Mese: Novembre 2012

“Bersani: basta slogan si vota sul premier”, di Simone Collini

«Al primo turno si può anche votare per dare un segnale di un certo tipo, per far capire che la richiesta di rinnovamento è forte, ma al secondo turno no, si sceglie il presidente del Consiglio, quello in grado di costruire attorno a sé un’alleanza in grado di vincere le elezioni, quello più credibile e con la necessaria esperienza per governare». È questo il ragionamento che rassicura Bersani circa l’esito della sfida di domenica con Renzi, più dei trecentomila voti di vantaggio da cui parte, più anche dei segnali che arrivano dagli altri competitor ora usciti di scena, a cui pure guarda con attenzione, come dimostrano le parole riservate al rapporto con Sel: «Con Vendola non stiamo aprendo tavoli o tavolini. Ci sono però degli evidenti punti di assonanza, per esempio su scuola, centralità del lavoro, diritti. Sono cose precise su cui c’è convergenza. Si parla di politica, non stiamo facendo bilancini o Cencelli». Il leader del Pd giocherà questo finale di partita mantenendo il profilo del candidato con maggior esperienza e capacità di costruire …

Sisma, deputati Pd “Subito interventi del Governo”

Ghizzoni, Miglioli, Santagata “Non privilegi, aiuti concreti al motore produttivo del Paese” I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata hanno partecipato al presidio organizzato dalla Cgil in piazza del Pantheon, a Roma, dei lavoratori delle zone dell’Emilia, della Lombardia e del Veneto colpite dal sisma: “Queste aree del paese – dicono – non chiedono privilegi, ma aiuti concreti che ristabiliscano equità e giustizia. Sono destinatarie di misure fiscali meno favorevoli rispetto a quelle emanate in precedenza per i soggetti colpiti da analoghe calamità”. “Non è procrastinabile l’intervento delle istituzioni per rimettere in piedi un’area che è il motore produttivo del Paese. – lo dichiarano i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, dopo aver partecipato al presidio organizzato dalla Cgil in piazza del Pantheon dei lavoratori di Emilia, Lombardia e Veneto, colpiti dal terremoto – Le provincie del cratere – spiegano – producono il 2% del Pil Nazionale, più del 4% delle esportazioni, garantiscono allo Stato quasi 7 miliardi di euro di gettito fiscale e 400 …

La rabbia dei docenti per la frase del premier “La scuola è al collasso”, di Corrado Zunino

L’ultima uscita del professor Mario Monti più che una gaffe sembra un intimo pensiero, ora pubblico. «In alcune sfere del personale della scuola», ha detto il presidente del Consiglio domenica sera in teda Fabio Fazio, «c’è grande spirito conservatore e grande indisponibilità a fare anche due ore in più la settimana, avrebbero permesso di liberare risorse per fare politiche didattiche. Non esiste il mito bontà-durezza», e qui Monti è sembrato alludere alla frase del bastone e la carota usata dal suo ministro Francesco Profumo, «gli studenti fanno bene a manifestare il loro dissenso, ma i corporativismi spesso usano i giovani per perpetuarsi, per non adeguarsi a un mondo più moderno». Gli insegnanti, ín 43 secondi di diretta Rai, sono diventati un esempio di freno alla modernizzazione e alla produttività, pronti a usare i loro studenti per mantenere privilegi. Non poteva che deflagrare, la bomba, visto che dall’U ottobre scorso -dopo un’intervista del ministro Profumo con Repubblica in cui si rivelava il progetto di riforma i docenti tutti hanno iniziato a contrastare l’articolo della Legge di …

