"Quando la politica spettacolo", di Giovanni Valentini
Il boom degli ascolti registrato dall´ultima puntata di “Servizio Pubblico” con Silvio Berlusconi ospite d´onore stabilisce un record assoluto. Un record di ascolti, innanzitutto, per La 7 e più in generale per i talk-show. Ma anche un record per la telepolitica, per quella che si chiama in genere la politica-spettacolo. E di questo, sul piano tecnico e professionale, va dato atto a Michele Santoro. Ma a che cosa è servita, oltre che a fare “audience” e quindi a raccogliere pubblicità, quella trasmissione? Non è servita certamente a fare informazione né tantomeno informazione politica. È servita, appunto, a fare spettacolo: a vantaggio pressoché esclusivo dei due attori principali, interpreti e protagonisti di un “copione” non scritto, ma certamente non improvvisato e neppure tanto originale. Chi non ha mai lavorato nei giornali o nelle tv di Berlusconi, e ha cominciato a segnalare il pericolo della sua concentrazione televisiva quando altri invece erano ancora alle sue dipendenze, può dire con estrema franchezza che questa volta a guadagnarci di più è stato proprio il Cavaliere. Da uomo di spettacolo …