Giorno: 7 Gennaio 2013

"La fabbrica del bene tra carità e diritti", di Adriano Sofri

La crisi moltiplica i circoli viziosi, fino a quando non si trovi il modo di spezzarli. In uno, l’impoverimento rende sempre più preziose le attività solidali (“di mutuo soccorso”, ha scritto Gad Lerner) cui però mancano sempre più le risorse materiali e umane. Nessuno saprebbe tenere un vero conto di come una società di tagli e gratta e vinci vada avanti attraverso la solidarietà, famigliare prima di tutto, e poi di vicini, volontari, associazioni. Quanto ai conti internazionali più autorevoli sulla filantropia, paiono anch’essi azzardati, misurando denaro e comportamenti, entità di donazioni, tempo dedicato alla buona volontà, cura dello straniero. Un’accreditata classifica sulla beneficenza è redatta dalla britannica Charities Aid Foundation. Alla vigilia di Natale veniva citata con enfasi la caduta dell’Italia dal 29° posto del 2010 al 104° del 2011. Una degradazione troppo forte, anche considerando l’incidenza della solidarietà col terremoto in Abruzzo. Ora il consuntivo del 2012 ha riportato l’Italia al 57° posto. A parte lo sconcerto per gli alti e bassi, teniamo un posto assai mediocre fra i paesi “avanzati”. Si annuncia …

"Lavoro non silenziamo la questione sociale", di Bruno Ugolini

Ha suscitato un interesse particolare lo spazio dedicato da Giorgio Napolitano alla “questione sociale” nel suo messaggio di fine d’anno. E sarebbe bene che quella «questione» e la ricerca di soluzioni idonee fosse al centro della già intrapresa competizione elettorale. Per non correre il rischio di «silenziare» non tanto le voci di esponenti del Pd come Fassina o della Cgil, quanto quelle dell’esercito dei precari, dei disoccupati, dei prepensionati senza pensione e senza busta paga, dei tanti pensionati con pensioni da fame. Certo la triplice lista di centro sostiene, con Monti, di avere le soluzioni giuste e moderne, veramente riformiste, contrapposte a quelle conservatrici addebitate ai Fassina e alla Cgil. Sono le proposte, par di capire, inserite nelle recente riforma sul lavoro, nonché nell’altrettanto recente riforma delle pensioni. Ma allora sarebbe il caso di discutere sui risultati già ottenuti, a prova della validità di tali interventi, considerati frutto di vero e forte riformismo. Purtroppo il bilancio dello spread sociale (a differenza dell’altro spread) è assai deludente. Siamo di fronte a un miliardo di ore di …

"Carroccio, meglio solo o male accompagnato?", di Ilvo Diamanti

L’Accordo fra la Lega e il Pdl, molto probabilmente, si farà. Nonostante i dubbi della Lega. Ma Berlusconi non può farne a meno. Per non finire ai margini. Sconfitto dal Pd – vincitore annunciato. Vincitore annunciato, il Pd, con fin troppo anticipo, per non comportare qualche rischio. Ma anche, soprattutto, da Monti e dalle sue liste. Per coltivare la speranza di contare, nel futuro Parlamento, grazie a un buon risultato al Senato. Nel Nord e soprattutto in Lombardia, dove si vota anche per rinnovare il governatore e il Consiglio regionale. Un accordo, quindi, obbligato. Ma non è detto che convenga davvero a tutti. O meglio, conviene sicuramente a Berlusconi. Il quale rischia, altrimenti, non solo di perdere le elezioni, ma, soprattutto, la dissoluzione del Pdl. Il suo partito personale. Che da solo, non ha chance di competere. Ma se il Pdl e lo stesso Berlusconi non esercitassero, almeno, un potere di interferenza e di veto, in ambito parlamentare perderebbero anche il loro potere sul territorio. In altri termini: si perderebbero. Molto diversa è, invece, la …