Cultura è infrastruttura immateriale per rilanciare l’economia italiana
“Solo una coalizione in grado di riconoscere il valore del patrimonio culturale italiano come motore di crescita per il Paese e come traino economico può candidarsi a governare l’Italia in un contesto internazionale. – lo dichiara la deputata del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati e candidata in Emilia Romagna, rispondendo agli appelli di questi giorni provenienti da grandi e piccole associazioni come Legambiente, l’Aib (Associazioneitaliana biblioteche), l’Anai (Associazione nazionale archivistica italiana), l’Associazione Bianchi Bandinelli, il Mab (Musei Archivi biblioteche), Italia Nostra, Federculture e il Comitato Bellezza. – Il patrimonio culturale è l’elemento distintivo del nostro Paese e il futuro dell’Italia è legato alla cultura e le professioni che vi operano; riconoscerne l’importanza – spiega Ghizzoni – è il primo passo per tutelare, valorizzare e dare prospettive future a un settore fondante della nostra identità nazionale. Da presidente della Commissione Cultura il mio impegno è stato rivolto alla promozione della cultura, alla sua tutela, all’ampliamento della fruizione e al riconoscimento delle competenze dei professionisti che vi operano. Era solo un preludio: ci sono ancora enormi passi da compiere per favorire un reale rilancio del settore a livello nazionale e internazionale. Chi è chiamato alla guida del Paese deve invertire la tendenza dei governi precedenti per cominciare ad investire in termini economici e di risorse professionali. La cultura non è cascame da tagliare – conclude la Presidente Ghizzoni – ma l’infrastruttura immateriale per rilanciare il Paese: è il momento di riportarla al centro dell’agenda politica.”
Pubblicato il 15 Gennaio 2013
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