Giorno: 5 Dicembre 2012

Sisma: Ghizzoni (PD), primi passi del Governo per sciogliere i nodi fiscali

“Il Governo sta compiendo i primi passi per rispettare l’impegno, sottoscritto con l’approvazione dell’ordine del giorno approvato alla Camera, di sciogliere i nodi ancora aperti sul versante fiscale per le popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso. – Lo dichiara la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, al termine del tavolo tra i tecnici del Tesoro e della Ragioneria dello Stato e l’assessore alle Attivita’ produttive della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli. – Dopo l’estensione della platea dei beneficiari dei finanziamenti anche ai professionisti, avvenuta con un decreto varato nel Consiglio dei ministri, l’esecutivo si sta impegnando per trovare le norme, da inserire nella legge di stabilita’, per estendere i finanziamenti alle aziende che avevano subito danni al reddito d’impresa e per introdurre a favore dei lavoratori il meccanismo della cessione del quinto dello stipendio per i contributi previdenziali e assistenziali. Grazie all’impegno congiunto delle istituzioni locali, della Regione e di quanti nel Parlamento hanno lavorato per introdurre modifiche sostanziali ai provvedimenti in esame, si stanno compiendo – conclude Ghizzoni – atti concreti per …

“Noi docenti vogliamo continuare a imparare”, di Mila Spicola

Ho appena visto in differita la puntata di “Che tempo che fa” con ospiti il Ministro Profumo e Salvatore Settis. Sentir parlare di scuola da due persone che non sono del mondo della scuola provoca sempre un effetto straniante. Si parla di insegnanti, di valore sociale della scuola, di come cambia la vita di ciascuno di noi attraverso la conoscenza e, ancora una volta, non si attiva un confronto tra personaggi come Profumo e Settis e un insegnante, o meglio ancora, tra loro e uno studente. Vero è che in una realtà frammentata e complessa come quella relativa alla scuola in Italia non esiste «l’insegnante italiano» o lo «studente italiano», fosse solo in relazione ai numeri: parliamo di circa ottocentomila docenti e di quasi nove milioni di studenti. Quando ascolto riflessioni sulla scuola sorrido un po’, mi metto comoda e con l’animo del tipo «sentiamo cosa dicono stavolta». Stavolta è andata un po’ meglio, dico grazie al ministro e ancor di più a Settis, per le parole di elogio e per le belle intenzioni. Ma …

“Quante sono le donne leader?”, di Tania Mastrobuoni

Hillary Clinton è stata candidata dal sindaco di New York Michael Bloomberg a succedergli alla guida della Grande Mela. E ieri i cristianodemocratici tedeschi hanno riconfermato Angela Merkel alla presidenza del partito con un plebiscito: il 97,94% dei voti. Sta cambiando il rapporto tra le donne e il potere? Le due notizie confermano una tendenza che si sta affermando non soltanto in Occidente. Anche se le donne nelle posizioni apicali rappresentano ancora un’eccezione in tutto il mondo (a parte la solita «isola felice» scandinava), alla guida di una delle più importanti nazioni emergenti, il Brasile, c’è oggi una donna. Dilma Roussef. Anche il Paese vicino, l’Argentina, è guidato oggi da una rappresentante del gentil sesso, Christina Kirchner. E se si cambia continente, si scorgono segnali di cambiamento anche in Africa, dove alla presidenza della Liberia c’è dal 2006 l’economista Ellen Johnson Sirleaf, insignita nel 2011 anche del Nobel per la Pace. Ma sono ancora mosche bianche. Qual è il rapporto tra donne e potere in Italia? Ancora pessimo. L’Italia non ha mai avuto nella sua …

“Una minaccia che non esiste”, di Michele Ainis

Su questo finale di partita volteggia, come un corvo, la minaccia: o election day il 10 febbraio o la sfiducia a Monti. Un altolà pronunciato da Alfano, urlato da Santanchè, sibilato a denti stretti da Silvio Berlusconi. Ma è una pistola scarica, e per una somma di ragioni. Anzi: siccome ogni legislatura dura 5 anni, siccome fin qui la XVI legislatura ci ha rallegrato per 4 anni e 8 mesi, quest’ultimo perentorio avvertimento equivale alla minaccia d’uccidere un morto. Difficile che il morto si faccia troppo male. D’altronde non è in buona salute nemmeno l’assassino, sicché la sua cartella clinica disegna un secondo paradosso. E infatti, a quali scopi tende la minaccia? A serrare i ranghi del gruppo parlamentare pidiellino, a sollecitarne l’istinto di sopravvivenza davanti al rischio di prendere due scoppole di fila, ove le elezioni regionali fossero distanziate da quelle nazionali. Perché un ceffone ti fa male, due ti stendono per terra: e allora la rielezione può diventare un terno al lotto. Ma in realtà è più probabile l’opposto, se ti presenti agli …

