"Scuola, riportiamo gli investimenti ai livelli OCSE", di Francesca Puglisi
Egregio Direttore, dalle colonne del Suo giornale il Sottosegretario Rossi Doria ci invita a parlare di scuola in questa campagna elettorale. L’impegno dei democratici e dei progressisti per il nuovo governo è scritto nella Carta di Intenti: occorre smettere di cambiare la scuola attraverso norme contraddittorie e tagli nelle leggi finanziarie. La scuola ha bisogno di stabilità, risorse e fiducia. Altri sono i settori della spesa statale da sacrificare. E’ la scuola che deve svolgere il «compito» espresso dall’art.3 della Costituzione. Quello di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che si frappongono fra i cittadini e la loro piena partecipazione alla vita economica e sociale. La scuola per noi è il luogo dove combattere le disuguaglianze, formare cittadini consapevoli, il vero motore della crescita economica e sociale del Paese. Il governo di centrodestra non ha affrontato i problemi cronici della scuola italiana, ma li ha aggravati, tagliando 8 miliardi e 132 mila posti di lavoro, e il governo Monti non ha interrotto la sottrazione di risorse, apostrofando gli insegnanti come «conservatori». Sono state …