"Tremonti senza pudore: è tornato il grande mistificatore", di Emilio Barucci
Non se ne sentiva proprio il bisogno, dopo il pifferaio magico Berlusocni, ricompare anche Tremonti il mistificatore della realtà. Con una violenta intervista a Panorama Tremonti maneggia i fatti a piacimento per dimostrare che le cose andavano meglio quando era lui a governare e si lancia in una dura invettiva contro Monti paragonandolo a un podestà dell’Italia per conto della Germania (gauleiter), un po’ come Mussolini lo era per Hitler. Vale la pena di sottolineare le brutalità del paragone: Monti sarebbe espressione di un potere autoritario incarnato dalla Germania. È facile immaginare quale sarebbe la sua politica europea: una guerra di liberazione dalla dominazione tedesca. Nell’intervista Tremonti ci propone una personale ricostruzione della vita economica del paese negli ultimi anni. Una ricostruzione che suona più o meno cosi: fino a quando siamo stati noi al governo le cose andavano bene, la crescita non era male, il debito pubblico era sotto controllo, la coesione sociale era salvaguardata, poi nell’autunno 2011 la crisi si è abbattuta sull’Italia. Una crisi politica che ha trovato terreno fertile nella crisi …