Giorno: 1 Febbraio 2013

Eve Ensler: “So cos’è la violenza sulle donne e dico basta ballando in piazza”, di Anna Bandettini

Sono sorprendenti già i numeri: 189 paesi nel mondo, oltre 70 città in Italia, 13mila organizzazioni femminili coinvolte, e milioni di donne e uomini che hanno aderito, dal Bangladesh a Roma, dal Dalai Lama alla pacifista Vandana Shiva, da Yoko Ono a Robert Redford, da Charlize Therona Anna Hathaway, Jessica Alba a Michelle Hunziker. Si stima che il 14 febbraio saranno un miliardo: donne e uomini insieme a ballare nelle piazze e nelle strade del mondo per One billion rising, il flash mob planetario contro la violenza sulle donne, la prima iniziativa mondiale per affermare il diritto alla vita e alla dignità delle donne, anche in paesi come l’Italia dove, nel 2012, ne sono state uccise 127 per mano maschile. «Un miliardo è il numero di donne violate nel mondo: è un’atrocità. Ma un miliardo di donne che danzano per strada nel mondo è una rivoluzione», dice Eve Ensler, 59 anni, indomita autrice dei celeberrimi Monologhi della vagina, manifesto della sessualità femminile e atto di denuncia delle violenze, tradotto in 48 paesi, e da vent’anni, …

La Babele italiana, di Vladimiro Polchi

«Limba român?». Un milione di persone oggi in Italia può rispondere «sì» a questa domanda: «Parli romeno?». «No, jo, unë jam shqiptare», risponderebbe invece il mezzo milione di albanesi. Senza l’italiano come lingua comune, difficilmente si capirebbero i cinque milioni di migranti del Bel Paese. L’Italia dei cento idiomi è come una coperta d’Arlecchino, con tante pezze colorate quante sono le lingue parlate: arabo, inglese, cinese. La star? Il romeno, senza dubbio, forte appunto del suo milione di “parlanti”. In questi giorni dall’Inghilterra arriva la notizia che la seconda lingua più parlata sull’isola (dopo l’inglese ovviamente) è il polacco, grazie alla folta comunità di immigrati. L’italiano è al dodicesimo posto, dopo il tamil e il turco, prima del somalo. E in Italia? Nel nostro Paese le lingue straniere entrano attraverso tre porte: quelle aperte da minoranze linguistiche, comunità di immigrati e corsi di lingua per italiani. Il primo canale è appunto quello delle 12 minoranze riconosciute e tutelate dalla legge 482/1999: albanese (parlato da circa 50 comunità nell’Italia meridionale), catalano, greco, sloveno, croato, francese, franco- …

Mafia, ora lo Stato dichiari guerra, di Walter Veltroni

Caro direttore, occorre che lo Stato italiano entri in guerra. Che notifichi, all’avvio del prossimo Parlamento, una vera e propria dichiarazione di guerra alla mafia, alle mafie. Lo so, non ci sono ambasciatori e cancellerie a cui consegnare un documento formale. Ma la mafia, le mafie, sanno benissimo lanciare segnali e anche comprenderli. Se la politica, le istituzioni, i cittadini sono uniti (al di là di qualsiasi divisione) i poteri criminali capiranno che la Repubblica fa sul serio. Le mafie stanno divorando anima e corpo di questo Paese. La immensa disponibilità di denaro che deriva dalle attività illecite – in primo luogo droga, usura, racket – sta consentendo loro una penetrazione nell’economia reale che non ha precedenti, né per dimensione, né per estensione nazionale. Non c’è un pezzo di Paese che si possa considerare al riparo da questa invasione. E chi, per meschino calcolo elettorale, si ostini a negarlo, per il territorio che amministra, o è stupido o è complice. Le mafie si sono insediate a Roma, a Milano, in Emilia, in Liguria. Stanno approfittando …

