“La produttività dell’operaio”, di Bruno Ugolini
Tra i titoli inneggianti al recente accordo sulla produttività, uno, apparso sul Sole 24, diceva: «In busta paga fino a 850 euro in più». Un bella sommetta e un lettore distratto poteva arguire che la Cgil, non firmando, è ammattita. Quell’aumento salariale (annuo) a dire il vero, potrebbe essere riservato non a tutti, bensì a un livello salariale particolare. Una busta paga da pescare all’interno di una minoranza del mondo del lavoro. Sono i circa due milioni di donne e uomini che lavorano in fabbriche dove nel passato si sono potuti conquistare accordi aziendali. È possibile che il considerevole incentivo deciso dal governo allarghi questa platea anche se il fenomeno non può che essere bilanciato dalle aziende colpite dalla crisi e che chiudono o vanno in cassa integrazione, E resta il fatto che altri 16 milioni di lavoratori restano esclusi da questa scommessa. Per non parlare dell’esercito dei precari che pure sono un anello del sistema produttivo. Per loro niente incentivo fiscale. Quel che però ha più preoccupato la Cgil è constatare che questa scelta …