I giudici bocciano la Polverini “Il Lazio deve votare subito”, di Mauro Favale
Cinque giorni per archiviare l’election day o “resuscitarlo” con un decreto del governo. Al momento le possibilità di celebrare il 10 e 11 marzo le elezioni regionali e (forse) le politiche sono scarse. Effetto del pronunciamento di ieri del Consiglio di Stato che conferma la sentenza del Tar di due settimane fa, boccia il ricorso di Renata Polverini, le intima di indire le elezioni, appunto, «entro 5 giorni» e «nel più breve tempo tecnicamente compatibile » e, di fatto, sgancia la Regione Lazio dall’accorpamento con Lombardia e Molise suggerito direttamente dal capo dello Stato Giorgio Napolitano. Se non ci sarà più l’election day, almeno per il Lazio, dipende adesso dall’esecutivo che, in queste ore, sta valutando la possibilità di approvare un decreto per unificare, a marzo, il voto aggirando così il Consiglio di Stato. Al momento, però, è molto più probabile che per la Regione scivolata sullo scandalo dei fondi ai gruppi, sulla quale pesano gli arresti di Franco Fiorito (Pdl) e Vincenzo Maruccio (Idv), si vada alle urne nella seconda metà di gennaio. Bisognerà …