Mese: Febbraio 2013

Beni Culturali: Necessario progetto organico di salvaguardia e valorizzazione

Rimettere cultura al centro delle politiche pubbliche Sembra che in Italia non si riescano più a tenere insieme i pezzi per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale: manca un progetto organico che ripensi le priorità e individui gli strumenti di programmazione – lo dichiara Manuela Ghizzoni, residente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati – Mentre a Pompei si dava, finalmente, l’avvio ai lavori nell’ambito del “Grande progetto Pompei”, alla Galleria degli Uffizi a Firenze – sottolinea Ghizzoni – crollava un pezzo d`intonaco affrescato. Il progetto avviato per il restauro di Pompei è frutto della sinergia tra enti locali e Unione Europea, ma, purtroppo – osserva la presidente Ghizzoni – questa non è la norma. In Italia c’è ancora il rischio di perdere 2 miliardi di euro dei Fondi regionali, che, attraverso progetti qualificati, potrebbero essere messi a frutto per la manutenzione e la valorizzazione dei siti archeologici e artistici, oggi a rischio. È indispensabile – spiega la Presidente della Commissione Cultura – attivare collaborazioni proficue tra gli enti regionali …

Manuela Ghizzoni è la deputata emiliana più operosa

Prima per indice di produttività nella XVI Legislatura Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, è la prima deputata emiliana per produttività parlamentare nella XVI Legislatura. Lo ha registrato il rapporto “Camere Aperte 2013” redatto dall’associazione Openpolis per monitorare l’attività del Parlamento. Nel rapporto, che valuta l’attività di deputati e senatori attraverso lo studio di dati e statistiche, viene evidenziato l’Indice di produttività parlamentare, che propone la valutazione del lavoro dei Deputati e Senatori in base a criteri di efficacia: a contare non sono solo gli atti presentati, ma si verifica quanti di questi sono stati effettivamente discussi, votati o convertiti in legge. La deputata modenese del Partito democratico, su base nazionale, è risultata 17ª su 630 deputati, con un indice di produttività pari a 683,5

Scandalo Maddalene mea culpa di Dublino sulle ragazze schiave, di Enrico Franceschini

Forse le “sorelle di Maddalena” avranno pianto, un pianto liberatorio, ascoltando le sue parole. Perlomeno quelle che sono ancora vive, che non sono impazzite, che chiedono giustizia. Enda Kenny, primo ministro irlandese, ha presentato ieri le sue scuse formali, a nome del governo e delle stato, alle “Magdalene sisters”, come sono soprannominate le migliaia di donne rinchiuse in case di “rieducazione” della chiesa cattolica in Irlanda tra gli anni Venti e la metà degli anni Novanta, costrette a lavorare anche dieci ore al giorno senza ricevere un soldo, praticamente prigioniere, detenute pur senza avere alcuna colpa. Erano considerate ragazze “perdute”, in realtà erano spesso soltanto orfane o vittime di abusi familiari o di violenze sessuali, che invece di essere aiutate e difese venivano escluse dalla società, nascoste come se fossero portatrici di una infamante lettera scarlatta, sfruttate e di nuovo abusate. Ma per ora il governo non ha offerto altre riparazioni o indennizzi, e il pianto delle ex-lavandaie potrebbe anche essere di rabbia. L’ultima delle “Magdalene laundries”, le lavanderie di Maddalena, com’erano chiamate dal nome …

L’arte della pace, di Adriano Sofri

A un certo punto è invalso l’uso del nome di “disabile” – e della sua variante, “diversamente abile”. Non è facile da definire; si può farlo alla rovescia, basta il lessico del vecchio servizio militare. Là una visita ti dichiarava “abile arruolato” oppure “scartato”. Si era idonei alla vita, cioè alla guerra, e se no si apparteneva allo scarto. Immagino che venga da qui il titolo che Massimo Toschi ha scelto per il racconto della sua vita, Un “abile per la pace”. La disabilità – nel suo caso, l’effetto di una poliomielite contratta nel primo anno di vita, nel 1945 – non gli impedisce di arruolarsi fra i costruttori di pace, e anzi agisce come un vantaggio. La sua prima terapia fu di pedalare su un triciclo, immaginandosi alla ruota di Bartali. Andò a Lourdes (l’avrebbe rifatto tante volte, accompagnando i pellegrini) e gli successe qualcosa che valeva un miracolo: si accorse dei tanti che soffrivano molto più di lui. Toschi è un viaggiatore. In conto proprio, o per la presidenza di Prodi, o da …