"Italia in recessione, debito al 128% ma per ora niente manovra correttiva", di Elena Polidori
Alla vigilia del voto la Ue certifica quello che tutti sanno e temono: la recessione continua e la disoccupazione galoppa. L’Istat annuncia un crollo delle vendite al dettaglio del 2,2%, come non accadeva dal 1995: vuol dire che le famiglie, schiacciate dalla crisi, tirano la cinghia. In compenso però l’Italia è riuscita a mettere in sicurezza i conti, tanto da scongiurare per adesso il ricorso ad una manovra correttiva. La recessione, ovviamente, è anche europea: il Pil di Eurolandia scenderà quest’anno dello 0,3%, per rimbalzare l’anno dopo. La Francia è al palo, con il deficit in corsa. I conti spagnoli sono in rosso profondo. Non è escluso che Bruxelles conceda ai paesi più tempo per rimettere il bilancio in sicurezza: si parla già, appunto, di Francia e Spagna. La Germania invece resta ancorata alla sua crescita, pur se modesta, dello 0,5%. E dunque: quest’anno il Pil nazionale scenderà di un altro 1%, più di quello che Bruxelles pensava in un primo momento, ma in linea con le previsioni della Banca d’Italia e del Fmi. Una …