"Sprechi e truffe: nel Lazio la sanità è un buco nero", di Roberto Rossi
Il settore rischia di saltare per una crisi finanziaria. Dalla voragine di Storace ai rimborsi falsim storia di un crac annunciato. L’8 gennaio scorso, fuori dai cancelli dell’Idi, un volantino recitava: «….Dopo ben 4 mesi senza stipendio molti nostri colleghi si sono ritrovati senza risorse economiche. C’è chi ha avuto sfratti, blocco utenze e anche chi oramai non riesce più a portare a tavola qualcosa da mangiare. Pertanto abbiamo allestito una dispensa per i nostri colleghi dove sono presenti beni di prima necessità: pane, riso, pannolini, olio… e tutto ciò che potrebbe essere utile alle mamme ed ai loro bambini… Aiutiamo i nostri colleghi a vivere». Siamo a Roma e il San Carlo-Idi non è una fabbrica ma uno dei più importanti centri dermatologici in Italia, un’ospedale di proprietà della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Si trova in via Aurelia 275 e per anni è stato considerato una delle eccellenze italiane. Oggi, invece, rappresenta il simbolo di una crisi che investe l’intera sanità della regione Lazio, malata quasi terminale. …