“Il gesto limpido del Premier”, di Mario Calabresi
Mario Monti si è preso un giorno per riflettere, poi ha fatto un gesto, l’unico, che fosse in linea con la sua persona, la sua vita e il suo modo di governare: assicurare la legge di stabilità e poi dimettersi. Non solo non poteva accettare di farsi mettere sotto accusa da chi gli aveva consegnato un Paese allo sfascio, non solo non ha intenzione di elemosinare per settimane la fiducia su ogni provvedimento, ma nemmeno di condividere un metro di strada con chi adesso ha deciso che tutte le colpe stanno nella moneta unica. «Io non vado in Europa a coprire quelli che fanno proclami anti-europei, io non voglio averci niente a che fare», ha detto con estrema chiarezza Monti al presidente della Repubblica mentre, ieri sera, gli annunciava il suo passo indietro. Un gesto chiaro e limpido che costringe ognuno ad assumersi le proprie responsabilità e lascia Berlusconi solo con le sue convulsioni e i suoi voltafaccia. Non è in discussione il diritto del Cavaliere di ricandidarsi (anche se per un anno aveva assicurato …