“Berlusconi è tornato Il Porcellum rimane”, di Simone Collini

Pd e Pdl erano arrivati a un’intesa per superare il Porcellum. Poi è intervenuto Silvio Berlusconi. Oggi sarebbe dovuta approdare nell’aula del Senato la discussione sulla nuova legge elettorale. Il lavoro preparatorio è andato avanti per giorni, finché si era costruita un’ampia maggioranza sulla proposta Calderoli del premio di governabilità per «scaglioni» (più voti si prendono alle urne, più seggi aggiuntivi si ottengono in Parlamento). Questo, finché nella notte tra lunedì e martedì Berlusconi invia a Roma Denis Verdini per imporre a Gaetano Quagliariello e Lucio Malan il cambio di linea. E infatti ieri mattina, nel corso della riunione della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama che doveva sancire il passaggio della discussione in aula, il colpo di scena. Quagliariello presenta un emendamento con una nuova formula: una coalizione può incassare il premio di maggioranza se supera la soglia del 40%, in caso contrario vengono assegnati 50 seggi al primo partito che prenda tra il 25% e il 39%. I membri del Pd della commissione capiscono che non c’è più nessuna ipotesi di accordo su …

“Sei anni di umiliazioni perché gay il mio inferno tra i compagni di scuola”, di Paolo Berizzi

Un giorno nell’ora di matematica uno l’ha chiamato «Barbie ». Adesso sorride. «Mica è brutta la Barbie, ma io sono un uomo, e sono felice di esserlo». Altri compagni, meno sofisticati, come in una gara di freccette si sfidavano a fare centro infilzando l’obiettivo con gli epiteti più triviali e banali. «Frocio». «Finocchio». «Checca». «Fenóli» (in dialetto friulano). In classe. «Lo scrivevano sulla lavagna, oppure via sms». Notevole quel «sei un errore della natura», qui siamo nelle scienze antropologiche, accompagnato da un benevolo «meriti tutta la sfiga del mondo ». Sgombriamo il campo dallo stereotipo. Francesco (nome di fantasia) non è un “ragazzo col rossetto” o “coi pantaloni rosa”. I suoi gesti non sono effemminati e dopo sei anni di insulti ha tirato fuori un carattere tosto, un muro frangiflutti contro la ridicolizzazione becera. Ha 20 anni, bel ragazzo, figlio unico, single, padre dirigente, mamma «artigiana alimentare». Frequenta l’ultimo anno «là dentro », che sarebbe l’istituto tecnico di Udine dove da quando aveva 14 anni lo prendono in giro perché è gay. Ha passato momenti …

“Scatti di stipendio: trattativa al via”, di R.P. da La Tecnica della Scuola

Il Governo ha trasmesso l’atto di indirizzo all’Aran che ha già convocato i sindacati del comparto per il prossimo 6 dicembre. Finalmente si parte: per giovedì 6 dicembre alle ore 15,30 i sindacati rappresentativi del comparto scuola sono stati convocati presso la sede dell’Aran per l’avvio della trattativa sul riconoscimento degli scatti stipendiali. Per la Cis lScuola si tratta di un risultato importante della mobilitazione sindacale. “Adesso – dichiara il segretario nazionale Francesco Scrima – siamo impegnati a concludere nel più breve tempo possibile e in modo positivo una “partita” che si sta trascinando da lungo tempo, tra inerzie e latitanze, rimosse soltanto grazie alla nostra mobilitazione”. Scrima rivendica di “aver condotto una battaglia seria, basata su una scelta compiuta in modo ponderato, serio e coraggioso, che si contrappone all’inconcludenza di chi non sa andare al di là dei propri slogan”. Il riferimento alla Flc-Cgil è fin troppo evidente. D’altronde il sindacato di Mimmo Pantaleo non usa mezzi termini e adotta come slogan una metafora che non lascia dubbi: “Scatti, il gioco delle 3 carte. …