Mese: Gennaio 2013

"Con il Cavaliere il più alto aumento di tasse", di Marco Ruffolo

Ci risiamo. La crociata berlusconiana contro le tasse è ripartita, con tutto il suo corredo di rito: gli attacchi al governo Monti che le ha alzate e le puntuali promesse elettorali, dalla cancellazione dell´Imu prima casa alla riduzione di Irpef e Iva. Fino all´opzione zero-tasse per chi assume giovani. Insomma, si torna al passato, quando la destra minacciava scioperi fiscali, strizzava l´occhio agli evasori e annunciava operazioni “libera tutti”. Musica già sentita, partitura già letta. Ma questo déjà vu tributario finisce per mischiare le carte della memoria, per far comparire avvenimenti mai accaduti o per cancellare fatti realmente successi. Sembra quasi che prima di Monti abbia governato una maggioranza capace di ridurre o quanto meno tener ferma la pressione fiscale. In realtà, non è andata così. Anzi, a conti fatti, con le ultime manovre il governo Berlusconi-Tremonti ha finito per alzare la pressione fiscale esattamente il doppio di quello che ha fatto poi il suo successore. NIENTE RIDUZIONE Quando il Cavaliere arriva a Palazzo Chigi nel maggio 2008 il peso delle tasse sul Pil è …

"Così l’Imu è iniqua. Perché e come va cambiata", di Ruggero Paladini

La riduzione delle tasse (e dell’Imu in particolare) è il cavallo sul quale è salito Berlusconi per una (per fortuna improbabile) rimonta. Abbandonate le promesse di milioni di posti di lavoro, l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa è una proposta sicuramente popolare, già usata dal cavaliere nel 2006, nel suo duello perso con Prodi, e poi attuata nel 2008 (con l’Ici) quando tornò al governo. Poiché tutte le imposte si pagano con il reddito – siano imposte sui consumi, sugli immobili o sul reddito stesso – ci si potrebbe chiedere perché in particolare insistere con l’Imu, piuttosto che promettere, ad esempio, di non far scattare l’aumento dell’Iva dal 21 al 22 per cento, o di diminuire di un punto le prime due aliquote dell’Irpef (come ha fatto Monti). Quando fu introdotta l’Ici (giusto venti anni fa, ai tempi della maxi-manovra del governo Amato per salvare la lira, e l’Italia), ricordo che comparvero dei manifesti di un certo Comitato Anti Ici (Cai) il cui argomento fondamentale era: il proprietario che vive nel suo appartamento non riceve nessun …

"Cig in deroga, le regioni in pressing sul governo", di Massimo Franchi

Venticinquemila lavoratori rischiano di non ricevere l’assegno di cassa integrazione in deroga. Il giorno dopo la denuncia della Cgil, anche le Regioni rilanciano la denuncia sul blocco dei pagamenti da parte dell’Inps. E come al solito parte lo scarica barile sulle responsabilità fra governo ed ente di previdenza. Ad oggi però nessuno contesta il fatto che le domande non ancora presentate all’Inps dalle Regioni non verranno nemmeno prese in considerazione. E visto che il ritardo nei pagamenti da parte dell’Inps è di circa due mesi si può stimare che un sesto dei 150mila posti di lavoro tutelati con la cassa integrazione in deroga è a rischio. Il conto è presto fatto: circa 25mila lavoratori rischiano di perdere l’assegno. E non solo quello di dicembre, visto che ci sono Regioni che impiegano anche quattro mesi a compilare la domanda, tanto che la Regione Veneto stima addirittura in tremila domande e ben 18mila lavoratori (più 3 mila per la mobilità in deroga) i lavoratori coinvolti solo sul suo territorio. La vicenda va ricapitolata per capirla meglio. Tutto …

