Mese: Febbraio 2013

"La sinistra non deve chiudersi", di Alfredo Reichlin

Non serve questo gioco di reciproci veti tra Monti e Vendola. Nichi consentirà a un vecchio amico di ricordare che la sinistra italiana (quella vera, quella che cerca di cambiare la storia) non ragiona così, non parte dai veti sui nomi ma dalle cose. Dalle situazioni in cui combatte e dagli obiettivi che si pone. Non sto a ricordare che se l’Italia non si lacerò in una sorta di guerra civile tipo Grecia e si trasformò in una Repubblica con questa straordinaria costituzione democratica fu anche perché Togliatti fece il governo Badoglio. Consentendo così a noi, i giovani di allora, di prendere le armi non in nome di Stalin ma del Tricolore. Davvero i nomi non corrispondono alle cose. Così oggi. Hai ragione, caro Nichi, che non ci servono gli «inciuci». Il Pd e il tuo partito si sono messi insieme per cambiare l’Italia e farla più giusta. E questo faranno, sapendo però che la cosa è impossibile se non salviamo il Paese dal degrado sociale e dalla regressione storico-politica che incombe sul suo destino. …

"La protesta: tutti contro i tagli al Fus", di Riccardo Valdes

Diminuiscono ancora nel 2013, con un raglio che è di 7 milioni di euro superiore al previsto, le risorse del fondo unico per lo spettacolo. Dai 411 mln del 2012 si scende a poco meno di 390. Una mannaia da 21 milioni di euro. Come sempre, il 47 per cento va alle Fondazioni Liriche (ma per effetto del taglio si divideranno 10,1 milioni di euro in meno). Il cinema vedrà il 18,59% e i teatri 16,4% con 3,4 milioni di euro in meno. Alla musica andrà il 14,10% del Fus. Molte e dure le reazioni. A cominciare dalla nota di Silvano Conti, coordinatore nazionale produzione culturale Slc Cgil : «Il finanziamento statale così ridotto si somma a una riduzione generalizzata delle risorse pubbliche decentrate destinate al settore (Regioni, Province e Comuni). Ho espresso la netta contrarietà allo Schema di Regolamento riguardante le Fondazioni Lirico Sinfoniche definendo l’operazione «la via corta di una selezione darwiniana delle Fondazioni» senza nessun profilo riformatore, auspicando di converso che nella prossima Legislatura si riprenda con vere riforme di sistema a …

Bersani: «La ricchezza scappa, la povertà resta»

Dal palco del teatro Regio di Torino parla Bersani. Che parte dal suicidio di un operaio a Trapani con la Costituzione in mano per dire che bisogna cambiare. E che con il voto dobbiamo archiviare Berlusconi. “Siamo un partito, rivendico Prodi, Ciampi, D’Alema”. LA DESTRA ESISTE MA NOI LA BATTIAMO «La Destra esiste ma noi la battiamo», conclude. «Fatemi dire due parole da segretario del Partito democratico, perché come sapete gli voglio bene, è il primo partito in Italia ed è giovane giovane». «Sta così bene, molto bene, tra le famiglie delle forze progressiste europee». SERVE SCOSSA SU MORALITÀ E CIVISMO «Serve subito una scossa su moralità e civismo, moralità e rapporto tra politica e cittadini», dice il segretario. MONTI? PERSONALISMO È PER FORZA DEMAGOGICO Bersani torna a criticare i ‘personalismi’ in politica, compreso quello di Monti. «In Italia non abbiamo percepito il totale disassamento rispetto alle democrazie del mondo». Ma il personalismo «è rigido, occasionale per forza demagogico. Ormai tutti fanno demagogia», insiste, «qualcuno si è stupito di vedere un nuovo Monti. È il …

"Interviste elettorali sulla scuola 1 / Berlusconi", di Aristarco Ammazzacaffè

Si sa che non tutte le interviste televisive che fanno gli aspiranti leader in campagna elettorale vengono trasmesse. Dipende ovviamente dai temi. Per esempio, ce ne sono state alcune sulla scuola, promosse da RAI 1, che, registrate 10 giorni fa, non sono ancora andate in onda, nè sono state messe in programmazione. Eppure gli intervistati sono tutti i big di questa campagna elettorale, da Bersani a Berlusconi, eccetera (unico assente: Grillo, impegnato a esercitarsi, con il suo coach, a chi grida e scazzotta di più e più a lungo). I dirigenti RAI assicurano però che, data la rilevanza dell’argomento – la scuola nei programmi dei leader – verranno trasmesse, tutte e senza alcun dubbio, subito dopo le elezioni. Così. Quasi testuale. Le registrazioni comunque ci sono tutte, una per ciascun candidato. Ve le proponiamo in anteprima quando capita, perché da esse emerge bene quello che gli aspiranti presidenti vogliono fare per la scuola nella prossima legislatura. La prima intervista, che pubblichiamo oggi, è a Silvio Berlusconi, detto Silvio. La visione c’è tutta. E anche le …

