"Agenda Monti e progressismo ipocrita", di Marco Meloni
L’ultima settimana ha portato, con la fine dell’esperienza del governo Monti, più chiarezza sull’offerta politica per l’Italia del 2013. Il Partito Democratico, nelle settimane della telenovela sul coinvolgimento diretto di Monti e della riapparizione grottesca di Berlusconi, è andato avanti speditamente sulla strada segnata dall’impegno degli elettori per le primarie. Questo è il nostro percorso. A partire dalla nostra identità, possiamo ora confrontarci sul nuovo scenario – a partire dall’Agenda Monti e dalla candidatura del professore alla premiership – da una posizione di forza. La priorità di Monti, con il suo coinvolgimento in politica, sembra essere principalmente la messa in sicurezza dell’azione di governo dell’ultimo anno, con alcune conseguenze sia sul breve che sul medio periodo. Nel breve periodo guardiamo alla scadenza elettorale, alle alleanze e al metodo di governo, ma soprattutto è da salutare con interesse il tentativo di far diventare maggioritari nell’elettorato italiano numerosi orientamenti resi – per usare un eufemismo – sfocati dal berlusconismo: la bussola europeista, i valori costituzionali, la legalità, la dignità e la partecipazione delle donne, l’impegno contro la …