Giorno: 5 Dicembre 2012

“Frenata sui libri digitali in classe: l’introduzione sarà graduale”, di A.G. da La Tecnica della Scuola

Un emendamento al dl Sviluppo stabilisce che nel prossimo a.s. saranno coinvolte solo le seconde classi della scuola secondaria di I grado e le prime della secondaria di II grado che aderiscono al piano “Scuola digitale-Classi 2.0”. Successivamente le altre. Intanto da un’indagine Nielsen sembrerebbe che il consistente calo dei consumi dei libri cartacei si stia arrestando. L’introduzione dei libri digitali nella scuola media e superiore non può essere imposta da un anno all’altro. Dopo i proclami ministeriali degli ultimi anni, ora il Governo in carica decide di frenare: cosciente dei limiti finanziari e delle resistenze degli editori, ammette che l’adozione dei libri digitale dovrà per forza di cose essere graduale. A stabilirlo è un emendamento al dl Sviluppo, voluto proprio dal Governo e depositato in commissione Industria al Senato. L’emendamento stabilisce che l’adozione dei libri digitali o misti verrà continuata anche nel 2013/14. Ma saranno coinvolte solo le seconde classi della scuola secondaria di I grado e le classi di quella di secondaria di II grado che aderiscono al piano “Scuola digitale-Classi 2.0”. Nell’anno …

“Il rinnovo dei metalmeccanici finisce in Tribunale”, di Massimo Franchi

Proprio alla vigilia dello sciopero generale di oggi e domani e della probabile nuova firma separata sul rinnovo che potrebbe arrivare oggi, la Fiom deposita un ricorso contro Federmeccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil per l’esclusione dalla trattativa per il contratto dei metalmeccanici. Ieri mattina gli avvocati della Fiom hanno presentato al Tribunale di Roma (lo stesso che le ha dato ragione sulla discriminazione subita a Pomigliano) un ricorso basato sull’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e «l’ulteriore patto aggiunto del 21 settembre 2011 con il quale le stesse parti si impegnavano ad attenersi all’accordo a tutti i livelli». Secondo la Fiom per i contraenti (Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e quindi le loro federazioni metalmeccaniche) quell’accordo ha valore di legge e il non rispetto deve essere sanzionato dal giudice che deve riportare la Fiom-Cgil a quel tavolo. In più Federmeccanica negando il tavolo della trattativa alla Fiom ha tenuto un comportamento antisindacale violando il codice civile. Nel ricorso si legge: «Le intese sindacali sopra indicate prevedono che, qualora si intendano aprire negoziazioni finalizzate alla stipula di …

“Trecento ore di lezione in più all’anno. Il progetto di Obama per la scuola Usa”, di Francesco Semprini

Il programma sperimentale sarà operativo dal prossimo anno in 40 istituti: “Tenere i ragazzi nelle strutture scolastiche per più ore porta a migliori rendimenti”. Trecento ore di lezione in più all’anno. E’ questa la misura più aggressiva contenuta nel progetto pilota di riforma dell’anno scolastico che sarà adottato da alcune scuole di cinque Stati americani. L’obiettivo, fortemente voluto dall’amministrazione di Barack Obama, è rafforzare la formazione dei giovani e rendere l’istruzione «made in Usa» più competitiva a livello globale. Il programma di durata triennale sarà operativo dal prossimo anno, inizialmente in 40 istituti di Colorado, Connecticut, Massachusetts, New York e Tennessee per un totale di 20 mila studenti. Sarò facoltà di genitori e professori decidere se allungare la durata giornaliera delle lezioni, accrescere il numero di giorni di insegnamento, o adottare una formula intermedia. «Sono convinta che i risultati ottenuti nell’arco dei prossimi anni convinceranno il Paese intero a cambiare l’impostazione dei programmi», spiega Arne Duncan, segretario all’Educazione. In gran parte degli Stati Uniti, l’orario osservato dalle scuole, pubbliche e private, si estende dalle otto …

“Il Mediterraneo di Bersani”, di Barbara Spinelli

E’ significativo che d’improvviso, festeggiando l’esito delle primarie, Pierluigi Bersani abbia parlato di tutt’altro, cioè dell’essenziale: che fare, per uscire dai recinti così angusti, monotoni, dei nostri intimi patemi nazionali. Da che parte guardare, per capire dove precisamente stiamo nel mondo, e quel che si può fare di questo nostro dove. È stato appena un attimo: quando ha accennato al Mediterraneo e al proprio viaggio in Libia Era già Presidente del consiglio; per la postura, i pensieri. Anche se Monti resterà a Palazzo Chigi, qualora il centro sinistra non avesse la maggioranza al Senato. D’un tratto anche l’assillo dello spread, che da anni è prioritario per chi voglia governare, è apparso non superato, ma anch’esso angusto. Non che sia chiaro cosa il candidato Premier abbia in mente, quando dice che l’Italia deve riconquistarsi, nella casa nostra che è il Mediterraneo, «un suo profilo e un suo ruolo: politico, morale, culturale, economico». Vedremo che farà, uscito dal recinto e preso il largo. Ma per la prima volta da anni si è avuta l’impressione di uno sguardo …

“Una sentenza che cancella i veleni”, di Ugo De Siervo

Come era stato previsto da molti giuristi più responsabilmente attenti al nostro effettivo sistema costituzionale, la Consulta ha deciso il conflitto fra Capo dello Stato e Procura della Repubblica di Palermo nel senso che quest’ultima non poteva trattare le intercettazioni «casuali» del Presidente della Repubblica alla pari di quelle di un qualsiasi parlamentare, per di più inventandosi la giuridica impossibilità di rimediare all’invasione della sfera riservata del Presidente della Repubblica mediante una immediata distruzione delle intercettazioni illecitamente operate. Le pur essenziali notizie deducibili dal comunicato della Corte Costituzionale, in attesa che vengano depositate le motivazioni dell’importante sentenza, sono molto chiare su due punti fondamentali: ammettiamo che le intercettazioni delle telefonate del Presidente della Repubblica siano effettivamente casuali (ma che pensare se fossero state intercettate addirittura telefonate in partenza dal Quirinale?). I magistrati della procura della Repubblica non possono trattare le telefonate del Presidente come quelle di un qualsiasi altro soggetto, andando a valutare se fossero rilevanti o meno relativamente ad un ipotetico reato comune, che certamente era del tutto estraneo agli unici casi in cui, …

“Le ragioni del diritto”, di Eugenio Scalfari

La sentenza della Corte costituzionale sul ricorso del Capo dello Stato per il conflitto di attribuzione con la Procura di Palermo è chiarissima e definisce l’intangibilità delle prerogative presidenziali. Le intercettazioni telefoniche (o con qualsiasi altro mezzo effettuate), sia pure indirettamente acquisite da una Procura (nel caso specifico da quella di Palermo) debbono essere immediatamente distrutte dal Gip su richiesta della stessa Procura che ne è venuta in possesso. La Procura in questione non ha titolo per dare alcun giudizio sul testo intercettato; deve semplicemente e immediatamente consegnare le intercettazioni al Gip affinché siano distrutte senza alcuna comunicazione alle parti e ai loro avvocati. La Corte renderà pubbliche le sue motivazioni a gennaio ma il dispositivo si appoggia fin d’ora all’articolo 271 del codice di procedura penale (come a suo tempo avevamo già scritto su questo giornale) che dispone questo trattamento per gli avvocati e per tutti i casi analoghi che prevedano l’assoluta segretezza delle notizie connesse alla loro professione. E quindi, per logica deduzione, ai medici e ai sacerdoti su quanto apprendono in sede …