Mese: Dicembre 2012

“Femminicidio, strage che si può fermare”, di Barbara Spinelli*

“Il femmicidio e il femminicidio sono due neologismi coniati per evidenziare la predominanza statistica della natura di genere della maggior parte degli omicidi e violenze sulle donne. Femmicidio è l’uccisione della donna in quanto donna! (Diana Russell), e nella ricerca criminologica include anche quelle situazioni in cui la morte della donna rappresenta l’esito/la conseguenza di pratiche sociali misogine. In alcuni Paesi, in particolare dell’America Latina, si è scelto anche di introdurre nei codici penali le fattispecie o le aggravanti di femmicidio o di femminicidio. La violenza maschile sulle donne costituisce una violazione dei diritti umani, della quale il femminicidio costituisce la manifestazione più estrema. La codificazione del femminicidio quale violazione dei diritti umani, è avvenuta nell’ambito del sistema di diritto internazionale umanitario internazionale e regionale. In Italia, anche rispetto ad altri Paesi europei, persiste una significativa difficoltà per le Istituzioni e per i giuristi a concepire la necessità di un approccio giuridico e politico alla violenza maschile sulle donne che la affronti quale violazione dei diritti umani. Di conseguenza, le politiche e le riforme legislative …

“Le metamorfosi del bipolarismo”, di Massimo Giannini

«Qualcosa mi dice di non candidarmi», aveva confessato Mario Monti nel colloquio con Eugenio Scalfari su Repubblica di ieri. Quella «voce di dentro», che in lui covava da tempo insieme a quelle che invece, da fuori, lo spingevano a candidarsi, alla fine ha avuto un peso. L’ultima conferenza stampa del Professore cerimonia di commiato di un tecnico al capolinea, non si è trasformata nell’epifania di un leader pronto a «salire in politica» con la sua faccia e con la sua lista. Monti, per ora, non si candida. O meglio: si candida, ma a modo suo. Da «candidato riluttante». Si propone cioè nell’unico modo in cui può farlo un senatore a vita obbligato a un profilo di terzietà, e in cui sa farlo un civil servant disposto ad essere «chiamato » dall’establishment, piuttosto che votato dal popolo. Mette se stesso, e la sua Agenda, a disposizione del Paese e di chi, tra i partiti, vorrà assumere questo intero «pacchetto» come architrave costituente della prossima legislatura. Se questo accadrà, e se glielo chiederanno espressamente, lui sarà pronto …

“Il Cavaliere solitario per istinto e strategia”, di Ilvo Diamanti

Solo contro tutti. È la parte che, oggi, recita Berlusconi. Un po’ per istinto e per sentimento. Un po’ per calcolo e per strategia. Per istinto e sentimento. Perché non si fida di nessuno. Neppure dei “suoi”. Anzi, soprattutto di loro. I leader alleati (fino a pochi anni fa). Fini e Casini, postfascisti e neodemocristiani. Miracolati. Sdoganati e recuperati da lui, nei primi anni Novanta. Quand’erano gli esemplari sopravvissuti di una specie in via di estinzione. Destinati a scomparire. Oppure a finire fuori gioco. Emarginati ed esclusi. Berlusconi ha offerto loro un ruolo di primo piano. E loro, in cambio, hanno tramato per la sua successione. Fino ad abbandonarlo. Lasciandolo solo. Come ha fatto gran parte dei parlamentari del Pdl e del centrodestra. Lo scorso ottobre, dopo la condanna del Tribunale di Milano a suo carico per frode fiscale, nel processo Mediaset. Berlusconi. Si è sentito vulnerabile. Ed è tornato. È sceso di nuovo in campo. Meglio, in campagna elettorale. Anzitutto e soprattutto in televisione. Abituato com’è a considerare la tivù la grande madre dell’Italia …

“La responsabilità del cambiamento”, di Claudio Sardo

Giorgio Napolitano ha sciolto le Camere. La parola torna al popolo sovrano. Di fronte agli italiani c’è una decisione di portata storica: se non fosse per il carico ideologico, che allora c’era e oggi non c’è, si potrebbe persino azzardare un paragone con le elezioni del ’48. La crisi economica e sociale nella quale siamo immersi è la più lunga e intensa dal dopoguerra. E l’indirizzo che prenderà il nostro Paese peserà, in misura non marginale, sul destino dell’Europa. Comincia una nuova stagione. Serviranno idee, categorie, uomini nuovi. E speriamo che a sostenere l’impresa sia un telaio più robusto di civismo, solidarietà, moralità. La legislatura, che ieri si è conclusa, era cominciata nel segno di un Berlusconi trionfante. Non aveva solo vinto le elezioni. Aveva vinto nettamente, cacciando dalla porta persino gli «infedeli» centristi. Era riuscito a saldare un’alleanza politica conservatrice senza confini a destra, come mai la Dc aveva fatto: per tenere alta la barriera nei confronti dei monarchici, dei qualunquisti e dei nostalgici, De Gasperi arrivò persino allo scontro politico e personale con …

