Che fine ha fatto il federalismo scolastico, di Osvaldo Roman
Con il voto del 24-25 febbraio si rinnovano oltre alle Camere anche tre Consigli regionali. Questa circostanza avrebbe dovuto rappresentare l’occasione per una rinnovata considerazione delle modalità di realizzazione del Titolo V della Costituzione. Ciò a partire da quelle, in gran parte impantanate, che nella scorsa legislatura avevano tentato di definire il cosiddetto federalismo fiscale. Non sembra che finora il tema risulti in qualche modo presente nel dibattito elettorale che si è avviato anche perché esso latita o risulta troppo genericamente indicato nelle diverse piattaforme elettorali. Probabilmente ciò accade perché l’aggravarsi della crisi economica e finanziaria di carattere internazionale ha consentito di scaricare una buona parte delle misure di austerità proprio sul sistema delle autonomie locali a torto o a ragione considerato fonte e causa di sprechi assai rilevanti. Hanno finora sicuramente contribuito a tale oscuramento del tema in questione nella campagna elettorale anche i numerosi scandali che in questi ultimi tempi hanno investito certe amministrazioni regionali e locali. I tagli agli enti locali presenti nelle diverse manovre realizzate dal governo Monti (in particolare per …