"Nicole e Rosy il solito volgare copione di Silvio", di Sara Ventroni

Nessuno sentiva il bisogno di tornare sull’argomento ma il cav vuole farci sapere tutta la verità sulle donne. Siamo già con la mano sulle maniglie antipanico, pronti per fuggire dall’aneddoto dell’attempato signore che attacca bottone sull’autobus. Il maliardo che millanta cospicui risparmi per irretire la preda. L’ex premier dall’occhio languido, che sorride davanti a un generoso décolleté e lancia un invito galante per pranzo, taxi incluso. Questo è il senso di Berlusconi per le donne. Di più non può fare. Ma per fortuna il Cav non frequenta i mezzi pubblici e le sue vittime sono spesso consapevoli. Costretto dai sondaggi a cavalcare l’onda del rinnovamento, il satiro nazionale vernicia di rosa antico il solito copione machista per suggerire l’idea che lui ci tiene particolarmente alla questione dell’emancipazione femminile. Solo per questo nell’intervista mattutina a «Coffee Break» il cavaliere scarica in diretta Nicole Minetti, ma non resiste alla tentazione della battuta da palanca dell’ippodromo. Non si lascia sfuggire il lapsus volontario, da gigolò in brillantina che ammicca a notti da sogno ancora prima di mezzogiorno. Ma …

"La produzione industriale torna a vent'anni fa", di Giuseppe Caruso

Crolla la produzione industriale. A comunicarlo è l’Istat, secondo cui nel 2012 c’è stato un calo del 6,7% rispetto all’anno precedente, il peggior dato dal 2009. Per quanto riguarda i volumi, cioè la quantità di beni prodotti, si tratta invece del livello più basso almeno dal 1990. I dati congiunturali dell’industria confermano la situazione drammatica in cui versa la nostra economia, e si aggiungono alle notizie della caduta dell’occupazione (abbiamo perso 100mila posto in un mese, a novembre) e della riduzione del reddito dei lavoratori e dei pensionati. Un’emergenza che viene denunciata da sindacati e imprese che sollecitano le forze politiche a una reazione forte, a una svolta netta di politica economica. DICEMBRE L’unico dato appena positivo arriva dal dicembre 2012, in cui l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha fatto segnare un aumento dello 0,4% rispetto al novembre dello stesso anno. Ma se paragonato all’indice dell’anno precedente, è diminuito del 6,6% in termini tendenziali. Nel trimestre ottobre-dicembre la produzione industriale ha registrato una flessione del 2,2% rispetto al trimestre precedente. Gli indici corretti per gli …

Scuola/ Francesca Puglisi (Pd): precari, reclutamento, autonomia, ecco cosa faremo

Dopo il Pdl e Rivoluzione civile, è la responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, a parlare di programmi con ilsussidiario.net. Va così avanti il confronto a più voci, realizzato sulla base delle stesse domande, che questo giornale ha proposto alle principali formazioni politiche candidate alle elezioni del 24 e 25 febbraio. Dai precari all’autonomia, dalla spinosa questione della valutazione di docenti e scuole al reclutamento dei nuovi docenti fino ad autonomia e parità: ecco le proposte del partito che candida Pier Luigi Bersani alla presidenza del Consiglio. Francesca Puglisi, ci dica qual è l’idea portante del vostro programma di coalizione, quella che dovrebbe distinguervi dalle altre forze politiche. L’idea chiave è, prima di tutto, di metodo politico: la scuola ha subìto tagli, insulti e riforme calate dall’alto. Se vogliamo restituire centralità al sistema nazionale di istruzione, allora non possiamo che ripartire dalla condivisione. Qualsiasi legge, prima di divenire tale, dovrà essere una proposta discussa e condivisa dalla più larga parte del mondo della scuola. I partiti devono fare un passo indietro per poterne fare uno …