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“Il Commissario: forse oggi il via libera dell’agenzia delle entrate”, di Livana Bruschi

Sarà una corsa contro il tempo per far sì che ciò che è stato tolto dalle buste paga dei lavoratori delle zone terremotate possa essere restituito con le tredicesime. Ma bisogna fare in fretta, serve subito una circolare dell’Agenzie delle Entrate. E la Regione Emilia-Romagna si impegnerà per ottenerla, possibilmente fin da oggi. Del resto la Regione da mesi faceva pressing sul governo Monti, assieme ai
sindacati confederali e alle forze economiche, per evitare che imposte e contributi a carico dei dipendenti dei comuni emiliani terremotati e sospesi da giugno fossero trattenuti in un colpo solo sulla
busta paga di dicembre. Il governo, però, ha fatto orecchie da mercante e il pasticcio temuto si è verificato. Diecimila le buste paga colpite, azzerate o addirittura in negativo per effetto appunto dei prelievi in favore di Stato, Inps e inail. «Il governo è arrivato lungo, ma oggi — dichiara l’assessore
regionale Giancarlo isiluzzarelli, braccio destro del Commissario Errani l’Agenzia delle Entrate deve assolutamente emanare quella circolare che abbiamo sollecitato, per dare risposte chiare e risolvere il problema che, in Emilia, si evidenzia a macchia di leopardo, con imprese che hanno fatto accordi con i dipendenti e altre invece che hanno trattenuto i contributi sospesi da giugno nella busta di dicembre. Il decreto 174/2012 parla chiaro: le trattenute arretrate non possono superare un quinto dello stipendio, e quindi quanto è stato trattenuto in più deve essere recuperato nella tredicesima».
OGGI è il giorno decisivo, la Regione è impegnata in una corsa contro il tempo «per assicurare ai lavoratori – spiega Muzzarelli – buste paga compatibili della tenuta sociale e alle terre dell’Emilia colpite dal sisma. Serve un po’ di ossigeno. E un clima sereno in vista del Natale». Il caos delle busie paga nasce dal ritardo (non comprensibile), chiosa Muzzarelli, nel tener fuori dalla sospensione e dalla rateizzazione i contributi e i premi a carico dei lavoratori dipendenti e anche le difficoltà con cui tututta la materia fiscale è stata trattata. Regione e sindacati, infatti, avevano proposto un emendamento tra giugno e luglio, «ma tra la Ue, le tensioni, i controlli sul passato, tutto è stato difficile».
DA ROMA intanto si è riusciti ad ottenere una risposta positiva per le imprese con danni economici pesanti e tre circolari dell’Agenzia delle Entrate, Inps e inail hanno cominciato a chiarire il principio secondo cui le trattenute per il pregresso non possono superare il quinto della retribuzione: se ciò dovesse accadere, le somme trattenute in eccesso dovranno essere riaccreditate con la tredicesima.
Lo spiraglio quindi c’è. Ma bisogna fare in fretta.
Il Resto del Carlino 17.12.12