Bologna – Incontro con Per Luigi Bersani
Teatro Europauditorium Piazza della Costituzione
Teatro Europauditorium Piazza della Costituzione
Luigi Pastore, è nato a Barletta, ha 57 anni, è perito agrario, lavora da operaio alla Ferriera di Trieste da 14 anni, e fino a 4 mesi fa. Perché 4 mesi fa ha scoperto di avere un linfoma di MalT, e quando lo incontro sta per finire un ciclo di chemio “pesantissima”, poi dovrà ripeterla ogni due mesi. “Ho pensato: viene il cancro proprio a me, che sono quello che rompe… Poi ho ripensato che attorno a me i miei amici andavano in pensione e dopo pochi mesi morivano. E guarda che si andava in pensione giovani, per l’esposizione all’amianto. In questi giorni di festa mi hanno telefonato due che lavorano con me: uno ha un tumore al cervello, uno allo stomaco”. Sono venuto a Trieste spinto da una serie di motivi. È uscita, commissionata dalla Procura, una certificazione sulla diffusione dei tumori polmonari negli anni dal 1974 al 1994 fra i lavoratori della Ferriera: superiore del 50 per cento alla media fuori dalla fabbrica. 300 su 2.142. Una proporzione allarmante. Però è allarmante anche …
“Giovedì ‘prossimo, prima della presentazione delle liste, apriremo la campagna elettorale. Lo faremo a Roma nell’incontro con i giovani che votano per la prima volta alle elezioni politiche. Faremo in modo che nelle prossime settimane la campagna elettorale non sia fatta di politicismi o di cabaret, come si è visto largamente fin qui. Insieme a ragazzi e ragazze diremo chiaramente e concretamente in quale Italia vogliamo vivere nel futuro. Prima di ogni altra cosa vogliamo o no un’Italia dove ci sia moralità pubblica, sobrietà e rigore della politica, cultura dei diritti? Cominceremo da questa domanda, ci prenderemo i nostri impegni precisi e chiederemo agli altri se e come intendano prendersi i loro impegni. Noi, nel primo giorno di governo, ad esempio, daremo cittadinanza ai figli degli immigrati, proporremo una legge sui partiti, sulla trasparenza degli atti pubblici, sulle incompatibilità; proporremo norme contro la corruzione come il falso in bilancio e l’autoriciclaggio. Prenderemo dunque le mosse dalla riscossa civica e morale. E ad ogni passo della campagna elettorale avanzeremo via via le nostre proposte sui problemi …
L’ultimo sondaggio di Tecnè per Sky Tg 24, effettuato all’indomani dell’intervista di Michele Santoro a Silvio Berlusconi, registra un incremento del Pdl e un contestuale calo dei consensi al Pd e alla lista Monti. Un effetto B, quindi, effettivamente c’è stato. Nel complesso la coalizione di centrosinistra è diminuita dello 0,8%, lo schieramento che fa riferimento a Monti dell’1,3% mentre Pdl e alleati sono cresciuti dell’1,6%. Nel complesso si accorciano le distanze tra il centrosinistra e il centrodestra ma i rapporti di forza rimangono sostanzialmente invariati, con quasi 12 punti percentuali che distanziano la coalizione di Bersani da quella di Berlusconi. Per il 42,5% degli intervistati sarà, comunque, la coalizione di centrosinistra a vincere le elezioni, mentre solo il 18,3% assegnerebbe, oggi, la «maglia rosa» a Berlusconi e il 17,4% a Monti. Insomma il tempo resta buono dalle parti del centrosinistra. Anche se tutto può ancora accadere e ciò che è interessante notare, nel sondaggio di Tecnè per Sky, è proprio come alcuni fatti influenzino, più di altri, gli orientamenti politici degli elettori. Come tutti …
«Noi dobbiamo dire agli italiani di non sciupare il voto. In Regioni come la Lombardia, il Veneto, la Campania e la Sicilia, dare un voto di protesta equivale a dare più forza alla destra». Dario Franceschini, capogruppo uscente del Pd alla Camera, guarda al concreto: puntare tutto sulle Regioni in bilico, dove lo stesso candidato premier Pier Luigi Bersani ha annunciato che intende mobilitare oltre centomila volontari, per raggiungere quella maggioranza che metterebbe il centrosinistra al riparo. «Poi, una volta superato il 51% dei seggi, resta ferma la nostra volontà di aprire il confronto con i moderati». Franceschini, Monti sembra aver moderato i toni contro il Pd. La legge come un’apertura in vista del dopo voto? «Non penso che dobbiamo fare una campagna elettorale guardando a cosa dicono Monti o gli altri. Noi abbiamo la responsabilità di indicare al Paese un programma, una strada e delle persone, poi saranno gli elettori a dire se avremo o no una maggioranza. E saranno sempre gli elettori a indicarci se ci saranno le condizioni per allargare la maggioranza …
C’è un bar, non lontano dalla borsa di New York, verso la punta sud di Manhattan, che i veterani della finanza americana chiamano «il cimitero di Wall Street». È il locale dove, per tradizione, chi viene licenziato dalle banche d’affari va a bere con ex-colleghi e rivali. Un martini o tre per dimenticare i fallimenti dei mesi precedenti e trovare il coraggio di sperare in un futuro migliore. È un posto come tanti, con pannelli di legno sui muri, poltrone un po’ fané e birre abbastanza decenti. Un pub qualunque amato proprio perché ordinario, banale e poco appariscente. Anzi, nel patto di omertà che accomuna i lavoratori di Wall Street, nessuno può rivelarne il nome (e non sarò certo io ad interrompere la tradizione). Sono stato lì di recente a «celebrare» il licenziamento di un amico e c’era qualcosa di strano tra gli avventori seduti al bancone aggrappati alle loro pinte: erano tutti più vecchi del solito. Non me ne resi conto allora, ma quei quarantenni e cinquantenni senza lavoro erano parte di un cambiamento …