Mese: Dicembre 2012

“Salvataggio Alitalia, tutto da rifare vendita scontata a Air France o ritorno nelle mani dello Stato”, di Ettore Livini

I conti, malgrado il lavoro della cordata dei patrioti, non quadrano ancora: la compagnia perde 630mila euro al giorno, i 735 milioni di rosso accumulati nei quattro anni di gestione privata hanno bruciato quasi tutto il capitale, la liquidità in cassa si è assottigliata a 300 milioni. E i soci – divisi tra di loro e a corto di quattrini – si preparano a giocare il jolly della finanza creativa (lo spinoff con maxi-rivalutazione delle Mille Miglia) per evitare di dover metter mano al portafoglio e ricapitalizzare l’azienda. Il redde rationem comunque è vicino. Il prossimo 12 gennaio scatterà la campanella del “liberi tutti”. Gli azionisti, scaduto il vincolo del lock-up, potranno vendere le loro partecipazioni. E nell’arco di pochissimi mesi si deciderà per l’ennesima volta il futuro dell’aerolinea tricolore, sospesa tra la tentazione di una rinazionalizzazione strisciante (la politica, in allarme, ha già iniziato a muovere le sue pedine) e una cessione a prezzi d’affezione a quella stessa Air France che nel 2008 aveva messo sul piatto 2,4 miliardi per farsi carico della società. …

“Chi tradisce l’Università”, di Pietro Greco

Duole constatarlo. Ma anche i tecnici, in Italia, pensano che l’università e la ricerca non siano la priorità del Paese. Non uno tra i principali problemi da risolvere, ma la priorità assoluta.Il primo punto dell’agenda politica ed economica. Che anche i tecnici, in Italia e quasi solo in Italia, non lo pensino è la cronaca di queste ore a dimostrarcelo in maniera plastica. Il decreto di legge Stabilità la vecchia legge finanziaria scritto dal governo dei tecnici che è stato approvato ieri, con voto di fiducia, al Senato, prevede solo 100 milioni di incremento per il Fondo di finanziamento ordinario delle università, contro i 400 milioni necessari per il loro normale funzionamento. Il che significa come ha detto il presidente della Conferenza dei rettori, Marco Mancini che molti atenei italiani non avranno nel 2013, i soldi necessari per pagare gli stipendi ai loro dipendenti e/o le bollette ai loro fornitori e/o le borse di studio agli studenti che hanno il torto di essere meritevoli senza essere ricchi. Tuttavia occorre dire che non pensano all’università come …

“Anno 2012, la rivincita della vecchia televisione”, di Ilvo Diamanti

IL 2012 è l’anno di Monti. Non solo dal punto di vista politico, ma anche dell’informazione. Del rapporto fra gli italiani e i media. L’intreccio fra Rai e Mediaset, quasi indissolubile al tempo del governo Berlusconi, si è allentato. RaiSet si è spezzata. Almeno, agli occhi degli italiani. È ciò che emerge dal sondaggio di Demos-Coop, per l’Osservatorio sull’informazione, pubblicato oggi. Lo dimostra, anzitutto, la fiducia nel Tg1, il notiziario “istituzionale”. Durante la direzione di Augusto Minzolini aveva subito un pesante declino. Dal 2007 (quand’era direttore Gianni Riotta) al 2011, infatti, era collassata: dal 69 per cento al 50. Nell’ultimo anno è risalita al 56 per cento. Peraltro, il suo pubblico si è, politicamente, riavvicinato al Centro. Dopo essere scivolato fortemente a destra, negli ultimi anni. È interessante notare come gli altri tg cresciuti maggiormente, sotto il profilo della fiducia, nel corso del 2012, siano il Tg2 e, ancor più, il Tg4. Che, evidentemente, ha “beneficiato” dell’allontanamento di Emilio Fede: quasi 9 punti in più rispetto a un anno fa. Tutti gli altri notiziari hanno …

