“Non torniamo alla scuola di Gentile”, di Giovanni Bachelet
La scuola è delusa dal ministro Profumo, è evidente. È delusa dalle promesse mancate, dalle speranze che lo stesso Profumo incarnava e dai passi falsi. Tremendo quello sull’aumento delle ore di lavoro per gli insegnanti. Lo sciopero della scuola e le manifestazioni collegate nascevano appunto da un forte aumento (30%) dell’orario degli insegnanti medi a stipendio invariato (che Bersani ha definito «invotabile» ed è stato ritirato dal governo), ma anche dal mancato recupero degli scatti stipendiali – giovedì il ministro ha illustrato una soluzione parziale del problema rispondendo a un’interrogazione del Pd, e una parte dei sindacati si è accontentata e ha revocato lo sciopero. Perché tutta questa delusione? Perché, dopo Berlusconi, Tremonti e Gelmini, dopo la denigrazione e il massacro della scuola, la nomina di Profumo al Miur aveva dato una speranza di cambiamento: a Viale Trastevere finalmente arrivava un Rettore che sembrava capace di parlare non solo alla politica ma anche al mondo dell’istruzione. I fatti, però, hanno deluso le speranze: in continuità con il governo precedente sono stati confermati i tagli. Per …