Mese: Gennaio 2013

"La casta dei pendolari", di Massimo Gramellini

Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà all’influenzata Barbara D’Urso che, tossendo e starnutendo in un video assai condiviso su Internet, si scaglia con la forza di cento raffreddori contro Trenitalia, colpevole di non averle ancora spedito la tessera di platino che le consentirebbe di attendere il treno al calduccio della sala vip invece che sul marciapiede della stazione, in balia di refoli gelidi come sorbetti. Una vergogna. Tanto più – e la conduttrice ci tiene giustamente a sottolinearlo – che l’aggressione batteriologica di cui Trenitalia è complice con la sua ignavia va a colpire un organismo già fiaccato da cinque ore al giorno di diretta pomeridiana. Una minaccia costante per il fisico, sottoposto al continuo logorio dei casi umani. Si consoli, la signora: sono i costi della celebrità. Solo le persone comuni hanno la possibilità di percorrere ogni giorno delle tratte come la Bergamo-Milano (e ritorno, forse) con mezzi di trasporto che nulla hanno da invidiare alle suggestive locomotive a vapore. Stipati in vagoni che attingono al più ecologico dei riscaldamenti, l’alito, questi autentici privilegiati …

Se non ora mai Cambiamento: è una delle parole più gettonate. Finché si mette mano alle liste. Solo il PD ha il 40% di donne eleggibili

Cambiamento. E’ una delle parole più gettonate nella campagna elettorale 2013. Nei fatti le cose vanno diversamente. Solo il PD ha in lista il 40% di donne eleggibili e sono donne: 16 capolista su 38. Sel ha toccato il 46 per cento riservando la metà dei vertici alle donne confermando la volontà della coalizione Pd-Sel di puntare sulle donne che «per noi sono il motore del cambiamento» per dirla con la senatrice Anna Finocchiaro, capolista in Puglia per palazzo Madama, mentre per il Pdl le donne sono «una scocciatura da evitare». Ingroia e Monti, fanalino di coda, si collocano al 10%. L’immagine di copertina è presa dal film “The Brave”, che vuol dire ribelle. Ma l’assonanza italiana resta, nella maggior parte dei casi, solo un’enunciazione di principio: sono brave, si. E in coda.. ***** “La presenza femminile nelle nostre liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione civile da valorizzare e segnalare”, aveva dichiarato Pier Luigi Bersani, aprendo la direzione del PD che ha approvato la composizione delle liste. Se il centrosinistra vincerà le …

"Tagli e Scatti: i conti della Ragioneria non tornano!", di Osvaldo Roman

Mercoledì 5 dicembre 2012 presso la VII Commissione della Camera si è tenuta, in seguito ad una specifica richiesta formulata dalla Presidente on. Manuela Ghizzoni, in sede di discussione della legge di stabilità per il 2013, un’ Audizione della Ragioneria Generale dello Stato sull’applicazione dell’art.64 della legge 133/2008 concernete la verifica dei risparmi conseguiti e la possibilità di restituzione alla scuola, per il pagamento dovuto per gli scatti del personale maturati negli anni 2010-2011-2012, delle quote del 30% ad essa destinate. Come è noto la legge in questione si proponeva di ridurre di 87 mila unità il numero complessivo dei docenti e di eliminare dall’organico ATA il 17% dei posti nel corso delle tre annualità 2009-2012. Il totale delle riduzioni di posti e di organici avrebbe dovuto ammontare a 132.000 unità, il totale della spesa strutturale di bilancio da ridurre avrebbe dovuto ammontare a 4.561 milioni di euro. Nei tre anni previsti nel Piano programmatico si sarebbe dovuta registrare una riduzione complessiva della spesa pari a 7,4 miliardi di euro. Il pagamento degli scatti maturati …

