Rimettere cultura al centro delle politiche pubbliche
Sembra che in Italia non si riescano più a tenere insieme i pezzi per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale: manca un progetto organico che ripensi le priorità e individui gli strumenti di programmazione – lo dichiara Manuela Ghizzoni, residente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati – Mentre a Pompei si dava, finalmente, l’avvio ai lavori nell’ambito del “Grande progetto Pompei”, alla Galleria degli Uffizi a Firenze – sottolinea Ghizzoni – crollava un pezzo d`intonaco affrescato. Il progetto avviato per il restauro di Pompei è frutto della sinergia tra enti locali e Unione Europea, ma, purtroppo – osserva la presidente Ghizzoni – questa non è la norma. In Italia c’è ancora il rischio di perdere 2 miliardi di euro dei Fondi regionali, che, attraverso progetti qualificati, potrebbero essere messi a frutto per la manutenzione e la valorizzazione dei siti archeologici e artistici, oggi a rischio. È indispensabile – spiega la Presidente della Commissione Cultura – attivare collaborazioni proficue tra gli enti regionali e le soprintendenze, che dovrebbero essere dotate di autonomia per lavorare efficacemente, nel rispetto di regole certe di trasparenza. Sarà compito urgente del prossimo Governo – conclude Ghizzoni – rimettere i beni culturali al centro delle politiche pubbliche, per poter cominciare ad intendere la cultura come un elemento di rilancio per il Paese e non come una zavorra economica di cui liberarsi.”
Pubblicato il 6 Febbraio 2013