Mi candido alle primarie del PD per rappresentare, ancora una volta, il territorio modenese. Lo faccio per non venire meno alla fiducia che è stata riposta in me e per continuare a farmi carico di responsabilità collettive, perché “ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio, uscirne insieme è la Politica”. La responsabilità di difendere la Costituzione, di garantire una “scuola aperta a tutti”, di assicurare il diritto allo studio per “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”, di promuovere “lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”, di tutelare “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Nella legislatura che si sta chiudendo tante sono le responsabilità che ho scelto di assumere – talvolta anche in contrasto con il Governo, come sul “decreto semplificazioni” e sull’ultimo provvedimento per le zone terremotate – perché dettate dalle esigenze delle donne e degli uomini che ero chiamata a rappresentare. È difficile riassumere l’attività svolta in Commissione Cultura, in Aula e attraverso i rapporti con il Governo. Mi aiutano le statistiche sulla produttività parlamentare che mi vedono 18ª su 630 deputati, con una partecipazione ai lavori superiore al 95%. Scuola, università, ricerca, cultura e informazione sono stati gli ambiti della mia attività, che ha avuto un orizzonte nazionale senza mai tralasciare le istanze e gli impegni provenienti dal territorio, dalle cittadine e dai cittadini per i quali ho cercato di essere un riferimento istituzionale. Ne resta testimonianza in 13 proposte di legge e una proposta di inchiesta parlamentare sull’edilizia scolastica, ma soprattutto nei 234 atti tra interrogazioni, interpellanze, mozioni e risoluzioni, dove il territorio modenese e regionale è protagonista insieme ai temi nazionali. Un intreccio ben visibile anche negli ultimi provvedimenti votati dal Parlamento: la Legge di Stabilità, che mi ha visto protagonista della battaglia per l’aumento del fondo per il diritto allo studio e per lo stralcio della norma che vedeva aumentato l’orario di lezione frontale a parità di salario per gli insegnanti; l’ultimo decreto sul terremoto che, grazie all’impegno dei parlamentari modenesi, è stato modificato in favore delle reali esigenze del nostro territorio. Fiducia alla scuola, investimenti sul sapere, sostegno ai territori colpiti dal sisma: sono i temi da cui dovrà ripartire il prossimo Governo per lo sviluppo del Paese e per la coesione nazionale.
I candidati del Partito Democratico dovranno scontrarsi con chi vorrebbe far rivivere un governo tecnico, che troppo spesso ha considerato più importanti i calcoli ragionieristici di quanto non fosse il futuro dei nostri giovani o del nostro territorio, e dovranno avere le capacità e le competenze per portare il Paese fuori dalla crisi, puntando sull’investimento pubblico in formazione e cultura, perché è questa la chiave per una crescita e un lavoro inclusivi, quindi per il successo dell’economia, delle società e dei cittadini.
Mi candido per assumermi la responsabilità di proseguire il percorso che, grazie alla vostra fiducia e al sostegno di ciascuno di voi, mi ha portato, da assessore alla cultura del Comune di Carpi, a ricoprire prima l’incarico di capogruppo in Commissione Cultura e, nello scorcio del mio mandato, quello di Presidente della stessa commissione, unica presidente del Partito Democratico.
Mi candido per assumermi, ancora una volta, la responsabilità di far sentire la voce del nostro territorio presso le istituzioni centrali e per offrire alla politica nazionale l’esempio del buon governo, del senso civico e dell’etica del fare delle nostre comunità.
Pubblicato il 21 Dicembre 2012
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