“Per Obama un bravo prof è un investimento”, di Giovanni Scancarello

Un bravo insegnante, dice la Casa Bianca, vale almeno 250mila dollari per ciascuna delle classi in cui lavora. È quanto si calcola incrementerà le retribuzioni dei suoi studenti quando entreranno nel mondo del lavoro. Se si considera che un insegnante americano nel 2010 guadagna, secondo le stime dell’Ocse, mediamente 45mila dollari all’anno alle primarie e 48mila dollari l’anno alle superiori, si può concludere che un buon insegnante, negli Usa vale sicuramente già tanto oro quanto pesa. Un parallelo con l’Italia in questo senso è più complicato, anche perché, il peso del portafogli dei nostri docenti è sensibilmente inferiore. In generale c’è da dire che mentre da un lato gli insegnanti americani hanno risentito più degli italiani della crisi economica del 2007-2008, in termini di adeguamento dei salari al costo della vita, c’è da dire che però partivano già da stipendi molto più alti dei nostri. La primaria Secondo le stime dell’Ocse, un docente di scuola primaria negli Usa guadagnava 43.867 dollari l’anno nel 2000 e 45.226 nel 2010, un docente italiano rispettivamente 31.050 e 32.658 …

“Una prova per il governo”, di Patrizio Bianchi

Dopo averlo a lungo predisposta è arrivata la svolta per l’Ilva. Ancora una volta siamo arrivati al baratro, senza essere capaci di mettere in atto nessuna azione effettiva per reindirizzare le condotte della società e nel contempo per avviare quel piano di bonifica dell’impianto – e più in generale del contesto urbano – che avrebbe potuto costituire una occasione per dimostrare che l’intero Paese si poneva sulla via di una economia sostenibile. E questo sia dal punto di vista ambientale che sociale. La richiesta di un incontro urgente a Monti fa tuttavia il paio con la richiesta rivolta al governo di delineare una linea di politica industriale che ci porti fuori da una crisi, che sta colpendo il Paese. Il governo è intervenuto con mano durissima sulla vita dei cittadini, prima con l’intervento sulle pensioni, poi con le norme sul lavoro, poi con i continui tagli alla spesa pubblica, in particolare agli enti locali, che stanno portando a riduzioni vere dei servizi alle persone, e specialmente alle fasce più deboli della nostra società, già segnate …

Femminicidio: la strategia delle “4 P”, di Federica Resta

Il “diritto di avere diritti”: così Hannah Arendt definiva, con parole che oggi danno il titolo all’ultimo libro di Stefano Rodotà, la dignità. Quel bene prezioso, che dà senso al sistema dei diritti e che, non a caso, apre la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Eppure, mai come nel caso delle donne questo valore fondamentale è quotidianamente violato con atti di discriminazione e violenza. Atti per i quali il pensiero giuridico contemporaneo ha coniato la definizione di “femminicidio”, utilizzata peraltro nella sentenza Campo Algodonero emessa dalla Corte interamericana per i diritti umani nel 2009 e che dà oggi il titolo a un importantissimo disegno di legge presentato a luglio scorso dalla senatrice Anna Serafini (“Norme per la promozione della soggettività femminile e per il contrasto al femminicidio”, che prevede anche la ratifica della Convenzione di Istanbul). Nella consapevolezza del carattere ormai “strutturale” di un fenomeno – quale quello del femminicidio – che nega la stessa soggettività della donna (di ogni donna), il disegno di legge rifiuta ogni logica riduzionista, che pretenda cioè di ridurre …

“Un colpo alla credibilità del Paese”, di Paolo Baroni

Con l’Ilva che si ferma, e con lei una quota rilevantissima della produzione siderurgica italiana che viene azzerata, la crisi di Taranto supera definitivamente il livello di guardia. I sindacati la chiamano «la catastrofe»: 12 mila addetti a spasso che diventano 25 mila contando anche gli stabilimenti di Genova, Novi Ligure, Racconigi e Marghera e tutto l’indotto. Un colpo per queste realtà, ma anche per l’intera industria nazionale e per certi versi anche alla credibilità del Paese. Schiacciata tra ingiunzione della magistratura, inchieste e nuovi arresti, un’opera di risanamento ambientale tanto indifferibile quando ciclopica ed una situazione politica e sociale pericolosissima, a Taranto ora – come racconta Guido Ruotolo nelle sue cronache – si rischia una vera e propria guerra civile. Uno scontro violento che va ben oltre la contrapposizione di questi ultimi tempi (ma anche di questi ultimi anni) tra lavoro e salute delle popolazioni. Un problema troppo grande ora da affrontare, per le dimensioni di quest’impianto, l’acciaieria più grande d’Europa, e troppo a lungo sottovalutato, dai governi come pure dagli enti locali. Ora …