieri e tecnocrati, molti hanno l’impressione di non avere alcuna voce in capitolo nell’ambito degli affari pubblici; si sentono abbandonati. I nostri politici, sempre più incapaci di far fronte a delle gravi crisi, sono sospettati, …

"Il Pd: il governo non lo nomina Grillo", di Maria Zegarelli

Quello che dirà con molta chiarezza in Direzione è che per quanto lo riguarda non farà mai un governo con il Pdl di Silvio Berlusconi. Illustrerà gli otto punti programmatici su cui intende andare in Parlamento a chiedere la fiducia e a quel punto sarà la Direzione ad esprimersi. Pier Luigi Bersani non ha tentennamenti, ha tracciato la strada che intende percorrere e aspetta di sapere se il parlamentino democratico gli darà quell’appoggio di cui ha bisogno per salire al Quirinale e giocarsi l’unica carta che ha in mano: ottenere l’incarico e chiedere a Grillo (e a Monti) i voti di cui ha bisogno al Senato per dare vita ad un governo di scopo, ancorato attorno ai punti illustrati l’altra sera dal leader Pd da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Massimo D’Alema appoggia la linea del segretario, «escludiamo qualsiasi accordo con il Pdl», idem Enrico Letta e Dario Franceschini, che «ha sempre condiviso le scelte del segretario ed è quello che farà anche mercoledì», dice uno dei suoi fedelissimi. Ed è probabile che …

"Effetto Grillo a viale Trastevere", di Alessandra Ricciardi

Contrordine. Nessun dossier va lasciato in sospeso. Vista l’incertezza politica determinata dalle elezioni, con il boom del Movimento5Stelle di Beppe Grillo che ha fatto saltare gli equilibri pre elettorali, basati sulla vittoria del centrosinistra, a viale Trastevere il ministro Francesco Profumo ha dato disposizioni per chiudere tutte le partite ancora aperte. E così oggi il consiglio dei ministri, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, darà il via libera al decreto sul «sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione». Si tratta del sì finale, che porta a regime la sperimentazione già in corso nelle scuole, e su cui invece Pier Luigi Bersani aveva chiesto di soprassedere, perché su un tema così importante la decisione non fosse assunta da un governo tecnico e per giunta a fine mandato. Nel giro di una decina di giorni, il ministro dovrebbe ufficializzare anche il pacchetto di nomine per la presidenza e i cda di Indire e Invalsi, gli istituti che, insieme al corpo degli ispettori, hanno un ruolo strumentale rispetto alla valutazione. Verso la chiusura è dato anche …

"Capitalismo e democrazia", di Giorgio Ruffolo

Due grandi forze si contendono la storia dell’Occidente: il capitalismo e la democrazia. Esse si alternano nell’egemonia prevalendo volta per volta l’una sull’altra e dando così luogo a cicli storici, l’ultimo dei quali è quello che viviamo dall’inizio del secolo passato e che comprende tre fasi: l’età dei torbidi, l’età dell’oro e l’età della controffensiva capitalistica. L’età dei torbidi è caratterizzata da forti conflitti tra i capitalismi nazionali ciascuno dei quali cerca di assicurarsi vantaggi decisivi sui rivali. Il risultato è una competizione selvaggia che ostacola la crescita comune. Età dell’oro. La definizione è di Hobsbawm. La caratteristica principale sta nel tentativo di raggiungere un “compromesso storico” tra capitalismo e democrazia che esalti le capacità di sviluppo di queste due forze senza provocare contraddizioni strutturali. Il principio fondamentale che regge il sistema è quello del libero scambio. Delle merci ma non dei capitali che sono assoggettati a controlli severi da parte dei governi nazionali. Questo sistema lascia ampie autonomie alle politiche nazionali e assicura quindi un relativo equilibrio tra le forze del capitalismo e le …