Il Pd deve vincere come la Dc nel’48, di Alfredo Reichlin

La campagna elettorale mostra tutta la difficoltà non solo di discutere ma perfino di mettere a fuoco la questione su cui il Paese si sta giocando tutto: la «cosa» da cui dipendono tutte le altre, Imu compresa. Parlo della ridefinizione del «rapporto nazionale-internazionale», ovvero del rapporto Italia-mondo. Qui sta il grande cambiamento, che è in atto, e che è di natura storica. Ricordiamoci che l’Italia era cresciuta e si era affermata come media potenza mondiale grazie al ruolo di cerniera che aveva svolto nella strategia della guerra fredda, e quindi, sostanzialmente, in base a un rapporto speciale con gli Stati Uniti. Questo è cambiato. Il futuro della Penisola dipende adesso dal nostro rapporto con la costruzione della Comunità europea. Una costruzione travagliata e percorsa da difficili problemi, compreso quello di non subire passivamente l’egemonia monetaria tedesca, ma che rappresenta la potenza necessaria minima per fronteggiare il potere della finanza mondiale e perché gli europei con la loro civiltà possano tornare ai vertici dello sviluppo mondiale. È evidente quindi che la scelta che sta di fronte …

Roma – Presentazione programma PD scuola

Martedì 5 febbraio alle ore 12, nella sala conferenze del Partito Democratico (via Sant’Andrea delle Fratte, 16), saranno presentate alla stampa le priorità del Pd per la scuola. All’incontro “L’Italia giusta. Il futuro si prepara a scuola”, saranno presenti Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd, e le candidate e i candidati nelle liste del Pd impegnate sui temi della scuola Manuela Ghizzoni, Maria Coscia, Caterina Pes, Vincenzo Vita, Walter Tocci, Anna Ascani, Simona Malpezzi, Maria Grazia Rocchi.

Carpi, sabato con Bonaccini, domenica pranzo con i candidati Pd

Proseguono nel carpigiano gli appuntamenti elettorali in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Segnaliamo, tra le altre, due iniziative organizzate per questo fine settimana. Sabato 2 febbraio, alle ore 19.30, presso il circolo Arci Arcobaleno di Santa Croce di Carpi, si terrà un “aperitivo democratico” organizzato dai circoli Pd di Santa Croce, 1° maggio e Carpi Est. Interverranno il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini, il sindaco di Carpi Enrico Campedelli e il segretario comunale Pd Davide Dalle Ave. Seguirà un intrattenimento musicale. Domenica 3 febbraio, invece, presso il circolo Arci Giliberti di via Tassoni, si terrà un pranzo di autofinanziamento a cui prenderanno parte alcuni candidati Pd. A partire dalle 12.30 saranno, infatti, presenti la presidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei deputati e candidata Pd alla Camera Manuela Ghizzoni, il candidato Pd al Senato Stefano Vaccari e la candidata Pd alla Camera Giuditta Pini. da pdmodena.it

Non si parli di voto utile, ma disgiunto sì, eccome, di Fabrizia Bagozzi

Senza scomodare il voto utile, se le cose per il senato non vanno bene, perché non pensare almeno quello disgiunto? Scivolata dopo scivolata, il leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia sta perdendo per strada la spinta propulsiva che gli aveva garantito il colpo di scena iniziale: la sua candidatura da magistrato simbolo di un modo di agire la lotta antimafia gradito a una certa sinistra alla testa di una lista di resistenza civile (così definita da uno dei deus ex machina dell’operazione – insieme a Leoluca Orlando – Luigi de Magistris, non a caso raffreddatosi un po’). Una lista che doveva scardinare i tradizionali rituali e schemi partitisti, evitando il sequel della Sinistra Arcobaleno depurata da Sel e mettere al centro la società civile. Tant’è che fra i motori del processo svettavano i professori di Alba-Cambiare si può, ora defilatisi. Perché poi c’è stata la polemica sui segretari dei partiti (Idv, Prc, Verdi, Pdci) – i quali, usciti dalla porta, sono rientrati dalla finestra (e nelle liste) – che ha spaccato Cambiare si può e …