"Buffalo Bill, Toro Seduto e l'arbitro al Quirinale", di Eugenio Scalfari

C´era una grande attesa per l´incontro televisivo di Berlusconi con Santoro. Due nemici di vecchia data (ma con una riconciliazione di due anni di Santoro a Mediaset), due “showmen” di provato talento, due venditori di bubbole che rimontano in ogni occasione il vecchio film in cui Totò vende la Fontana di Trevi a Peppino De Filippo. Dove li trovate due personaggi come loro? Il guaio, il terribile guaio per l´Italia, è stato che uno di loro ha guidato la politica del nostro paese per vent´anni riducendolo come l´ha ridotto. Purtroppo è accaduto spesso nella storia italiana, a partire da Cola di Rienzo, passando poi per i vari Masanielli toccando il culmine con Mussolini che ci rivendette l´Impero che tornava dopo venti secoli sui colli fatali di Roma. Il Cavaliere è stato più modesto: ha impedito che i comunisti conquistassero il potere in Italia quando non c´erano già più nemmeno in Russia. E vive ancora rivendendoci questa patacca. Ora si discute quanto beneficio il Cavaliere abbia tratto dalla corrida contro Santoro e Travaglio. Due tori contro …

«Un bambino può crescere bene con una coppia gay», di Vincenzo Ricciarelli

Svolta nel diritto di famiglia e sul tema dei diritti civili. Per l’affidamento, secondo la Cassazione, una coppia omosessuale ha gli stessi requisiti delle altre e i figli, quindi, possono crescere in modo altrettanto equilibrato. La prima sezione civile della Suprema Corte ha per questo rigettato il ricorso presentato da un padre, di religione musulmana, contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Brescia aveva stabilito l’affidamento esclusivo del figlio minore alla madre, ex tossicodipendente, la quale aveva deciso di andare a convivere con una delle educatrici che aveva conosciuto in una comunità di recupero. La decisione dei giudici di Brescia era conseguenza di un episodio violento messo in atto dal papà, alla presenza del bambino, ai danni della convivente della mamma. L’uomo era ricorso in Cassazione lamentando la carenza motivazionale della decisione di merito sull’«idoneità sotto il profilo educativo» della famiglia in cui il minore era stato inserito, «composta da due donne legate da una relazione omosessuale». PRINCIPI DA VALUTARE I giudici, secondo il ricorrente, non avevano approfondito se tale tipo di famiglia …

"La rivoluzione dei democratici", di Alfredo Reichlin

E’ cominciata – e andrà avanti, e sarà al centro dello scontro elettorale – la discussione sulle cosiddette “agende” quella di Monti o quella di Bersani. È naturale. Cercherò anch’io di dire la mia. Ma intanto, nelle ultime settimane è avvenuto qualcosa che non ha precedenti, e che già, fin d’ora, rappre- senta un mutamento delle forze in gioco. Entrano nuovi attori e questo non potrà non avere profonde conseguenze. Quali è difficile valutare nell’immediato ma tutto ciò suscita in me grandi speranze e nuovi interrogativi. Il fatto è grosso. Le candidature al nuovo Parlamento presentate dal Pd non stanno più nei limiti di un vasto ricambio. A me sembrano, piuttosto l’avvento, dopo decenni, di una nuova classe dirigente. Non è una piccola cosa. E in più il fatto che nella vecchia, maschilista, cattolica Italia il 40% dei parlamentari del centrosinistra sarà composto da donne. Non è un ricambio. È una rivoluzione. Altro che l’«agenda Monti non si tocca», caro vecchio amico Umberto Ranieri. Sono le cose che la toccano. E poiché dopotutto l’economia non …

"Senza memoria", di Massimo Gramellini

Non mi stupisce che a un anno dall’affondamento la Concordia sia ancora lì, coricata su un fianco, immagine-simbolo di un Paese alla deriva. Mi stupisce che Schettino non sia ancora ministro dei Trasporti. Succederà. Non si è appena candidato Moggi? Gli italiani non hanno memoria. Tranne uno che ricorda sempre tutto. Per esempio che coi comunisti, da Occhetto a Santoro, si rimediano figuroni. I comunisti, suo elisir di lunga vita. Il veleno sono i democristiani. Come Prodi, che lo ha sempre battuto. O come Renzi, contro il quale non si sarebbe mai presentato, ma che la sinistra gli ha tolto di mezzo in un ennesimo slancio di generosità. L’uomo dalla memoria lunga sa che i suoi elettori ce l’hanno corta, cortissima. Se oggi stanno peggio di ieri, danno la colpa a chi li governa oggi. Non a chi, sgovernandoli fino a ieri, ha costruito l’oggi. Se ne infischiano del rapporto causa-effetto. Per loro la vita è un eterno presente di cattivi umori. Le emozioni sono la stella cometa. E risuonano nei chakra più bassi, quelli …