“Il male oscuro dopo il terremoto”, di Michele Brambilla

Chi, uscendo dall’autostrada a Modena, salisse su nella Bassa fino a Mirandola, passando per Carpi Medolla e Cavezzo, e magari deviando anche verso Finale San Felice e Rovereto sul Secchia, non avrebbe l’impressione di attraversare una terra che, se non la fine del mondo, la fine di un mondo l’ha già vissuta, e solo sette mesi fa. Non si vedono – se non di rado: e si tratta di vecchie cascine sparse qua e là. Oppure di antiche chiese – non si vedono più, dicevamo, case distrutte; né tendopoli, baracche, container. Certo alcuni segni del Mostro si scorgono ancora: in qualche strada, in uno spazio aperto, dietro le transenne che cintano pezzi di centri storici. Ma l’impressione è che non solo il peggio sia passato, ma anche che la vita sia ripresa come in quel bel tempo recente, quando questa piccola fetta di Emilia produceva, da sola, il due per cento del Pil nazionale. Eppure il Mostro si agita ancora. È invisibile, perché si manifesta nella sua forma più subdola: la paura. Ma si agita …

“Italiani-tedeschi non è più tempo di pregiudizi”, di Francesca Sforza

«E’ stato uno scambio tra professori, è vero, ma non si può dire si sia trattato di un’operazione accademica» dice Carlo Gentile, docente di storia all’Università di Colonia e autore tra l’altro del libro La presenza militare tedesca in Italia 1943-1945 (Roma 2004). Il professore fa parte della commissione di storici, composta da cinque membri italiani e altrettanti tedeschi e presieduta da Mariano Gabriele e Wolfgang Schieder, che ha iniziato i suoi lavori nel 2009 con lo scopo di analizzare gli avvenimenti del periodo 1943-1945 e in particolare il destino in gran parte dimenticato fino a oggi, come si legge nella premessa degli italiani deportati in Germania.. «Direi che l’obiettivo era quello di dar vita a un’azione di più ampio respiro, che definirei in primo luogo culturale». Si trattava di andare alle radici dei pregiudizi che gli italiani hanno dei tedeschi e i tedeschi degli italiani, con un convincimento di fondo: in origine è stata la seconda guerra mondiale. È lì che è cominciato tutto: i tedeschi ne sono usciti come un popolo «duro, inflessibile, …

Un’italiana tra i premiati Gianotti “Ai giovani voglio dire Imparate a sognare”, di Valentina Arcovio

Laureata in fisica sub-nucleare all’Università di Milano, Fabiola Gianotti ha 50 anni e dal 1987 è parte del grande team del Cern a Ginevra: è tra i cervelli che hanno ideato e condotto «Atlas», uno dei mega-esperimenti lungo l’anello sotterraneo del Large Hadron Collider, l’acceleratore di particelle più grande del mondo. E proprio come portavoce del gruppo che lavora su «Atlas» il 4 luglio di quest’anno ha avuto il privilegio di annunciare la prima osservazione di una particella che è compatibile con il celebre bosone di Higgs, vale a dire il «mattone» che dovrebbe dare la massa a tutti gli elementi dell’Universo. (Gabriele Beccaria) Sono molto soddisfatta, ma anche tanto sorpresa di essere stata inclusa tra i finalisti del Time. Non me lo aspettavo davvero e sono molto orgogliosa di questo riconoscimento». Di Fabiola Gianotti, la scienziata italiana a capo di uno degli esperimenti che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs, non si può certo dire che si sia montata la testa. Tutti i riconoscimenti che la ricercatrice di origini torinesi ha collezionato …

“Parto indolore garantito a tutte, così l’Italia si allinea all’Europa” di Adriana Bazzi

L’epidurale per il parto indolore sarà garantita in Italia a tutte le donne. Senza più differenze fra ospedale e ospedale o tra Regione e Regione. La rivoluzione dei Lea, i livelli minimi di assistenza per i cittadini, ora in fase di revisione, prevede l’inserimento di questa metodica, diffusissima in molti Paesi europei, ma che da noi non ha mai avuto vita facile. Primo, per questioni legate alla nostra cultura: il biblico «partorirai con dolore» ha condizionato molte donne, limitando in qualche modo l’accesso alla tecnica. Secondo, perché anche una certa concezione «naturalistica» del parto ha contribuito ad allontanare le partorienti da quella che è considerata, da alcuni, un’eccessiva medicalizzazione della nascita. Ognuno può pensarla come vuole: adesso, però, la sanità italiana offre a tutte questa opportunità. Attualmente in Italia esiste una situazione molto variegata: ci sono ospedali dove l’epidurale è offerta gratuitamente 24 ore su 24, altri in cui è gratis di giorno e a pagamento di notte, altri che la finanziano solo per una certa quota di pazienti oppure la offrono dietro pagamento di …