“I due nodi al tavolo del vertice Ue”, di Enzo Bettiza
Gli eventi di maggiore impatto europeo, tra cui la confusione politica in Italia e l’accelerato distacco dell’Inghilterra dalla comunità continentale, conferiscono un peso alquanto secondario ai temi di protocollo pur importanti che il vertice dei ventisette capi di Stato e di governo dovrebbe esaminare e discutere tra oggi e domani a Bruxelles. Sarà questo l’ultimo vertice, preceduto da nervosissime riunioni istituzionali e parlamentari, di un anno disagevole che l’Unione Europea chiude ora in un’atmosfera di cupe inquietudini e allarmanti incertezze su tutto.Sul proprio futuro, la propria identità, la propria integrazione o federalizzazione onirica. Una fine d’anno per niente allegra che, per tanti aspetti, fa pensare quasi al tramonto di una lunga epoca creativa. Come se la sopravvivenza stessa dell’Europa, unitaria e indissolubile, fosse venuta ormai a noia alle più vecchie nazioni fondatrici che ne favorirono in altri tempi vitali la nascita. Non dominerà più la scena il disastro greco, avviato, così sembra, a una faticosa soluzione con prestiti finanziari a rate garantiti dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca di Francoforte. Non dominerà neppure la …