Giorno: 30 Novembre 2012

Pompei: Ghizzoni, Ornaghi riferisca su avanzamento progetto

Crollo conferma necessità di intervento immediato. “Chiederò al Ministro Ornaghi di riferire in Commissione sullo stato di avanzamento del Grande Progetto Pompei – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, dopo il cedimento di un muro di una domus lungo il vicolo di Modesto nella regio VI – Chiederemo al Ministro di riferire sull’episodio odierno e di illustrare in Parlamento il progetto, che prevede un intervento da 105 milioni di euro tra fondi nazionali e il Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale, per affrontare la delicata sorte del sito archeologico. Il nuovo crollo avvenuto oggi a Pompei conferma la necessità di un monitoraggio continuo oltre che – conclude la Presidente Ghizzoni – di un immediato piano di gestione capace di garantire la protezione e la valorizzazione di un sito archeologico di rilevanza mondiale.”

Sisma: deputati Pd, “Esecutivo abbandoni calcoli ragionieristici”

Questa sera parteciperanno alla fiaccolata di San Possidonio in sostegno alla popolazione. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, che questa sera parteciperanno alla fiaccolata a San Possidonio in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, invitano il Governo ad abbandonare un atteggiamento poco lungimirante basato su calcoli ragionieristici: le misure agevolative chieste non erano una regalia ma il modo di favorire la ripresa economica di un’area che è uno dei motori dell’economia italiana. “Invitiamo il Governo ad abbandonare calcoli ragionieristici poco lungimiranti e ad affrontare con responsabilità le esigenze della popolazione colpita dal sisma del maggio scorso, già nel provvedimento sui costi della politica. – lo dichiarano i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, che questa sera parteciperanno alla fiaccolata a San Possidonio in sostegno popolazioni colpite dal terremoto, in merito alla decisione dell’Esecutivo di valutare in sede di legge di stabilità le misure sul sisma approvate in commissione ed espunte dal maxiemendamento – Le misure agevolative, introdotte dagli emendamenti che prevedevano l’estensione della platea …

“Con Bersani riformista sul serio”, di Marina Sereni

Devo dire che mi provoca una grande tristezza (e un po’ di rabbia) vedere nelle ultime ore di campagna prima del ballottaggio di domenica una polemica accesa di nuovo sulle regole e sulla platea elettorale. Matteo Renzi e il suo comitato stanno invitando, o meglio incitando, persone che avrebbero potuto benissimo registrarsi prima del 25 a farlo ora, quando non e’ più possibile se non per situazioni eccezionali. Sin dall’inizio il coordinamento nazionale, ha deciso, anche sulla base del parere di autorevoli giuristi, che la platea elettorale non possa cambiare tra il primo e il secondo turno. E che nuove registrazioni potessero essere accolte solo in casi eccezionali per coloro che, nei ventuno giorni precedenti il 25 Novembre, fossero stati davvero nella impossibilità di iscriversi. Ognuno di noi in queste ore riceve telefonate di amici o conoscenti che avrebbero piacere di partecipare. La vulgata secondo cui quelli che vogliono registrarsi ora sarebbero tutti per Renzi e’ dunque una emerita sciocchezza. Ma, mentre noi rispondiamo che le regole sono stabilite e non si possono cambiare in …

“Dove va l’Italia. Il Paese senza madri”, di Carla Collicelli

Facciamo sempre meno figli. E non si tratta di un problema solo economico Negli ultimi anni si è accentuata, invece di ridursi, la polarizzazione tra dimensione privata e dimensione pubblica della esistenza. Due sistemi che comunicano poco: lavoro e famiglia, pubblico e privato e anche, inevitabilmente, riproduzione e produzione. E’ un dato di fatto che si facciano sempre meno figli in Italia, come peraltro in tutti i paesi avanzati ed in generale nel mondo. Ed è forse esagerato parlare, come molti fanno, di suicidio demografico, quanto meno in un contesto di territori sovraffollati e di disoccupazione, come il nostro. Spesso si dimentica, però, che ai valori statistici declinanti della fertilità e della natalità si affiancano altri fenomeni, di carattere sociale e antropologico e di valenza qualitativa, di gran lunga più preoccupanti, anche se subdolamente nascosti e sottostimati, che configurano un quadro di società agenerativa e con forti difficoltà ad affrontare il futuro. Innanzitutto si accentua, invece di ridursi, la polarizzazione tra dimensione privata e dimensione pubblica della esistenza, che significa separatezza, ed in alcuni casi …