“La patrimoniale sui più ricchi esiste già pagano il doppio o il triplo rispetto al 2011”, di Valentina Conte

Più del doppio quest’anno. Almeno il triplo il prossimo. Le tasse sui “ricchi” hanno preso il volo. Rispetto al 2011, e grazie alle manovre estive di Berlusconi-Tremonti e al Salva-Italia di Monti, i redditi alti e altissimi pagano al Fisco come minimo due volte tanto nel 2012 e tre nel 2013. Chi ha seconde case, in Italia e all’estero, barche, auto potenti, aerei, investe in titoli o azioni, è un “pensionato d’oro” o ha scudato capitali può trovarsi a versare anche 30 mila euro di balzelli in più. Basta abitare in villa, avere una magione a Cortina, un appartamentino a Forte dei Marmi e un altro fuori confine, la Lamborghini in garage, un patrimonio di 3 milioni e mezzo e averne scudato uno, per mettersi l’anima in pace. LA PATRIMONIALE C’È Almeno sulla carta, dunque, la “patrimoniale” esiste. Le norme ci sono, sventagliate nelle manovre degli ultimi 15-16 mesi. Ma è chiaro che per essere efficaci devono colpire redditi e beni al sole, che esistono per il fisco e dunque anche per le casse dello …

Franceschini: «Adesso inizia una nuova fase» di Maria Zegarelli

E così con le consultazioni del Capo dello Stato ieri è stato celebrato anche l’ultimo atto formale di una delle più tormentate e sorprendenti legislature degli ultimi anni. «Napolitano scioglie Camere. Finalmente il sipario. Utili gli ultimi mesi. Ma la XVI legislatura in generale ha fatto gran danni», twitta immediatamente Enrico Letta. Anna Finocchiaro e Dario Franceschini quando lasciano il Colle, invece, le prime parole le dedicano al presidente Napolitano, «per il modo straordinario in cui ha esercitato il suo mandato in un momento difficile». E a Mario Monti, che ringraziano «per aver messo la sua credibilità e competenza al servizio al Paese», ma, aggiunge il capogruppo alla Camera, «adesso si chiude la fase del governo tecnico, la parola torna nella sovranità del popolo». Se si chiuda anche l’esperienza a Palazzo Chigi di Monti, invece, ancora non è certo, bisognerà aspettare ancora qualche ora per capirne di più, anche se le indiscrezioni lasciano capire che l’attuale premier non sia propenso a lasciarsi coinvolgere in un’avventura squisitamente politica. «Noi – spiega Franceschini – agli italiani ci …

I protagonisti del 2012 – I liceali del terremoto diplomati sul campo “Noi teniamo botta”, di Federico Taddia

Lacrime solcano ancora il viso di Bianca, mentre ricorda la prima telefonata alla compagna di banco: la scuola era distrutta, le lezioni non potevano continuare. Il suo tempo diventato improvvisamente libero ora poteva essere prezioso per quei bambini rimasti senza casa che cercavano facce amiche con le quali giocare e alle quali strappare un sorriso. Piange anche Fatma, tornando con la memoria a quelle ore, a quei giorni di strazio e dolore in cui il suo stipendio da cameriera nei fine settimana era diventato l’unica entrata certa in famiglia e il suo buon umore, cercato, difeso, quasi ostentato, l’appiglio a cui far aggrappare i fragili nervi dei genitori, della sorella e dei nipotini. Per Marco invece la commozione diventa inquietudine, tormento e trepidazione, mentre tutto d’un fiato descrive la sua corsa a trovare la nonna cardiopatica mentre la terra tremava, i giorni passati in auto dopo il primo sisma e l’irriverenza della seconda scossa che lo ha accolto proprio un attimo dopo aver vinto la paura e rimesso il piede dentro casa. «Mi sembrava di …