“Lo spirito del tempo”, di Barbara Spinelli
L´Europa, cui ci siamo abituati a guardare come al Principe che ha il comando sulle nostre esistenze, sta manifestando preoccupazione, da giorni, per il ritorno di Berlusconi sulla scena italiana. È tutta stupita, come quando un´incattivita folata di vento ci sgomenta. I giornali europei titolano sul ritorno della mummia, sullo spirito maligno che di nuovo irrompe. Sono desolate anche le autorità comunitarie: «Berlusconi è il contrario della stabilità», deplora Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo. Tanto stupore stupisce. Primo perché non è così vero che l´Unione comandi, e il suo Principe non si sa bene chi sia. Secondo perché i lamenti hanno qualcosa di ipocrita: se il fenomeno Berlusconi ha potuto nascere, e durare, è perché l´Europa della moneta unica lo ha covato, protetto. Una moneta priva di statualità comune, di politica, di fiato democratico, finisce col dare questi risultati. La sola cosa che non vien detta è quella che vorremmo udire, assieme ai compianti: la responsabilità che i vertici dell´Unione (Commissione, Consiglio dei ministri, Parlamento europeo) hanno per quello che succede in Italia, e …