“Produttività, soldi buttati. L’intesa resterà sulla carta”, di Cesare Damiano

Com’era prevedibile, l’accordo sulla produttività siglato la scorsa settimana da tutte le parti sociali, ad eccezione della Cgil, sta facendo molto discutere. Noi vorremmo affrontare il problema collegandolo al contesto nel quale sono state definite queste linee guida. Infatti, è stata posta molta enfasi sul tema della produttività senza spiegare che, se non si realizza una scelta radicale sugli investimenti e sull’innovazione tecnologica, e quindi sullo sviluppo di qualità, l’obiettivo rimarrà sulla carta. C’è il rischio oggettivo che, in tempi di crisi, si facciano poche intese, persino difficili da realizzare nei grandi gruppi industriali e che si stipulino finti accordi di produttività al fine di ottenere gli sgravi fiscali. In secondo luogo, noi pensiamo che oggi sarebbe necessario concentrare l’attenzione sulla vera emergenza del paese, cioé sul rischio di una crescita esponenziale della disoccupazione dovuta al sommarsi di alcuni fattori negativi. Infatti, il numero dei senza-lavoro è notevolmente aumentato, così come la cassa integrazione, ed il trend sfavorevole continuerà nel 2013 ed oltre. Verranno al pettine alcuni nodi non risolti: la mancanza di finanziamenti adeguati …

“Attenti a giocare con l’arma della delegittimazione”, di Francesco Cundari

La continua polemica sulle regole da parte di Matteo Renzi ha un carattere di delegittimazione che non fa bene al centro sinistra e tanto meno al Partito democratico, però funziona. Alimenta sui grandi mezzi di comunicazione la rappresentazione di un vertice ottuso e incattivito, che le escogita tutte pur di ostacolare la partecipazione popolare. Ma soprattutto legittima qualsiasi forzatura da parte dello sfidante e dei suoi sostenitori. Se infatti le regole sono quelle comunemente stabilite e che tutti, dopo averle liberamente discusse, votate e sottoscritte, si sono impegnati a osservare, c’è poco da fare: chi cerca di aggirarle, se non di violarle apertamente, non fa una bella figura. Ma se invece quelle stesse regole non sono altro che una serie infinita di trucchi, trappole e tranelli escogitati dagli «scagnozzi» del capo, dai guardiani del regime oppressore che in tal modo cerca di sottrarsi al giudizio popolare, allora no: allora qualunque mezzo usato per aggirare gli ostacoli è legittima difesa, disobbedienza civile, coraggioso e giustificatissimo atto di resistenza. Nel merito, l’intera battaglia ruota attorno all’interpretazione del …

“Il partito ritrovato”, di Piero Ignazi

C’È SEMPRE tempo a farsi del male, e sappiamo quanto la sinistra sia brava in questo. Eppure, nonostante il salire della tensione, le condizioni per un salto di qualità del Pd ci sono (quasi) tutte. Per la prima volta dall’autunno 2007 — data di nascita del Pd — il partito è ritornato al centro della scena politica. Allora, nel giro di poche settimane, il “predellino” di Berlusconi gli rubò i riflettori e catalizzò di nuovo su di sé tutta l’attenzione mediatica. Ora, il Cavalier Tentenna, che si presenti oppure no, non cale. Sul mercato elettorale Berlusconi non vale un Grillo. La fiducia degli italiani nel Cavaliere è scesa al 14% e anche tra gli elettori del centrodestra arriva appena al 35% (dati Swg). Del vuoto che si crea a destra ne dovrebbe approfittare la galassia centrista. Ma, en attendat Monti all’infinito, questa opzione non prende corpo e rischia di annullarsi in uno scontro tra personalismi. L’unica presenza solida e corposa in campo rimane il Pd. Il suo atout sta nella “sicurezza” che, in tempi di …