"Bersani: il Prof usa le parole della destra", di Maria Zegarelli

Clima infuocato tra il premier uscente Mario Monti e il candidato del centrosinistra Pier Luigi Bersani. Dalla Cgil, al debito pubblico, al dopo elezioni, la giornata è scandita dal botta e risposta a distanza tra i due leader, in un dialogo Davos-Roma che manda in soffitta i toni pacati, le aperture e il fair play e mette non pochi puntini sulle «i» per il futuro. Monti attacca il sindacato e il Pd che ne subirebbe influenze? Bersani, ospite di Agorà, replica: «È ridicolo parlare di eterodirezione della Cgil sul Pd. Mi stupisco che Monti usi certi luoghi comuni sufflati dalla destra. Un’organizzazione come la Cgil con oltre 4 milioni di iscritti non puoi in premessa metterla fuori, dirti contro, è un sindacato non un partito, è un elemento del paesaggio, è pericolosa una linea di questo genere, caccia fuori in premessa un pezzo di Italia». Scintille anche sul debito pubblico e i conti del Professore: «Speriamo non abbia messo polvere sotto al tappeto», dice Bersani di prima mattina. «Voglio rassicurare Bersani, non c’è polvere sotto …

Mio padre a Birkenau mi disse: «Vado via, ma tu devi resistere», di Antonio Ferrari

A otto anni Sami Modiano era uno dei bambini più vivaci e brillanti della scuola elementare italiana di Rodi. Forse era in assoluto il primo della classe, come sostenevano i genitori dei suoi compagni, con quell’ammirazione espressa e così insistita da poter sconfinare facilmente nell’invidia. Sì, perchè Sami, alunno eccellente, non aveva di sicuro l’aria e il comportamento del secchione. Nuotava, correva, giocava a calcio, scherzava, si divertiva, però a scuola gli bastava studiare il minimo per meritare il massimo. Quella mattina, quando fu chiamato alla cattedra, si sentiva persino più sicuro e disinvolto del solito. Era pronto a rispondere alle domande del maestro ma il suo sorriso si spense subito perché l’insegnante, invece di interrogarlo, lo guardò come mai lo aveva guardato e gli disse: «Samuel Modiano, sei espulso dalla scuola!». Un ceffone morale umiliante, un vero choc, le gote di Sami si tingono di porpora, la gola si chiude. Con un filo di voce: «Ma che colpa ho?», «Che cosa ho fatto? dove ho sbagliato?». Per far capire a quel bambino sbigottito e …

"Le mani d’oro di Guido il comunista riformista", di Oreste Pivetta

Il volantino comincia: «Mercoledì 24 gennaio, alle ore 6,40 un nucleo armato delle Brigate rosse ha giustiziato Guido Rossa, spia e delatore all’interno dello stabilimento Italsider di Cornigliano, dove, per svolgere meglio il suo miserabile compito, si era infiltrato tra gli operai camuffandosi da delegato…». In alto la solita intestazione, Brigate rosse, con la stella a cinque punte. Sui giornali, il giorno dopo, comparvero foto tremende: un’auto in una strada di Genova, via Fracchia e l’auto era una Fiat 850, sull’auto un uomo con la barba, la testa reclinata sul volante. Guido Rossa, operaio comunista, morì così, a quarantacinque anni, qualche colpo di pistola e via. Per lui stava cominciando una giornata come tante altre, in officina, in tuta, a sistemare macchine e attrezzi. «Aveva una grande capacità ed una grande professionalità – lo ricordava un compagno d’allora, Renato Gabbi – e in questo si vedevano le qualità dell’uomo, ma anche quelle di un operaio comunista, che, per prima cosa, pensava che occorresse saper far bene il proprio lavoro. Guido era un mago. Sapeva riparare …

"Per un Paese più giusto", di Rinaldo Gianola

La condizione di lavoro in Italia peggiora da trent’anni, il Paese è diventato più ingiusto. La mancanza di politiche per uno sviluppo equilibrato e per un’occupazione sana e di qualità è stata ed è la ragione principale delle profonde difficoltà economiche e delle insopportabili diseguaglianze che stiamo vivendo. I precari, i giovani e le donne che si affacciano sul mercato, sono le vittime di questa situazione che presenta processi di degenerazione, una minaccia alla nostra convivenza civile e democratica.Il senso di ingiustizia, di abbandono che provano i lavoratori, chi cerca un’occupazione, l’afasia crescente di chi non ce la più nemmeno a lottare, a volte anche la perdita di speranza, sono i segnali preoccupanti che la storia di questi anni di crisi ci ha raccontato e ci rappresenta quotidianamente. Di cosa parliamo quando parliamo di lavoro e di ingiustizie? Il tasso di disoccupazione reale è ormai prossimo al 12%, considerati i lavoratori in mobilità. Oltre il 30% dei giovani non trova lavoro, le donne non si iscrivono nemmeno più alle liste di disoccupazione tanto è impossibile …